La Glass-Steagall per rilanciare la ricerca nucleare sulla fissione, la fusione "calda" e "fredda"
"Fissione" bancaria e fusione nucleare
6 aprile 2012 (MoviSol) – Martedì 3 aprile, un centinaio di cittadini ha partecipato ad una conferenza su "La fusione nucleare a freddo" organizzata a Bologna dall'associazione culturale "Oltre il Reno".
Assente il prof. Sergio Focardi, che avrebbe dovuto parlare di "come produrre energia in grandi quantità a basso costo". Nel 2007 il professore, studioso della "fusione fredda" sin dal 1989, anno in cui i ricercatori Fleishman e Pons dichiararono di aver ottenuto reazioni nucleari a basse temperature, fu contattato dall'ing. Andrea Rossi, che ora finanzia e contribuisce personalmente alle ricerche, in vista di un'applicazione tecnica a grande diffusione: l'aumento della superficie di nichel esposta al gas di idrogeno e un ingrediente segreto da lui aggiunto a questi due reagenti ha permesso, per testimonianza del prof. Focardi, di aumentare considerevolmente il rendimento della "caldaia", portando ad un valore di circa 200 il rapporto tra l'energia prodotta e l'energia fornita alla macchina tramite un riscaldatore elettrico.
Esperimenti del 2008-2009 Periodo Misura INGRESSO (kWh) USCITA (kWh) Fattore 28.05.08 A 0,2 83* 415 11.06.08 A 0,806 165 205 02.09.08 A 0,5 80** 160 17.02-03.03.09 B 5,1 1006,5 197 05.03-26.04.09 B 18,54 3768 203 22.10.09 C 0,018 3,23 179 * Misura da ritenere eccessiva, causa grande incertezza sperimentale
** Misura ottenuta in condizioni di scarsa affidabilitàSostituendo il prof. Focardi, l'ing. Trentin ha prima esposto i principii delle reazioni nucleari di fissione e di fusione, quindi una sintesi delle ricerche sulla versione "fredda" di quest'ultima, e delle critiche ad esse mosse da alcuni scienziati. Nel tempo, alcuni esperimenti hanno provato la produzione di raggi gamma e di neutroni (soprannominati "firme nucleari" poiché sono indizio di avvenute reazioni del nucleo), altri hanno invece portato a negare che si abbia una qualsiasi reazione nucleare. Alcuni tentativi di spiegazione teorica sono stati compiuti (vedi ad esempio gli studi di Preparata e del giapponese Arata), mentre il più delle volte non si riesce ad andare oltre alla semplice constatazione che qualcosa sta avvenendo.
In seguito l'ing. Trentin ha presentato le schede preparate dal prof. Focardi, il quale non può raccontare tutti i dettagli di un processo che si vorrebbe proteggere con un brevetto internazionale.
Gli esperimenti della coppia Rossi-Focardi vanno da quello del 16 ottobre 2007, in cui lo strato schermante di piombo in venti minuti passò da 17,8 °C a 90 °C e vi rimase per tutta la notte e fino a due ore dopo l'eliminazione dell'idrogeno, passando per quelli del 2008-2009 riassunti nella soprastante tabella, fino a quelli del 2011 di maggior pubblicità, in cui si continua a rilevare un eccesso di calore rispetto a quello fornito e si osserva ciò che molto probabilmente è la trasmutazione del nichel in rame.
In chiusura e rispondendo alle domande del pubblico, l'ing. Trentin ha sollevato alcune questioni più generali: la lentezza delle ricerche sulla fusione in generale, se rapportate a quelle sulla fissione; la difficoltà di convincere gli oltre 50 stati che hanno finora finanziato con grosse somme la fusione "calda" (uniti nel consorzio per il progetto ITER) a finanziare la fusione "fredda", ritenuta più semplice e assai meno costosa in termini di investimenti, a fronte del fatto che oggi è fortemente diffusa la mentalità delle lobby; la cecità della politica di fronte ad un principio generaleimportantissimo, per il quale la soluzione di problemi difficili (aeronautica, esplorazione spaziale, controllo delle reazioni nucleari, ecc.) ha come ricaduta il miglioramento di numerosissimi processi produttivi.
Riallacciandosi a questi elementi di discussione, in un intervento seguito con grande interesse Flavio Tabanelli ha fatto un appello ai presenti, affinché, dopo aver conosciuto il Movimento Solidarietà ne diventino attivi collaboratori.
All'inizio dell'intervento ha messo in evidenza l'importanza strategica dell'approccio dell'ing. Trentin ai problemi difficili, la cui soluzione permette di migliorare in seconda battuta numerosi settori non necessariamente imparentati con quello studiato.
