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Sulla gaffe di Obama a Seul

28 marzo 2012 (MoviSol) - Domenica scorsa, al termine di un vertice russo-americano, pensando di parlare in privato con il presidente russo Medvedev ma tradito da alcuni microfoni e registratori presenti sulla scena, il presidente americano Obama ha chiesto alla sua controparte di ritardare qualunque azione riguardante la difesa antimissilistica, in modo da far procedere "regolarmente" il processo elettorale con il quale vorrebbe rimanere altri quattro anni alla Casa Bianca.

Lyndon LaRouche ha espresso alcune considerazioni sul significato dell'accaduto. Come il cane ritratto nella famosa etichetta discografica, attento agli ordini della "voce del padrone", Obama ha accolto il suggerimento di chi ne controlla le azioni e le dichiarazioni, portando in primo piano la questione della difesa antimissilistica.

Finora i britannici hanno cercato invano di sottomettere la Russia al loro schema di guerre a catena, ripreso con la guerra in Libia e l'assassinio di Gheddafi. A chi controlla Obama è ora chiaro che fare i prepotenti con la Russia attuale, che si avvale del sostegno della Cina e dell'India, non sortisce gli stessi risultati che speravano di avere negoziando con i burocrati sovietici, soprattutto quelli al potere nella stagione successiva agli accordi di Krushov con la Gran Bretagna.

Trovandosi in una posizione di debolezza, Obama ha accolto il consiglio di dimostrarsi calmo e tranquillo, di non far innervosire la controparte, mentre altri per lui studiano il da farsi.

L'obiettivo strategico più importante dell'oligarchia britannica, non dimentichiamolo, è la cancellazione del sistema degli stati nazionali, come istituzioni efficienti. Per raggiungere l'obiettivo, naturalmente, è disposta ad usare metodi "pacifici", oppure la guerra. L'opposizione a questa, dimostrata dagli ufficiali dell'esercito americano e da sani ambienti della Russia, della Cina e dell'India, ha frenato la corsa per il raggiungimento di questo obiettivo, ha frenato la catena di conflitti regionali condivisa dai neoconservatori americani.

Riportiamo la traduzione dello scambio di battute che avrebbe dovuto restare privato.

Obama: Su tutti questi temi, in particolare sulla difesa antimissilistica, possiamo trovare una soluzione, ma è importante per lui [Putin] che mi dia un po' di spazio".

Medvedev: "Sì, capisco, Capisco il Suo messaggio sullo spazio. Spazio per Lei".

Obama: "Questa è la mia ultima elezione. Dopo la mia elezione avrò più flessibilità".

Medvedev: "Capisco. Riferirò questa informazione a Vladimir".

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