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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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"Los Indignados" greci scendono in piazza

4 giugno 2011 (MoviSol) - Emulando i giovani spagnoli che si accamparono a piazza Puerta Del Sol a Madrid, in Spagna, il 25 maggio 45.000 giovani greci sono scesi in piazza di fronte al Parlamento Greco. Proteste simili si sono tenute a Thessaloniki, Patra, Larissa, Volos, Rethymno e Hania. Il 29 maggio i manifestanti in piazza Syntagma erano arrivati a 100.000, quando si sono uniti ai giovani anche famiglie, anziani e perfino studenti e professori.

L'iniziativa greca ha assunto il nome dei manifestanti spagnoli, Los Indignados, con alcuni gruppi che si chiamano “gli indignati di piazza Syntagma” e “gli indignati della Torre Bianca", in riferimento al monumento di Thessaloniki intorno a cui si sono raccolti i manifestanti. Perfino la Chiesa ortodossa greca si è avvicinata alle proteste, incluso il vescovo conservatore di Thessaloniki Anthimos, che ha annunciato il proprio sostegno alle manifestazioni.

Gli striscioni proclamavano "dobbiamo assumere la responsabilità per le nostre vite", mentre i manifestanti scandivano "ladri, ladri " rivolti al Parlamento. Una donna di 57 anni ha dichiarato alla Reuters: "La gente era indignata ma aveva bisogno di una motivazione per esprimere la propria indignazione. Il popolo spagnolo ci ha dato questa motivazione. Non stiamo dormendo, siamo svegli. Il Fondo Monetario Internazionale dovrebbe andarsene. Senza di esso ci sono delle soluzioni".


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Considerate senza precedenti in un paese in cui le manifestazioni sono prerogativa dei sindacati e dei partiti politici, queste proteste fanno seguito ad almeno 10 scioperi generali indetti negli ultimi 15 mesi sia dai sindacati del settore pubblico che dell'industria. Il 4 giugno la confederazione del settore pubblico ADEDY terrà nel centro di Atene una manifestazione di protesta contro le nuove misure di privatizzazione e austerità decise dal governo. "La nuova ondata di tagli, aumenti delle tasse, privatizzazioni, restrizione dei diritti previdenziali riduce i livelli di vita del 20% e conduce l'economia e il paese a un vicolo chiuso", afferma una dichiarazione della segreteria di ADEDY.

Il processo di sciopero di massa in aumento in Grecia è alimentato dal crollo dell'opzione del salvataggio a seguito dell'arresto del direttore del FMI Dominique Strauss-Kahn. La "troika" o giunta di FMI, Unione Europea e Banca Centrale Europea cerca febbrilmente di mettere insieme un altro pacchetto di aiuti di 60 miliardi di Euro, ma le condizioni brutali, incluso l'aumento delle tasse e la svendita di beni del governo, sono impossibili da attuare. Il tentativo del primo ministro George Papandreou di ottenere il sostegno dell'opposizione è fallito, e anche il suo stesso partito, il Pasok, mostra segni di sfaldamento. Come ha osservato il 28 maggio Stavros Lygeros, commentatore del quotidiano Kathimerini, il crescente movimento degli Indignati greci "segna l'inizio della fine di questo governo".

Ed è anche l'inizio della fine dell'intero sistema del gruppo Inter-Alpha.


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