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Aumenta il sostegno alla legge per la separazione bancaria (Glass-Steagall)

27 aprile 2012 (MoviSol) - Mentre i governi continuano a bloccare il ripristino della separazione tra banche commerciali e banche d'affari prevista dallo standard Glass-Steagall (la legge adottata da Roosevelt nel 1933) come primo passo indispensabile per vietare i titoli tossici ed elargire il credito produttivo, il movimento di LaRouche a livello internazionale sta organizzando un sostegno di massa a questa legge.

Alcuni momenti salienti di questa campagna per Glass-Steagall a livello mondiale:

  • In Italia è iniziata il 21 aprile la raccolta firme della Lega Nord per la legge sulla separazione bancaria, dal titolo "Garanzia del credito a famiglie e imprese: separazione tra credito produttivo e attività finanziarie speculative", nonostante la fase di scompiglio nel partito dopo l'attacco giudiziario, mediatico e politico contro il gruppo della leadership intorno a Umberto Bossi. Il partito ha organizzato circa cento gazebo in altrettanti paesi nel Nord Italia, in particolare nelle province di Milano, Varese, Sondrio e Pavia, al fine di raccogliere le 50.000 necessarie a presentare la legge al Parlamento.
  • Negli Stati Uniti il Sindacato Nazionale Agricoltori ha dato il proprio sostegno al ripristino della Legge Glass-Steagall (presentata al Congresso dalla parlamentare democratica Marcy Kaptur) durante la sua Convention annuale a metà marzo. Il testo (vedi www.nfu.org) chiede:
    1. l'approvazione di una riforma bancaria che rispecchi la legge Glass-Steagall;
    2. L'aumento permanente della copertura individuale della Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) da 100.000 dollari a 250.000 dollari, in quanto le transazioni delle vendite all'ingrosso in agricoltura sono aumentate negli ultimi anni; e
    3. Chiarire a tutte le istituzioni finanziarie che non verrà più tollerato in futuro il principio del "too big to fail" (banca troppo grande per fallire).
  • Il LaRouche Political Action Committee ha presentato una mozione di emergenza che chiede il ripristino della legge Glass-Steagall e del sistema delle banche nazionali, che verrà sottoscritta da sindacati, governi locali, associazioni e via dicendo
  • Nel frattempo, l'ex presidente di Citigroup Richard Parsons ha ammesso, in un discorso pronunciato alla fine del suo mandato di 16 anni, il 19 aprile, che "per certi versi la crisi a cui abbiamo assistito nel 2007 e nel 2008 è stata il risultato dell'abrogazione della legge Glass-Steagall. Abbiamo appreso la lezione? Sembra di no, visto che il settore dei servizi finanziari si muove molto rapidamente". Non dimentichiamoci che l'esistenza stessa di Citigroup, creato nel 1988 dalla fusione di Citicorp e del Travelers Group di Sandy Weill, è stata resa possibile proprio dall'abrogazione della legge Glass-Steagall, che vietava operazioni assicurative e speculative da parte delle banche commerciali. Alan Greenspan e i suoi amici al Congresso si dissero bel lieti dell'abrogazione di Glass-Steagall.
  • La questione della separazione bancaria è stata sollevata anche dal presidente della Associazione Bancaria Tedesca, Andreas Schmitz, che ad una conferenza stampa a Berlino il 19 aprile l'ha definita "seducente" anche se "poco praticabile" preferendo invece la finta soluzione offerta dalla Commissione Vickers in Gran Bretagna (il cosiddetto "ring fencing", che rispetta il modello della "banca universale" senza separare le due attività in modo netto).
  • Il fatto che Schmitz abbia sollevato la questione è forse motivato dal timore che se Francois Hollande vincerà le elezioni presidenziali in Francia, potrebbe mantenere la sua promessa di procedere con la separazione bancaria, anche se separando le due attività sotto lo stesso tetto.

In effetti nell'SPD tedesca molti ritengono che debba essere data più importanza alla questione della separazione bancaria, e che debba essere messa nel programma per le elezioni politiche tedesche del 2013. L'SPD è in contatto con ambienti intorno al viceministro delle Finanze austriaco Andreas Schieder (un socialista) che si è pronunciato a favore della separazione bancaria.

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