Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

La rete internazionale dietro il terrorismo "anarchico" in Europa

7 gennaio 2010 (MoviSol) - L'aumento del terrorismo in Europa, culminato con l'esplosione di una bomba ad alta potenziale ad Atene il 30 dicembre, presenta i tratti tipici – e anche alcuni degli stessi autori – della strategia terroristica sviluppata e attuata in Italia a cominciare dal 1969, chiamata dai britannici stessi la "Strategia della tensione".

Durante il periodo natalizio, tre pacchi bomba sono stati spediti alle ambasciate di Grecia, Cile e Svizzera a Roma. Un aspetto che suggerisce un legame con l'estremismo greco è la nota trovata dalla polizia dopo l’esplosione all'ambasciata cilena, che fa riferimento alla "Cellula Lambros Fountas" – il nome di un militante greco ucciso dalla polizia nel marzo 2010 e membro del gruppo Lotta Rivoluzionaria. Gli attacchi a Roma sono stati rivendicati da un gruppo anarchico italiano, identificato come la Federazione anarchica informale (FAI), che ha espresso la propria solidarietà ai sospetti militanti greci incarcerati.

Gli attacchi sono avvenuti due settimane prima della data fissata per il processo a più di una dozzina di presunti componenti di un gruppo anarchico greco radicale, la Cospirazione dei nuclei di fuoco (CNF), con altri ancora in libertà. Il gruppo Lotta Rivoluzionaria ha usato esplosivi ANFO in passato, e la stessa sostanza è stata trovata durante le incursioni della polizia ai primi di dicembre nei nascondigli legati al gruppo CNF.

Una potente bomba è esplosa il 30 dicembre davanti al Tribunale di Prima Istanza ad Atene. La bomba, posizionata su una motocicletta parcheggiata di fronte all'entrata al Tribunale, ha frantumato quasi tutti i vetri anteriori del palazzo di otto piani e ha distrutto diverse automobili parcheggiate nei dintorni. L'attentato non è stato rivendicato ma una telefonata d'avvertimento è stata ricevuta dall'emittente televisiva Alter e dal giornale di sinistra Eleftherotypia circa 40 minuti prima dell’esplosione, permettendo alla polizia di evacuare l'edificio e la zona circostante e così di evitare danni alle persone. Le autorità ritengono che l'ordigno utilizzato sia stato una bomba ANFO-TNT. 90 minuti prima dell'esplosione, una bomba incendiaria era stata lanciata all'ambasciata greca nella capitale dell'Argentina, causando danni materiali ma nessun ferito.

A Roma invece, una bomba inesplosa è stata trovata il 21 dicembre nella metropolitana dopo i disordini provocati dai manifestanti "Black Bloc" nel centro della città. Gli esperti del terrorismo hanno confermato alla nostra agenzia stampa che il dispiegamento dei Black Bloc coinvolge i radicali sia di destra che di sinistra, ed è legato alle reti "Secours Rouge" a livello internazionale. Personaggi come Toni Negri, ideologo di Autonomia Operaia negli anni Settanta, lavorano attivamente per indottrinare nuove generazioni di zombie filo-terroristi che potrebbero fornire la copertura per atti di terrorismo più grandi. Questi gruppi sono legati a livello internazionale attraverso reti come Secours Rouge, come documenta l'EIR in un articolo del 2007 che si trova in questa pagina.

Questa rete è stata potenziata in modo particolare durante la presidenza di Francois Mitterrand, il decostruttore sinarchista della nazione francese e fautore del sistema dell'euro per conto del gruppo britannico Inter-Alpha, ma risale al dispiegamento terroristico sanguinario del 1969-1977 in Italia da parte dei britannici. Questa rete protegge tuttora i terroristi condannati dalle sentenze emesse dai tribunali nazionali, come nel caso di Cesare Battisti nel Brasile. Nell'ultimo giorno del suo mandato il 31 dicembre, il presidente brasiliano Lula ha negato l'estradizione di Battisti in Italia, benché il terrorista sia stato condannato all'ergastolo per 36 capi d'imputazione, compresa la partecipazione in quattro omicidi negli anni Settanta e Ottanta. Battisti si era rifugiato dapprima in Francia dove ricevette protezione sotto la cosiddetta "Dottrina Mitterand", ma dopo l'abrogazione nei fatti della stessa nel 2002, fuggì in Brasile.


[inizio pagina]