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A Lumezzane (Brescia) si discute di Glass-Steagall e di come uscire dalla crisi

25 marzo 2012 (MoviSol) - Venerdì 23 marzo tre relatori di MoviSol, Liliana Gorini, Andrew Spannaus e Massimo Lodi Rizzini, hanno partecipato all'incontro organizzato al Teatro Odeon di Lumezzane (Brescia) dalla Lega Nord sul tema "I perché della crisi di imprese e famiglie", insieme al sindaco di Lumezzane Silverio Vivenzi ed all'assessore della Provincia per il Lavoro e le Attività Produttive Giorgio Bontempi. Moderatore il rinomato conduttore di Radio Padania Roberto Ortelli, che ha più volte intervistato i tre rappresentanti di MoviSol e li ha presentati al folto pubblico intervenuto ricordando il sostegno dato dalla sua radio alla legge Glass-Steagall ed alla necessità di "fare economia invece di fare finanza".

Ha aperto l'incontro coi cittadini il sindaco Vivenzi, parlando dell'attuale momento economico e della necessità di iniziative serie come il DDL per la separazione tra banche commerciali e banche d'affari presentato al Senato dal Sen. Oskar Peterlini e firmato tra l'altro da due Senatori leghisti. Gli ha dato manforte l'assessore Bontempi, presentando alcune proposte per la Provincia di Brescia come quella di utilizzare l'aeroporto di Montechiari come scalo merci e ricordando anche la camicia di forza del "Fiscal Compact" a livello europeo.

La presidente di MoviSol Liliana Gorini ha quindi informato i presenti sulla conferenza internazionale di Berlino, indetta dal movimento di LaRouche ("l'unico economista che aveva previsto la crisi") per denunciare il pericolo di guerra e le sue cause economiche, citando in particolare la risposta di LaRouche ad una sua domanda sull'effetto che avrà l'iniziativa di Peterlini, e la sua importanza per rilanciare la discussione anche al Congresso USA, dove è stato bloccato da Obama, e per "rompere lo schema" che conduce alla guerra. "L'oligarchia finanziaria che sta dietro ai piani di contingenza per un attacco preventivo contro Siria ed Iran è disposta a scatenare la terza guerra mondiale pur di non cambiare questo sistema finanziario" ha detto Gorini. "La buona notizia è che adottando la legge Glass-Steagall non solo usciremo dalla crisi ma scongiureremo anche il pericolo di guerra, e che grazie al movimento di LaRouche ed alla campagna di Cheminade in Francia, Glass-Steagall viene proposto ora da ben otto candidati francesi, ed è in discussione sia al Congresso USA che al Parlamento italiano".

A questo punto Ortelli ha ricordato ai presenti la petizione a sostegno del DDL Peterlini al Senato, invitando i presenti a sottoscriverla all'uscita.

Petizione per sollecitare il Senato a discutere il ddl Peterlini

Massimo Lodi Rizzini ha aperto il suo discorso dicendo che "la civiltà significa infrastrutture", spiegando come la possibilità di una vita dignitosa e fruttuosa non esiste laddove mancano le base di un'economia come l'acqua potabile, la sanità, l'istruzione. Ne vediamo la prova in senso negativo con le condizioni disumane in Africa per esempio, e anche il crollo della società greca in seguito alle misure inflitte dalla BCE, con la gente che abbandona i propri bambini e gli ospedali che non hanno i medicinali.

Lodi Rizzini ha spiegato gli assiomi dietro il sistema finanziario in bancarotta, descrivendo anche i meccanismi che vengono utilizzati per tentare di mantenere in vita la bolla dei derivati.

Andrew Spannaus ha parlato della battaglia oligarchica contro la sovranità nazionale, il vero bersaglio del processo di finanziarizzazione e globalizzazione degli ultimi quarant'anni. Da una concezione positiva di credito e di ottimismo tecnologico sotto John F. Kennedy e con Enrico Mattei, si è passati al modello della società post-industriale, grazie al sostanziale annullamento del potere decisionale delle nazioni sovrane, offrendo più autonomia locale ma allo stesso tempo trasferendo il potere vero alle istituzioni sovranazionali. Spannaus ha poi illustrato la legge Glass-Steagall ed i grandi progetti infrastrutturali che potrebbero portarci fuori dalla crisi e rilanciare l'occupazione e l'economia reale.

È seguito un dibattito decisamente vivace che è durato fino a quasi mezzanotte. Il segretario locale dell'UDC ha colto l'occasione del dibattito per rilanciare le solite diffamazioni di Wikipedia contro LaRouche, e dimostrando come i partiti che sostengono il governo Monti stiano perdendo sempre più il contatto con la realtà e con i cittadini. Ha detto che sono state dette cose scioccanti, ma anche "proposte concrete come quelle del sindaco ed assessore". I tre relatori di MoviSol invece, avrebbero detto soltanto delle "banalità", rifacendosi a LaRouche, quello strano personaggio che qui in Italia ce ne vorrebbero almeno 5 per farne uno così, ipotizzando un mix tra Grillo, Pannella, Tremonti e anche altri. Ha sostenuto anche che in realtà Obama cerca di evitare la guerra.

Interrotto da Ortelli, che gli ha ricordato come le cose dette non fossero certo "banalità", il segretario dell'UDC ha ricevuto una risposta da Gorini, che ha colto l'occasione per ricordare ai presenti la mozione per l'impeachment di Obama presentata dal congressista repubblicano Jones, se Obama lancerà un'altra guerra senza consultare il Congresso come ha fatto in Libia, e ricordando che, oltre a LaRouche, denunciano il pericolo di guerra anche il Gen. Martin Dempsey, capo di stato maggiore delle forze riunite USA, e perfino l'ex capo del Mossad Dagan. "Non diciamo queste cose per rovinarvi il venerdì sera, ma perché certamente non le leggerete sul Corriere e non le sentirete mai dire da Monti o Casini".

Dopo l'applauso deciso del pubblico, si è tornati a domande "serie", come ha detto Ortelli, ad esempio sull'Islanda, o sull'esempio dell'Argentina, che bisognerebbe seguire anche in Italia, sul progetto Transaqua e su quello per la navigabilità del Po, che erano stati presentati. Anche Spannaus ha risposto al segretario dell'UDC, sulla "concretezza" delle proposte di LaRouche, ricordandogli che quando parlava di crac finanziario imminente negli anni Novanta la gente pensava che esagerasse, e oggi invece gli devono dare ragione. Ha concluso affrontando l'aspetto implicito della domanda, la paura che hanno molti di prendere responsabilità per questioni che sembrano troppo grandi. Si può scegliere di non guardare i processi dietro agli eventi, ha detto Spannaus, oppure si può decidere di cercare di influire sul futuro per garantire una vita dignitosa alla gente che subisce i piani dei veri poteri forti.

Varie domande sono state rivolte a Lodi Rizzini, che ha denunciato le radici ideologiche dell'ecologismo e la manipolazione del dibattito pubblico sui temi del lavoro e della finanza.

A conclusione dell'incontro, moltissimi imprenditori, lavoratori e cittadini di Lumezzane si sono complimentati coi relatori di MoviSol.

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