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I critici della svolta antinucleare tedesca si tolgono i guanti

1 luglio 2011 (MoviSol) - Dopo un iniziale periodo di sbigottimento, l'opposizione alla svolta antinucleare in Germania ha cominciato a farsi sentire. In una conferenza pubblica a Dresda il 22 giugno, tre "dissidenti" democristiani, tra cui il vicecapogruppo alla Camera Arnold Vaatz, hanno annunciato che voteranno contro la legge il 30 giugno. Per quel giorno sono indette anche manifestazioni di protesta di gruppi filonucleari a Berlino e per il 3 luglio una manifestazione nazionale dei lavoratori del settore.

Nel frattempo, un grave incidente avvenuto il 20 giugno nello stato dell'Assia ha esposto nuovamente i rischi delle "rinnovabili", nella fattispecie l'eolico. Una gigantesca turbina eolica è caduta a Kirtorf, nel Vogelsberg. L'intero rotore, con le sue tre ali e un diametro di 62 metri, è caduto su una centrale con trasformatore distante cento metri (!) distruggendola completamente. L'incidente ha isolato altre tre turbine dalla rete. La conclusione logica sarebbe di staccare tutti gli impianti eolici per precauzione, e condurre una seria verifica degli stessi.

Invece, a differenza di quanto è stato fatto per il nucleare sull'onda dell'isteria per Fukushima, gli ambientalisti – compresi quelli che gestiscono il parco eolico di Kirtorf e altri quattro nello stesso stato – pretendono che non sia tratta alcuna conclusione da questo "evento insolito". Ma il presidente della provincia di Vogelsberg, Rudolf Marx (CDU) ha comunque chiesto la chiusura di tutti e 17 gli impianti eolici locali fin quando non sarà completata l'inchiesta.

A Biblis, il sito di un impianto nucleare di 2.400 megawatt, il capogruppo democristiano al comune, Hans-Micheal Platz, ha scritto su Twitter il 21 giugno che "con Merkel, la CDU è diventata la principale voltagabbana dai tempi di Egon Krenz" – il funzionario che prese il comando del partito comunista della DDR, la SED, nell'ottobre 1989, promettendo le "riforme" nel tentativo di calmare le proteste di massa. Sappiamo come andò a finire e Krenz si dimise un paio di settimane dopo. Platz ha detto in un'intervista radiofonica che l'improvvisa svolta di Merkel sul nucleare, che distruggerà centinaia di posti qualificati a Biblis, lo ha talmente infuriato che sta considerando di stracciare la tessera di partito.

Anche gli oltre 800 addetti all'impianto nucleare di Grundremmingen in Baviera sono in fermento. Il presidente del consiglio di fabbrica ha scritto, a loro nome, un'animata "Lettera aperta al governatore della Baviera Horst Seehofer". L'impianto di Grundremmingen fornisce il 30% del fabbisogno energetico bavarese, fa notare. "Non riusciamo a capire come abbia fatto l'intera elite politica a cadere nella trappola dell'ideologia verde. Illusioni politiche, manipolazioni e inganni caratterizzano da anni il dibattito energetico in Germania, e hanno raggiunto l'apice dopo Fukushima. Da esperti, semplicemente non capiamo perché i fatti non contino più nelle decisioni politiche, e perché la politica sia condotta solo secondo gli stati d'animo del momento. La frettolosa uscita dal nucleare in Baviera e in Germania può essere descritta solo come una reazione di panico".


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