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Rogozin assume un ruolo chiave nella modernizzazione dell'industria russa

7 gennaio 2012 (MoviSol) - Continuano i rimpasti ad alto livello a Mosca, non solamente dovuti alle proteste di piazza contro la corruzione (anche se i media occidentali li presentano come una reazione alle proteste) ma anche alle questioni economiche urgenti che il paese si trova ad affrontare per via del crollo del sistema finanziario mondiale.

Tra i cambiamenti più significativi c'è la nomina dell'ambasciatore russo alla NATO Dmitry Rogozin a vice premier incaricato dello sviluppo del settore della difesa. Rogozin sostituisce Sergei Ivanov, che è diventato capo dello staff al Cremlino al posto di Sergei Neryshkin, ora portavoce alla Duma, il Parlamento russo. Oltre ad occuparsi dell'industria della difesa, Rogozin sarà a capo del settore dell'energia nucleare e del programma spaziale. Quanto a quest'ultima, Putin ha notato la recente serie di incidenti, incluso il fallito lancio del satellite Meridian per le comunicazioni il 23 dicembre, ed ha chiesto a Rogozin di "studiare attentamente il problema, analizzarlo e proporre soluzioni".

Dopo un tour degli impianti che sono ora sotto la sua supervisione, Rogozin ha dichiarato che presenterà proposte "per la rinascita dell'industria della difesa" con "uno degli aspetti principali che sarà, in effetti, una nuova industrializzazione dell'industria della difesa, che fungerà da locomotiva trainando l'intera economia russa". Riconoscendo la pessima situazione della manodopera in questi settori, che è stata un fattore nel fallimento del lancio, Rogozin ha dichiarato anche che cercherà di creare "incentivi morali e materiali per attirare giovani e professionisti capaci nell'industria della difesa".

E' stato sempre Rogozin che, lo scorso ottobre, ha proposto che la Russia collabori con la NATO nell'avviare un progetto di "difesa strategica della terra" (SDE). Questo significa affrontare tutte le minacce provenienti dallo spazio, come grosse comete che entrano nella ionosfera, e non solo i missili, di cui si occupava l'Iniziativa di Difesa Strategica degli anni Ottanta, il cosiddetto "scudo spaziale" (SDI). Il concetto di base della SDE ricorda fortemente quello sviluppato da LaRouche e dal suo staff scientifico, che portò al progetto originale di SDI 30 anni fa.

Il Presidente Medvedev e il primo ministro Putin sono ben consapevoli del fatto che il crollo economico mondiale ha colpito anche la Russia, alimentando lo scontento. Anche se i leader russi avevano indicato negli ultimi mesi che la crisi fosse finita, Medvedev ora riconosce che il mondo è entrato in una Grande Depressione, e mette in guardia dalle "difficoltà a venire". Ad un recente incontro del Consiglio di Stato, Putin ha fatto riferimento al Presidente americano Franklin Roosevelt, citato dal governatore Oleg Korolyov della regione di Lipetsk, notando che Roosevelt, durante la Grande Depressione, parlava alla radio una volta alla settimana per "ispirare i cittadini ad avere fiducia nel futuro". Putin stesso ha introdotto nella politica russa una variante moderna di queste famose trasmissioni radio, la webcast, e ne ha tenuta almeno una all'anno, l'ultima il 17 dicembre.

Sembra che Dmitry Rogozin abbia capito che la minaccia militare viene dalla fazione dell'impero britannico, che usa l'amministrazione Obama e vari interessi nell'Europa orientale. Dopo essere stato nominato vice premier, ha postato il video di un discorso pronunciato in novembre alle Forze Aerospaziali nella città ristretta di Krasnozmamensk, e diffuso ampiamente in internet in Russia. Rogozin ha dichiarato che "la NATO continua a vivere secondo i principi stabiliti dal segretario generale della NATO Lord Ismay: 'tenere fuori i russi, dentro gli americani, e sotto i tedeschi'. Si teme che la Germania possa sempre essere in grado di divenire una forza che consolidi l'Europa attorno a sé".

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