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Assemblea generale dell'EGU a Vienna: battaglia per una rivoluzione scientifica

15 aprile 2011 (MoviSol) - Se i principali cardiologi del mondo si trovassero di fronte a nuove prove sperimentali raccolte dagli specialisti del sangue, che mostrassero chiari segni del fatto che cambiamenti nella composizione del sangue abbiano un impatto sul ritmo e sulla regolarità del battito cardiaco, e dovessero denunciare gli specialisti con velenoso disprezzo, ciò apparirebbe sicuramente assurdo. Purtuttavia, questo è il trattamento che subiscono gli scienziati quando presentano risultati conclusivi su precursori sismici chiaramente riconoscibili, da uno a dieci giorno in anticipo prima del terremoto.

Benché relegati in un angolo remoto dell'Austria Center di Vienna, gli scienziati riuniti all'Assemblea Generale della European Geosciences Union e provenienti da Austria, Francia, Italia, Giappone, Polonia, Russia, l'Ucraina e gli Stati Uniti hanno presentato risultati di diversi anni di osservazioni di disturbi elettromagnetici e termici collegati a fenomeni sismici nell'atmosfera, nella ionosfera e nel campo magnetico della terra. I più comuni sono le onde radio di frequenza che va dal very low alle ultra-high, il contenuto elettronico totale, le fluttuazioni del plasma e i cambiamenti nel potenziale geomagnetico.

Data l'immensa minaccia all'umanità posta dall'aumento dei grandi eventi sismici (superiori all'8 della scala Richter), come pure l'atteso aumento di intensità e di frequenza di tali fenomeni in corrispondenza del picco ciclico di attività solare nel 2013 e oltre, il fatto che sia la comunità scientifica che i media non abbiano prestato seria attenzione a queste comunicazioni dimostra l'intento criminale dietro la soppressione della ricerca. L'EIR era l'unico media a seguire i lavori della sessione sui precursori e a intervistare gli scienziati presenti.

Per motivi di spazio, ci limitiamo a sottolineare tre aspetti.

  1. Questi scienziati lavorano in un campo di ricerca relativamente nuovo, che si è sviluppato negli ultimi dieci anni, e si adoperano per espandere la ricerca attraverso i confini nazionali e le discipline scientifiche.
    Ciononostante, essi sono soggetti a duri attacchi da parte dei "colleghi" sismologi. Essi perciò si trovano sotto pressione semplicemente per giustificare ogni finanziamento pubblico alla loro ricerca, nei rari casi in cui questo viene concesso.
    Un gruppo che si considera investito di autorità quasi divina esercita il dominio politico sia sui mezzi finanziari che sulla politica dei governi riguardo alla previsione dei terremoti.
  2. La maggior parte degli scienziati intervistati hanno sottolineato la necessità di istituzionalizzare e centralizzare a livello pubblico la ricerca sui precursori e sulla previsione dei terremoti, in modo che i dati raccolti siano disponibili per poter compiere valutazioni in tempo reale sul pericolo di terremoti. Sono state fatte proposte per un Sistema di Osservazione dei Terremoti mondiale (EQuOS) e per un Sistema Internazionale Globale di Osservazione Aerospaziale (IGMASS, vedi sotto).
  3. Tutti gli scienziati hanno sottolineato l'importanza di quella che LaRouche ha battezzato "Operazione Keplero": l'osservazione e l'analisi di numerosi e diversi fenomeni elettromagnetici in parallelo. A loro avviso, non è abbastanza stabilire una semplice correlazione tra l'attività sismica e un fenomeno singolo (come si fa ad esempio nella climatologia). Come molti ci hanno riferito, "queste sono solo le statistiche; non conosciamo ancora la fisica di queste correlazioni".


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