Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

Una fonte della Casa Bianca fa eco a quanto LaRouche ebbe a dire di Obama

24 agosto 2011 (MoviSol) - A quanto pare alcune persone nell'entourage di Obama cominciano a prendere in considerazione le tinte forti con cui LaRouche descrive la crisi strategica e l'urgenza della destituzione di Obama. Nella pubblicazione della terza parte di un'intervista con il suo "White House Insider", (la sua fonte alla Casa Bianca) il blogger Ulsterman (www.newsflavor.com) mette a nudo la malattia mentale di Barack Obama. Nella trascrizione dell'intervista il confidente dipinge un ritratto del Presidente americano pronto a scatenare degli scontri su base razziale in tutti gli Stati Uniti, piuttosto che assistere ad una perdita di probabilità di essere rieletto. Pur senza usare la parola "narcisista" o senza fare riferimento a Hitler o a Nerone, la fonte presenta un profilo spaventoso ma senza dubbio accurato.

Obama con i baffetti, in un servizio del TG1 del novembre 2009

Alla perplessità di Ulsterman su questo avvertimento, ribatte: "Lei e fin troppi altri americani non la vedete così, e pertanto non siete a disagio. [Ma alcuni] leader del mondo la vedono così. Putin, Sarkozy, Merkel. Barack Obama è incapace di qualunque cosa che assomigli ad una vera leadership, ma è semmai capace di quel tipo di pericolosa arroganza che possedettero i peggiori potenti della storia”.

La fonte prosegue descrivendo come Obama non lavori più nella Stanza Ovale, ma preferisca uno studio privato al piano superiore, vicino a quello di Valerie Jarrett, in cui è libero di stare in mutande o in tuta da ginnastica, e con le infradito. Lì c’è la TV a schermo piatto sempre accesa, sintonizzata su ESPN oppure Fox News, e la scrivania è colma di riviste popolari come Rolling Stones e People, tutte aperte sui servizi dedicati a Obama. "Se parlano di lui, le legge. In bene o in male, non è importante. Se qualcuno parla di lui, riceverà la sua attenzione. La ossessione di questo tizio per sé stesso è fuori da ogni stima statistica.

Ad una ulteriore dimostrazione di perplessità, la fonte esplode: "Sto cercando di delineare il fondamento psicologico del figlio di p***. Pensa che la gente potrebbe voler sapere chi sia davvero quest'uomo? Tutta la sua maledetta immagine… è una mascherata. Una menzogna. Ha ingannato me, un sacco di colleghi. E [adesso] ha paura che ad una qualunque ora di un qualunque giorno la nazione se ne accorga. Ma questa consapevolezza, questa piccola parte della autocoscienza di Obama, viene nascosta dalla sua arroganza e, quando è necessario, dalla sua determinazione a conquistare un accettabile potere esecutivo… La questione è: quanto durerà questa mascherata? Quanto a lungo e chi è disposto a licenziare ancora pur di per farla reggere? Chi potrà essere sacrificato per tenere in piedi la bugia che è Barack Obama? Per tenere a freno gli scandali? Per mantenere il popolo tranquillo? Per mantenere sé stesso nella posizione di strumento per coloro che davvero hanno in mano le leve di comando?" In conclusione: "Se come nazione siamo troppo stupidi per sistemare questo casino… così sia. È la fine. L'America che conosciamo, l'America che conoscemmo, è finita. La fine del gioco. E potremo biasimare solo noi stessi."

Sostieni il Movimento di Lyndon LaRouche in Italia


[inizio pagina]