La Grecia resta ingovernabile
24 giugno 2012 (MoviSol) - I risultati delle elezioni in Grecia non "salveranno" l'Euro. I partiti favorevoli al Memorandum, guidati da Nuova Democrazia (ND), non saranno in grado di governare a prescindere da chi e quanti parteciperanno alla coalizione. La realtà è che oltre il 55% della popolazione ha votato contro il memorandum. All'indomani della formazione di un governo, presumibilmente con il Pasok, la coalizione diverrà l'oggetto di odio dell'intero paese.
I ministri finanziari dell'Eurozona hanno impartito gli ordini alla Grecia in una dichiarazione post-elettorale: "Continuare le riforme fiscali e strutturali" e "formare celermente un nuovo governo che si faccia carico del programma di aggiustamento".
Il leader di ND Antonis Samaras ha già iniziato a screditarsi annunciando che il suo governo "rispetterà le firme" sui protocolli del salvataggio e del memorandum, con cui il precedente governo ha svenduto la sovranità nazionale e le vite della popolazione per "salvare" l'Euro e il sistema delle banche d'affari.
Nuova Democrazia ha ottenuto solo 79 seggi, ma a causa del premio di maggioranza che concede 50 seggi al vincitore, balza a 129 su un totale di 300. Il Pasok, che ha preso ancora meno voti della prima tornata, avrà 33 seggi. Una coalizione ND-Pasok disporrà quindi di 162 seggi.
SYRIZA ha ottenuto solo il 3% dei voti in meno di ND e 71 seggi, un risultato straordinario se si considera che alla vigilia delle precedenti elezioni era un partitino. Il partito dei Greci Indipendenti, anch'esso contro il Memorandum come Syriza, ha conquistato 20 seggi. Guidato dall'ex ND Panos Kammenos, il partito è stato fondato poche settimane prima del voto del 6 maggio. La Sinistra Democratica, che oscilla a favore e contro il Memorandum ma con una base prevalentemente anti, disporrà di 17 seggi e i comunisti del KKE ne avranno 12.
Il partito fascista Alba Dorata ha ottenuto 18 seggi cavalcando il sentimento anti-Memorandum.
In una dichiarazione televisiva, il leader di SYRIZA Alexis Tsipras ha detto che il suo partito non parteciperà ad un governo ND-Pasok, ma continuerà ad opporsi alle misure di austerità e alla svendita del patrimonio pubblico così come richiesto dalla Troika. Secondo un articolo su Athens News del 18 giugno, Tsipras ha giustificato la sconfitta del suo partito con il terrore psicologico esercitato dalla "poco santa alleanza" delle elite politiche nazionali e internazionali.
In una dichiarazione post-elettorale Panos Kammenos, leader dei Greci Indipendenti, ha stigmatizzato la dichiarazione con cui Samaras si è impegnato a "rispettare le firme" "per sempre". Riferendosi al leader del movimento di indipendenza greco del 1821, Kammenos ha scritto: "L'unica firma che ci vincola è quella descritta da Theodoros Kolokotronis, il quale ha detto che 'Iddio ha apposto la propria firma sulla libertà della Grecia' e che questa è l'unica firma 'per sempre'". Kammenos ha chiesto ai sostenitori di continuare la lotta contro il memorandum e l'impoverimento del popolo greco.
