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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Rapporto sulla conferenza dello Schiller Institute a Berlino

8 marzo 2012 (MoviSol) - Il pericolo di guerra unito al crollo iperinflazionistico del sistema finanziario transatlantico ha spinto lo Schiller Institute ad organizzare una conferenza internazionale di emergenza che si è tenuta a Berlino il 25 e 26 febbraio. Il tenore dell'evento era che l'unica via di uscita dalla crisi è ribaltare completamente la politica che ha condotto a questa situazione precaria: l'idea oligarchica di un mondo dalle risorse limitate che conduce una battaglia geopolitica per il controllo delle materie prime, fino alla guerra vera e propria.

Il cambiamento degli assiomi urgentemente necessario dovrà essere un vero e proprio Rinascimento scientifico e culturale, che non potrebbe mai essere il risultato di riforme minori o misure meccanicistiche, come è diventato chiaro durante i lavori della conferenza. Gli interventi erano articolati su due temi principali: la situazione strategica internazionale e la prospettiva economica e scientifica necessaria per uscire dalla crisi.


Il coro e l'orchestra dello Schiller Institute alle prese con la Nona Sinfonia di Beethoven.

I due giorni dei lavori si sono aperti con un discorso di Helga Zepp-LaRouche, che ha illustrato la crisi finanziaria e politica, mettendo a contrasto i tamburi di guerra e l'urgenza di un Rinascimento basato su un'immagine creativa dell'uomo, il cui potenziale è illimitato. Il suo discorso ha suscitato un intenso dibattito tra le centinaia di partecipanti da 22 paesi.

"La guerra delle informazioni contro la Russia" è stato il tema dell'intervento di Igor Panarin, dell'Accademia Diplomatica Russa. Panarin, trattenuto a Mosca da impegni urgenti, ha mandato una comunicazione scritta che è stata letta in inglese. Panarin ha illustrato la propaganda nera internazionale e la campagna di destabilizzazione contro la Russia ed in particolare contro Vladimir Putin, notando che Londra è "da sempre l'unico nemico storico della Russia". Secondo Panarin, l'Unione Doganale Euroasiatica, creata l'anno scorso da Russia, Bielorussia e Kazakhistan, viene considerata una sfida strategica al monetarismo neo-liberista diretto da Londra che ha scatenato l'odierna guerra di informazioni che va perfino oltre quella sulla "Rivoluzione arancione" in Ucraina 8 anni fa.

Rientra in questo schema il fatto che lo stesso Mikhail Gorbaciov che servì gli interessi britannici quando liberalizzò e distrusse l'economia sovietica negli anni Ottanta riappaia oggi per condurre "l'opposizione" contro Putin. Quanto ad Alexei Navalny, il cosiddetto "blogger anti-corruzione", non era nessuno nel 2006, quando furono gli interessi occidentali a creare il suo personaggio e le sue operazioni di destabilizzazione. Anche il nuovo ambasciatore americano in Russia, Michael McFaul, funge da coordinatore delle campagne anti-russe, ha spiegato Panarin, sostenute dai vari NGO, dai difensori dei diritti umani e dai blogger finanziati da Stati Uniti e Gran Bretagna.

Un altro intervento strategico è stato quello di Mohamad Mahfoud, presidente della Società di Amicizia tra Siria e Danimarca, che ha informato i partecipanti della situazione in Siria, esaminata di persona nel corso di svariate visite, in cui ha incontrato personalità di tutto lo spettro politico siriano. Quello che i media internazionali non dicono mai, ha dichiarato, è che la vera opposizione ha già avviato un dialogo costruttivo e pacifico col governo sulle riforme e su un referendum nel marzo 2011. Mentre questa opposizione genuina gode del sostegno della popolazione, la cosiddetta "opposizione" che domina i media occidentali consiste di piccoli gruppo telecomandati ed armati da ambienti geopolitici che hanno preso di mira la Siria in qualità di alleata dell'Iran. Ci sono state numerose atrocità terroristiche in Siria condotte da una "terza forza" che agisce contro il governo, contro i gruppo di manifestanti ed anche i civili, con l'obiettivo evidente di provocare una guerra civile. Mahfoud ha dichiarato però che il paese sopravvivrà a questa congiura e farà prevalere la propria sovranità.

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