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È ufficiale: la Grecia è diventata un protettorato europeo

2 novembre 2011 (MoviSol) - Il comunicato finale del vertice UE del 26 ottobre non lascia alcun dubbio sul fatto che la Grecia sia stata commissariata, nell'ambito di un sistema totalitario UE al di sopra degli stati che va di pari passo col fascismo verde. Naturalmente il comunicato assicura che tutto questo sia stato fatto su richiesta del governo greco, un governo che la maggioranza dei greci considera un fantoccio della Troika (Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale).

La dichiarazione non è ambigua: "Devono essere rafforzati i meccanismi per il monitoraggio dell'attuazione del programma greco". E inoltre la Troika "stabilirà per la durata del programma [e cioè il memorandum di salvataggio] una capacità di monitoraggio sul posto, che includa il coinvolgimento di esperti nazionali, che lavorino in stretto coordinamento col governo greco e la Troika per dare consigli ed offrire assistenza in modo da assicurare l'attuazione delle riforme entro le scadenze previste. Assisterà la Troika nel valutare la conformità delle misure che verranno prese dal governo greco nell'ambito degli impegni del programma".

Quanto alla "sforbiciata" del 50% del debito greco, in teoria dovrebbe ridurre il fardello del debito greco dal 172% al 120% entro il 2020, come lo era all'epoca in cui ci furono i primi aiuti, ma anche quel livello è insostenibile. Ed anche a queste condizioni la Grecia non sopravvivrà. Continueranno i tagli e l'impoverimento, e il memorandum in effetti chiede "riforme strutturali" inclusi tagli ai salari ed alle pensioni anche dei dipendenti del settore privato.

Inoltre, la "sforbiciata" farà crollare il sistema bancario greco, costringendo il governo Papandreu a salvare le banche con gli aiuti dall'Europa.

Il comunicato UE sostiene pienamente il cosiddetto "progetto Helios", ovvero l'equivalente greco del fallimentare progetto Desertec in Africa. "La Grecia impegna i proventi futuri del progetto Helios o altri proventi dalle privatizzazioni per ridurre il debito della Repubblica Ellenica di 15 miliardi di Euro al fine di ristabilire la capacità di prestito dell'European Financial Stability Facility". Il progetto è stato discusso alcuni giorni prima del vertice in un incontro tra il Reichsprotektor dell'UE Horst Reichenbach e Georgos Papakostantinou, il ministro greco dell'Energia e dei Cambiamenti Climatici, che intende investire non meno di 20 miliardi di Euro per costruire 9 gigawatt di capacità fotovoltaica, che è più del totale di capacità elettrica installato in Grecia. Tutta l'energia verrebbe esportata.

Da dove verrà il denaro? Stando ai resoconti stampa, l'industria dell'energia solare in Germania è disposta a finanziare solo il 5% dei costi, sempre se considera accettabili i termini. Quindi i finanziamenti verranno dai fondi per lo sviluppo che spettano alla Grecia nei programmi UE, per un totale di 18 miliardi di Euro. Anche se questi fondi dovrebbero andare normalmente a finanziare infrastrutture quali strade, autostrade, e ponti, verranno utilizzati per il progetto Helios al fine di ripagare il debito. Papakostantinou ha già annunciato che il prezzo dell'elettricità all'interno della Grecia aumenterà per sostenere gli alti sussidi necessari a rendere questi progetti attraenti per gli investitori.

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