Dopo essersi complimentato con i numerosi cittadini interessati ad indagare le leggi fisiche della natura, ha sottolineato che, se è vero che il settore della fusione, al contrario di quello della fissione, non ha ancora raggiunto gli obiettivi sperati, occorre ricordare che negli ultimi quarant'anni sono stati tagliati i finanziamenti a tutti i settori di punta anzidetti e che a questo andazzo si è sovrapposto il problema della crescente speculazione finanziaria, risolvibile soltanto con la reintroduzione della separazione tra banche ordinarie e banche d'affari (speculative).
Finendola con i folli salvataggi bancari si scoprirà che i fondi necessari alla ricerca ci sono e, ha proseguito, si potrà creare, echeggiando la determinazione insita nel "progetto Manhattan", le condizioni in cui, prima di questa lunga fase di decadenza, Enrico Mattei, anziché – come si fa oggi – concentrarsi sul core business del metano, costruì la prima centrale nucleare in Italia. Un imprenditore di stato che puntò al pieno sviluppo, su tutti i fronti, dell'economia nazionale, non avrebbe mai accettato il ruolo del tecnocrate né si sarebbe mai ridotto a semplice lobby.
All'inizio e in conlcusione della conferenza sono stati distribuiti cinquanta volantini dal titolo «"Fissione bancaria" e fusione nucleare», contenenti il testo sintetico sotto riportato.
Alcuni giovani studenti universitari e neolaureati sono stati intrigati dalla soluzione al problema, normalmente percepito come esclusivamente tecnico, offerta dall'idea della legge Glass-Steagall. Con alcuni di essi, a conferenza terminata, si è anche discusso della prospettiva offerta da un alternativo approccio alla fisica delle particelle che potrebbe svilupparsi a partire da una revisione delle leggi dell'elettrodinamica coerente con i lavori di Ampère, Weber, Riemann, ecc. e l'elaborazione del modello kepleriano del nucleo atomico da parte di R. Moon e Laurence Hecht (vedi "Considerazioni relativistiche nel modello atomico del prof. Moon: lo spazio riemanniano del nucleo").
"FISSIONE" BANCARIA E FUSIONE NUCLEARE
La crisi è dovuta al gioco d'azzardo finanziario ma anche a decenni di tagli ai finanziamenti della ricerca scientifica di base, oltreché degli investimenti nelle infrastrutture, nell'educazione, nella sanità, ecc. Per "risparmiare" nel modo meno doloroso abbiamo tagliato soprattutto in quei settori che dànno frutti in tempi più lunghi, ma il cui mancato sviluppo – ora – si rivela più determinante. Ora, altre al credito, ci manca potenza elettrica.
Il programma spaziale della NASA si dimostrò il più grande moltiplicatore di ricchezza reale, ma è così lontano nel tempo che quasi non crediamo più alla scienza come vero propulsore dell'economia. Per il consumo di PIL comportato dalla NASA fu con le accuse di sperpero che cominciò il filone dei sofismi degli economisti "contabili", che prosegue fino all'attuale governo. Ma è proprio negli sviluppi del pensiero scientifico e negli avanzamenti tecnologici che risiede la vera ricchezza, e non negli indici di borsa.
La civiltà come noi la conosciamo non potrà salvarsi se non ribaltiamo completamente la prospettiva e non ci rivolgiamo all'esempio del New Deal del presidente americano F. D. Roosevelt, organizzatore anche della Conferenza di Bretton Woods."Fissione" bancaria
Il primo passo per uscire dalla crisi è operare una "fissione" bancaria: dobbiamo separare le banche ordinarie (che raccolgono i risparmi) dalle banche d'affari (quelle speculative, per intenderci): questo è il succo della Legge Glass-Steagall che nel 1933 permise a Roosevelt di intervenire su più fronti nella Grande Depressione.
Solo le banche ordinarie devono essere protette dai governi, le altre devono giocare d'azzardo a loro rischio e pericolo. Finora, invece, a livello mondiale abbiamo salvato gli speculatori, senza nemmeno costringerli a finanziare le PMI, i centri di ricerca, le opere infrastrutturali, ecc. Il nostro Senato è chiamato a discuterne, grazie ad un disegno di legge presentato nel gennaio scorso dal sen. O. Peterlini (vedi il nostro sito).La fisica della ripresa economica
Una volta sistemato il problema finanziario, dovremo finanziare una sorta di "progetto Manhattan" rivolto a creare una esplosione di applicazioni tecnologiche capaci di aumentare la produttività fisica del lavoro. Oltre al lancio di grandi infrastrutture, dobbiamo riprendere in mano gli studi abbandonati, sulla fissione nucleare (reattori al torio, ai fluoruri, a neutroni veloci, ecc.), sulla fusione nucleare calda (senza scommettere sull'unico grande prototipo ITER e dunque su un unico principio di funzionamento) e, infine, sulla fusione fredda.
Movimento Internazionale per i Diritti Civili – Solidarietà
www.movisol.org
Vedi anche:
VIDEO: Spazio e fusione nucleare: motori della ripresa economica - Bologna, 13 marzo 2010
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Fusione Nucleare? "Yes We Can!"
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