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Salta l'accordo transatlantico mentre il Titanic si inclina sempre più

22 settembre 2011 (MoviSol) - La risposta delle banche centrali al crollo del sistema finanziario è stata di portata storica: la Federal Reserve ha deciso di affogare tutti i problemi con un'inondazione di dollari. Così, assieme alla BCE, la Bank of England e gli istituti di emissione di Giappone e Svizzera, la Fed ha annunciato il 15 settembre che sarà messa a disposizione per tutte le banche liquidità illimitata in dollari almeno fino al marzo 2012. Come ha commentato Helga Zepp-LaRouche, "le cinque banche centrali più importanti del mondo hanno deciso di applicare la stessa politica seguita dalla Reichsbank, la banca centrale della Germania di Weimar, nella seconda metà del 1923: espansione monetaria iperinflazionistica! Con la differenza che stavolta essa riguarda l'intera regione transatlantica, e non più un solo paese".

Come se non bastasse, il segretario al Tesoro USA Timothy Geithner si è presentato, senza invito, alla riunione dei ministri finanziari dell'UE in Polonia il 16 settembre, per pretendere che il fondo di salvataggio dell'Euro (EFSF) utilizzi la leva finanziaria per decuplicare il suo capitale e passare da 440 miliardi a 4,4 mila miliardi di euro, da usare per salvare le banche. Il modello di questa proposta dovrebbe essere il TALF (Term Asset-backed Securities Loans Facility), il fondo istituito nel 2008 dal Tesoro e dalla Fed, che ufficialmente ha elargito mille miliardi di dollari in prestiti per rianimare il mercato delle cartolarizzazioni immobiliari, ma probabilmente molto di più in realtà, secondo Neil Barofsky, ispettore generale di un altro programma di salvataggio, il TARP.

Giudicando dalle reazioni del ministro del Tesoro austriaco Maria Fekter e dal capo dell'Eurogruppo Jean-Claude Junker, la discussione tra Geithner e le sue controparti europee, che hanno respinto la proposta, deve essere stata piuttosto animata. Tanto che Junker (Lussemburgo), riferendosi agli Stati Uniti, ha dichiarato che l'Eurogruppo non discute di proposte con "stati non membri". Si sa, anche le pulci prendono il raffreddore. Che lo scontro sia stato favorito anche dall'ego ipertrofico dei protagonisti è pacifico. Resta il fatto che dopo il fallimento di Geithner non c'è accordo transatlantico e l'unica sana politica sul tavolo è la proposta "Glass-Steagall" di Lyndon LaRouche.

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