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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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La dittatura finanziaria si esprime nella richiesta di un Commissario europeo di occupare la Grecia

11 settembre 2011 (MoviSol) - Nelle dichiarazioni di ieri al quotidiano Bildzeitung il commissario europeo per l'energia, il tedesco Guenter Oettinger, riassume le intenzioni imperiali dietro ai tentativi di salvataggio dell'euro. Da una parte nega categoricamente che la Grecia possa uscire dall'Eurozona; dall'altra, facendo notare che il governo greco non sta adempiendo seriamente agli impegni presi in termini di misure di austerità e che le sanzioni finanziarie escogitate dell'Unione Europea non hanno avuto il necessario mordente, prospetta che l'amministrazione statale greca venga parzialmente sostituita da funzionari europei capaci di non indietreggiare davanti alla resistenza del popolo greco e di attuare i tagli al bilancio e le svendite dei beni pubblici.

Per Oettinger l'unica strada rimasta è dare l'esempio screditando il governo di Atene di fronte al suo popolo e trasferendone la sovranità nazionale a Bruxelles per "un po' di tempo".

Qualcun altro si è spinto fino a suggerire un'azione punitiva simbolica, consistente nel rimpiazzare la bandiera degli stati "peccatori in termini di bilancio", posta davanti alla sede dell'UE a Bruxelles, con una bandiera nera a mezz'asta; per quanto simbolica, essa farebbe capire a tutti a che punto si sia arrivati.

A parte l'atrocità, in sé, della proposta di Oettinger, è davvero sciocco da parte sua fare appello a simili misure. Ricordano l'occupazione da parte di uno straniero. Oettinger è tedesco e alla Grecia non può che ricordare l'occupazione nazista di settant'anni fa.

Questo "sviluppo" dimostra semplicemente come l'euro non sia stato creato per promuovere la pace in Europa, come continua a ripete Angela Merkel. È soltanto fonte di nuove ostilità e inimicizie tra le patrie europee. Tutto questo, come tributo ad un impero morente.

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