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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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L'impero anglo-saudita minaccia una guerra regionale

31 marzo 2011 (MoviSol) - I sauditi stanno spingendo i vicini Yemen e Bahrain a schiacciare le rivolte popolari. Mentre questo non ne impedirà l'espansione, l'intervento saudita sancito dal silenzio degli europei e del governo americano creerà le condizioni per una guerra settaria tra sciiti e sunniti nella regione e un possibile intervento dell'Iran nella parte orientale dell'Arabia saudita.

Ciò porterebbe la situazione ad una dimensione completamente nuova. In Yemen dove, similmente alla Libia, la società è composta da tribù armate, la guerra civile potrebbe portare ad una situazione di tipo somalo. Mentre una parte delle forze armate si è unita ai rivoltosi, secondo fonti yemenite, il ministro della Difesa e il Capo di Stato Maggiore vengono tenuti in ostaggio nel palazzo presidenziale e costretti a comparire in televisione dichiarando sostegno al presidente Ali Abdullah Al-Saleh.

Il Presidente e la sua guardia presidenziale, dopo aver mandato le famiglie in Arabia Saudita, si sono trincerati nel complesso presidenziale in previsione dello scontro finale, sperando di intimidire la popolazione e l'esercito con la minaccia di una guerra civile e di un bagno di sangue se cercassero di assalire il palazzo presidenziale. Al-Saleh si è offerto di andarsene nel gennaio 2012, ma i rivoltosi e l'opposizione hanno respinto l'offerta.

L'Arabia saudita è membro del Consiglio di Cooperazione del Golfo, i cui leader appoggiano il cambiamento di regime in altri paesi arabi ma non nel vicinato. In Bahrein, le forze armate, affiancate da quelle saudite e da bande armate di Wahhabi, attaccano gli oppositori sciiti nella capitale e nei dintorni. E i leader e gli attivisti dell'opposizione vengono sistematicamente arrestati.

L'Iran ha messo in guardia i sauditi e il governo del Bahrein, ma non ha minacciato l'intervento. Però, è noto che Teheran potrebbe muovere le sue pedine nella regione, in Iraq, Kuwait, la stessa Arabia Saudita, il Bahrein e gli EAU, per combinare guai in quell'area dominata dai sunniti e dai wahhabiti. Il risultato sarebbe un intervento militare contro l'Iran, da parte degli Stati Uniti e della NATO e probabilmente di Israele.


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