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LaRouche aveva ragione: la Commissione Angelides riconosce che l'abrogazione di Glass-Steagall ha provocato il collasso

2 febbraio 2011 (MoviSol) - Ora che milioni di americani hanno perso il posto di lavoro, la pensione e la casa, sprofondando nella povertà e nella sofferenza, la Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla Crisi Finanziaria (FCIC) ha pubblicato il suo studio tanto atteso, il quale riconosce chiaramente che l'esplosione della bolla del debito poteva e doveva essere evitata. Il rapporto principale, coordinato dal Presidente Phil Angelides, identifica la principale causa della crisi nell'erosione e abrogazione della legge Glass-Steagall, che separava banche commerciali da banche d'affari. Tuttavia non arriva a chiedere il ripristino di quelle disposizioni di legge.

Il rapporto Angelides cita correttamente Alan Greenspan, allora governatore della Federal Reserve, come il principale promotore della deregulation e della speculazione incontrollata, e critica anche l'attuale governatore Ben Bernanke, l'ex ministro del Tesoro Hank Paulson e l'allora presidente della Federal Reserve Bank di New York Timothy Geithner, quest'ultimo per aver permesso che Citibank e Lehman Brothers se la cavassero pur avendo commesso una strage finanziaria.

Benché due opinioni contrarie di membri repubblicani della commissione neghino il ruolo della deregulation nel provocare la crisi, il rapporto identifica due cause principali: l'abrogazione di Glass-Steagall nel novembre 1999 e l'approvazione nel dicembre 2000 della legge sulla modernizzazione dei Commodity Futures che legalizzò i derivati over-the-counter (OTC) per migliaia di miliardi. Questo diede il via alla catena di eventi che, nel 2007, provocarono il crollo del sistema finanziario mondiale.

Anche se lo studio della FCIC è utile perché punta il dito su queste misure, bisogna ricordare che Lyndon LaRouche e il suo movimento si sono battuti contro di esse fin dal primo momento, denunciando le conseguenze economiche e sociali catastrofiche che avrebbero avuto. Anche se LaRouche viene spesso criticato come una "Cassandra", i suoi moniti si sono dimostrati giusti.

Durante la sua webcast del 25 luglio 2007, LaRouche aveva correttamente previsto la crisi finanziaria che sarebbe scoppiata alcune settimane dopo. In agosto, chiese l'adozione del suo disegno di legge in difesa dei proprietari di case e delle banche commerciali (Homeowners and Bank Protection Act, HBPA) per evitare i pignoramenti e riorganizzare il mercato ipotecario e delle cartolarizzazioni, e la sua proposta fu sostenuta da molti parlamentari degli stati. L'iniziativa fu bloccata per conto di Wall Street e del gruppo bancario Inter-Alpha dalla presidente del Congresso Nancy Pelosi, dall'on. Barney Frank e dal Sen. Chris Dodd. In poco tempo, il primo salvataggio bancario diede il via a infiniti salvataggi ed all'attuale esplosione iperinflazionistica.

Mentre la FCIC, creata per legge nel maggio 2009, fu definita a quell'epoca la "nuova Commissione Pecora", i membri della Commissione non mostrarono mai la determinazione del famoso magistrato di origine siciliana nei suoi interrogatori dei banchieri nel 1932-33, che condussero in ultima analisi all'adozione della legge Glass-Steagall ed altre disposizioni di legge.

Ciononostante essa è stata sufficiente a far saltare i nervi di qualcuno negli ambienti finanziari che ha cercato di definire i membri della commissione di parte. Il Wall Street Journal ha scritto in un editoriale che il rapporto equivale a dire "sono colpevoli i malvagi banchieri" e si è lamentato del fatto che gli attacchi alla deregulation ed ai derivati OTC e ai CDS sarebbero ingiusti.

Wall Street è anche allarmata dal fatto che la Commissione metta online un mucchio di documenti investigativi, molti dei quali sono documenti e comunicazioni interne delle corporations sotto inchiesta, temendo che questo fornirà le munizioni a varie citazioni in giudizio. Il Presidente Angelides ha promesso che la commissione metterà in rete altre carte, inclusi documenti di ricerca ed investigativi, audio e trascrizioni.

In alcune interviste del 29 gennaio, i membri della Commissione hanno indicato che la crisi non è affatto finita, e che le questioni identificate devono essere ancora affrontate. Angelides stesso ha dichiarato che continuerà "a parlare apertamente del tema". Ovviamente, questo mette il Presidente Obama in una posizione molto vulnerabile, visto che continua la stessa politica che ha provocato la crisi.

Nel frattempo il rapporto della FCIC conferma che LaRouche aveva ragione sulla natura della crisi e su come va risolta. Non c'è alternativa a riforme stile Glass-Steagall in tutto il mondo, come quelle proposte dal movimento di LaRouche.


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