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La BCE, il Fiscal Compact e l'ESM stanno uccidendo l'Europa

23 marzo 2012 (MoviSol) - Mentre l'economia fisica dell'Eurozona si restringe a causa della politica alla Bruening imposta dall'UE, il settore finanziario speculativo viene inondato di liquidità dalla BCE, che assomiglia sempre più ad una pattumiera. In cambio del trilione di prestiti a tre anni (LTRO), la BCE ha accettato collaterale valutato BBB-, che è l'ultimo stadio prima del rating "spazzatura" (junk).

Questa gigantesca iniezione di liquidità ha creato un sollievo temporaneo per la crisi del debito dell'Eurozona, perché le banche ne hanno usato parte per acquistare titoli di stato (il cosiddetto Sarko-trade). Ma tutti sanno che il sollievo è temporaneo, e infatti la BCE si sta già preparando alla prossima iniezione. Alla conferenza stampa mensile dell'8 marzo, Mario Draghi ha dichiarato che le regole per il collaterale "possono essere molto più allentate". Non ci sono limiti ai salvataggi bancari.

Entro maggio 25 paesi membri dell'Eurozona dovranno ratificare il Fiscal Compact e il fondo di salvataggio permanente, l'ESM (European Stability Mechanism). Si tratta di una combinazione senza precedenti di politiche di austerità fasciste, asservimento dei paesi debitori e distruzione dei diritti costituzionali. Una mostruosità del genere non si è mai vista nella storia se non come condizioni imposte a nazioni sconfitte in guerra.

Mentre il Fiscal Compact priverà i Parlamenti della sovranità di bilancio, l'ESM introdurrà una novità assoluta: l'immunità totale per i suoi dirigenti, un corpo di burocrati non eletti che decideranno al di sopra della legge con potere di imporre agli stati membri di trasferire a comando fino a un totale di 620 miliardi di capitale (oltre agli 80 già versati). Le intenzioni sono di rastrellare fino a dieci volte quell'ammontare sui mercati finanziari (effetto leva), per un totale di 7 trilioni di euro. Frank Schaeffler, l'esperto finanziario del partito liberale tedesco (FDP) ha ammonito il 16 marzo delle ovvie implicazioni iperinflazionistiche di un tale schema.

Perché lo schema funzioni, però, i paesi membri devono prima ratificare un cambiamento dell'Art. 136 del Trattato Europeo, in modo da introdurre un'eccezione alla "clausola di non salvataggio" (no-bailout clause). Un ulteriore cambiamento costituzionale che nella maggior parte delle nazioni necessita di una ratifica popolare, e cioè di un referendum. Questo è stato ad esempio asserito dalla Corte Costituzionale tedesca nella sentenza del 2011.

Perciò i parlamenti nazionali e le opinioni pubbliche devono mobilitarsi per respingere il pacchetto Fiscal Compact/ESM prima che l'oligarchia dell'UE distrugga le nazioni europee. Questa oligarchia ha perso ogni contatto con la realtà. Alla domanda se la BCE abbia finalmente cominciato a stilare piani di contingenza per l'uscita dall'euro di un paese membro, eventualità che nessuno più esclude nel caso della Grecia, Mario Draghi ha risposto: "Non abbiamo alcun Piano B. Ho detto spesso che avere un Piano B significa ammettere la sconfitta e noi non vogliamo essere sconfitti. Per me, ciò equivale a concepire una realtà che va oltre il Trattato. Lo staff della BCE sa come gestire i rischi, ma questo è qualcosa che non prevediamo".

Salireste su una nave che non ha scialuppe di salvataggio, perché il capitano sostiene che non può affondare? Peggio, sostiene che avere scialuppe a bordo darebbe il falso segnale? Questa è esattamente la mentalità di chi ci governa dittatorialmente da Francoforte e Bruxelles. Dei pazzi al comando di un Titanic diretto verso l'iceberg senza scialuppe di salvataggio.

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