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L'ESM sotto inchiesta da parte della Corte Costituzionale tedesca

20 luglio 2012 (MoviSol) - Durante l'audizione pubblica di 9 ore alla Corte Costituzionale tedesca tenutasi il 10 luglio sui ricorsi presentati contro l'ESM è diventato evidente che la politica finanziaria delle istituzioni europee è sbagliata ed antidemocratica. Il tentativo del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble di seminare il panico sulle conseguenze di un rinvio della ratifica dell'ESM è stato neutralizzato dallo stesso presidente della Bundesbank Jens Weidmann, che ha dichiarato alla Corte che non si attende conseguenze catastrofiche in quanto "i mercati finanziari hanno già messo in conto un rinvio".

Dalle testimonianze dei querelanti, inclusi numerosi membri del Bundestag, quali Peter Gauweiler e Manfred Kolbe (democristiani), Peter Danckert (socialdemocratico) e Gregor Gysi (sinistra) risulta chiaramente che il governo non ha mai fatto un tentativo di informare in modo corretto il parlamento, ma ha sottoposto i parlamentari a pressioni fortissime per ratificare il trattato ESM il 29 giugno, in modo che entrasse in vigore il 1 luglio.

I numerosi ricorsi, incluse le domande di ingiunzione, presentati alla Corte Costituzionale subito dopo il voto al Bundestag, sono riusciti a sospendere l'ESM per il momento. La Corte ha annunciato un verdetto per il 12 settembre, il che sposta considerevolmente le scadenze stabilite dal governo Merkel, anche se la Corte dovesse deliberare contro le ingiunzioni (a sospendere l'ESM).

Tutti i querelanti hanno dichiarato che le questioni sollevate dall'ESM hanno conseguenze così gravi che dovrebbe decidere l'intera nazione con un referendum, ai sensi dell'Art. 146 della Costituzione tedesca.

Il culmine dell'udienza è stato l'appello alla Corte del querelante Prof. Karl Albrecht Schacthschneider a stabilire un limite prima che diventi impossibile fermare l'erosione della sovranità e della democrazia all'insegna dell'Europa. Ha citato una frase famosa del grande poeta classico tedesco Friedrich Schiller: "Das eben ist der Fluch der bösen Tat, // dass sie, fortzeugend, immer Böses muss gebären" (tale è la maledizione dell'atto malvagio: che esso prolifera e genera continuamente il male). Questa frase era uno dei motti del movimento di LaRouche in Germania durante le campagne degli ultimi anni contro i salvataggi bancari.

Le udienze e l'attesa sentenza hanno suscitato molto interesse sui media anche al di fuori della Germania. In Italia, dove il Senato ha ratificato l'ESM l'11-12 luglio con un voto di 191 contro 21 e 17 astensioni, c'è stata la prevista opposizione della Lega Nord, ma anche alcuni senatori della cosiddetta maggioranza hanno votato contro. E' stato veramente paradossale vedere che solo alcuni membri della Lega Nord, di solito usi a parlare male dell'Italia, hanno difeso la sovranità nazionale mentre quelli che spesso sventolano il tricolore hanno votato per l'ESM.

La senatrice leghista Boldi ha dichiarato nel suo intervento che "il Meccanismo europeo di stabilità sottrae di fatto ai Parlamenti, quindi ai cittadini, la responsabilità del budget nazionale consegnandola ad un potere esecutivo senza legittimità costituzionale, cioè il Consiglio dei ministri delle finanze dei Paesi dell'Unione europea, come ha ben spiegato il presidente Dini, ed alla Banca centrale europea. Si tratta di sostituire la democrazia con il potere della finanza e dell'economia. Queste non sono parole mie, ma è un estratto del ricorso che è stato presentato alla Corte di Karlsruhe dopo l'approvazione al Parlamento tedesco, quindi è alla base delle motivazioni che hanno indotto i ricorrenti ad adire la Corte di giustizia". Il Sen. Bricolo, anch'egli della Lega Nord, ha presentato un ordine del giorno, respinto, chiedendo un referendum nazionale sull'ESM. I senatori Pardi, Lannutti e Rizzi hanno presentato un lungo ordine del giorno basato sul testo stilato da Lidia Undiemi, anch'esso respinto, che denuncia l'ESM come strumento di asservimento delle nazioni alla speculazione finanziaria.

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