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Una rivoluzionaria estensione degli usi degli isotopi radioattivi contro il cancro

2 febbraio 2011 (MoviSol) - Il 25 gennaio scorso la società di medicina nucleare Areva Med, una filiale americana del colosso francese Areva con sede a Bethesda (Maryland), ha ottenuto un'autorizzazione senza precedenti dalla Food and Drug Administration (FDA), per condurre degli studi clinici (di fase 1, durata 2 anni) su un trattamento antitumorale innovativo, facente uso di un isotopo radioattivo, il piombo 212 (212Pb).

Il progetto fu iniziato nel 2002 presso l'impianto di trattamento dei "rifiuti nucleari" della centrale di La Hague, prima di essere rilanciato nel 2006 con il nome di Thorium Areva pour l'Oncologie (TAO). Grazie ad una rivoluzione iniziata una ventina di anni fa, l'introduzione della tecnica detta "radio-immunoterapia a particelle alfa" (Alpha RIT) l'isotopo in questione, rintracciabile nel materiale esausto delle centrali nucleari di fissione, è stato "promosso" da rifiuto (quel che non è mai stato veramente) a materia di estrema utilità.

Legato ad un anticorpo monoclonale, un atomo di 212Pb agisce come una carica esplosiva selettiva, prendendo di mira le cellule malate e distruggendole senza mettere in pericolo le cellule sane presenti nei paraggi. Questo è il succo di questo genere di terapia anticancro che, dopo alcuni successi incoraggianti registrati nella sperimentazione sui topi, si vorrebbe applicare, per esempio, alle neoplasie del pancreas e delle ovaie, sulle quali la chemioterapia può poco, ancora oggi.

"I progressi terapeutici sono dettati dalla disponibilità della materia prima, il piombo 212", afferma Patrick Bourdet, alla testa di Areva Med. Per poter disporre di questo isotopo piuttosto raro, l'anno scorso la società ha annunciato di voler costruire un impianto di separazione dal torio nei pressi della centrale di Bessines-sur-Gartempe, vicino a Limoges. Il piombo lì purificato sarà spedito in aereo all'Università dell'Alabama, il più grande centro d'immunoterapia al mondo. Grazie al sostegno dell'americano Istituto Nazionale di studio del Cancro (NCI), i ricercatori tenteranno di mettere a punto un trattamento così innovativo. Anche il francese Istituto Nazionale della Sanità e della Ricerca Medica (INSERM) ha siglato un accordo simile con la società.


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