Una influente fazione britannica si allinea con LaRouche sulla Glass-Steagall
8 luglio 2012 (MoviSol) - È questo il significato strategico dell'editoriale del Financial Times del 3 luglio, sulla separazione bancaria, che dimostra come un gruppo importante nell'Establishment britannico sia giunto alla conclusione che Glass-Steagall sia l'unica opzione di sopravvivenza. Dopo l'editoriale del Financial Times, nelle ultime 48 ore, c'è stato il sostegno a Glass-Steagall da personalità quali Peter Hambro, dell'antica banca d'affari, Lord Myners, ex sottosegretario alla City nel governo di Gordon Brown, Terry Smith, un influente banchiere della City di Londra che ha già aveva chiesto il ripristino della legge Glass-Steagall all'epoca dei crac Lehman Brothers e AIG nel 2008. Anche l'articolo del Corriere della Sera di ieri, a firma Mucchetti, che allego, è indicativo di questa svolta. Lo è anche lo scandalo LIBOR-Barclays, che potrebbe condurre ad una commissione di inchiesta come la Commissione Pecora a Washington negli anni Trenta, dal nome del Procuratore di New York, che creò le basi per la legge Glass-Steagall nel 1933.
Queste prese di posizione vengono fatte nella piena consapevolezza del fatto che la campagna per Glass-Steagall negli USA e in Europa è guidata da Lyndon LaRouche. LaRouche è l'unico economista qualificato a gestire il ripristino di Glass-Steagall ed un nuovo sistema di cambi fissi nell'area trans-atlantica. E significativo anche, secondo LaRouche, che muovendosi a favore di Glass-Steagall questi ambienti britannici dovranno inevitabilmente fare i conti con l'opposizione di Obama, Geithner e Bernanke, già manifestatasi nel sabotaggio della proposta di legge per la reintroduzione di Glass-Steagall presentata al Congresso da Marcy Kaptur e co-sponsorizzata da oltre 70 congressisti. "Questo significa che non potranno più tollerare che Obama resti in carica". Glass-Steagall "è l'operazione che potrebbe far cadere Omaba" auspicabilmente prima della Convention democratica, in modo da scegliere un candidato alternativo, ha concluso LaRouche.
Per quanto riguarda l'Italia, ci sono tre disegni di legge per il ripristino della legge Glass-Steagall, quello del Sen. Oskar Peterlini al Senato e quelli di Giulio Tremonti e dell'intero gruppo Lega alla Camera, assegnati alla Commissione Finanze. Si tratta quindi di calendarizzare subito la discussione di questi disegni di legge, facendo presente che pressioni in questo senso vengono perfino dall'establishment britannico, e dal Congresso USA.
Mucchetti sul Corriere della Sera del 6 giugno sull'urgenza della legge Glass-Steagall: L'Italia proponga nuove regole dopo lo scandalo dei tassi manipolati".
Vedi la pagina: "LaRouche responds to Britain".
