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La nuova epidemia mette a dura prova le strutture sanitarie

16 giugno 2011 (MoviSol) - L'epidemia di e. coli scoppiata ad Amburgo e nel Nord della Germania ha riportato d'attualità gli avvertimenti lanciati dal movimento di LaRouche molti anni fa: lo smantellamento di cruciali infrastrutture scientifiche e sanitarie, compresi i sistemi di monitoraggio e prevenzione, minaccia di lasciare l'umanità alla mercé di malattie mortali.

Anche in Germania, dove le strutture sanitarie sono tra le migliori del mondo, i tagli e le privatizzazioni hanno fatto sì che gli ospedali del Nord non riescono a far fronte all'emergenza. I casi affetti da HUS (Sindrome Emolitico-Uremica) possono essere curati solo con il cambio completo del sangue e con macchine per la dialisi. Per ora, i posti di cura intensiva sono stati completamente saturati dai 625 casi più acuti di HUS diagnosticati tra gli oltre duemila infetti di e. coli. Si teme che a causa dell'insufficienza dei posti letto, si cominci a scartare i pazienti più anziani.

Grazie ai cinesi, che hanno lavorato assieme alla Clinica dell'Università di Amburgo-Eppendorf, è stato sequenziato il genoma del batterio e sono stati identificati i geni che permettono al batterio di produrre le tossine che entrano nella circolazione sanguigna e producono la sindrome HUS. Sono state rilevate somiglianze tra uno dei due e un batterio scoperto tempo fa in Africa. Se l'ipotesi fosse confermata, essa costituirebbe la prova di una criminale negligenza della comunità internazionale nei confronti dell'Africa, che ha permesso al batterio di avere tutto il tempo necessario alla mutazione. Proprio quello che si temeva due anni fa per i virus della peste aviaria e suina, è accaduto con l'e. coli.

Mentre scriviamo non è ancora nota la fonte dell'epidemia. Mentre si stanno esaminando dei semi di soia prodotti da un'azienda nella Bassa Sassonia, si sospetta anche che il batterio e. coli sia nato in uno dei numerosi impianti di biogas, in cui viene prodotta elettricità dagli escrementi animali e altro materiale organico marcescente.

In ogni caso, l'epidemia si è diffusa rapidamente, uccidendo 21 persone in tre settimane. Ancora una volta, questa epidemia virulenta punta all'urgenza di un programma d'urto per la medicina su scala globale. L'Europa prenda esempio dalla Cina: il Beijing Genomic Institute (BGI) ha la più grande capacità al mondo di sequenziamento del DNA con oltre 180 macchine e oltre 4000 addetti.


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