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L'inchiesta su Libor/Euribor deve concentrarsi sull'illegalità del sistema in quanto tale

26 luglio 2012 (MoviSol) - Mentre una decina di enti regolatori stanno scrutinando le banche alla ricerca di complicità nella frode del tasso interbancario (Libor/Euribor), l'inchiesta condotta dalla US Commodities Futures Trading Commission (CFTC) e dalla Financial Services Authority britannica si è già allargata a quattro delle più grandi banche del mondo: Crédit Agricole, HSBC, Deutsche Bank e Société Générale.

La corrispondenza e-mail in mano ai regolatori USA e UK dimostra che i traders di quelle banche si accordavano con i colleghi della Barclays per truccare il tasso dei prestiti interbancari dell'Eurozona (Euribor) e trarne vantaggio nelle scommesse quotidiane sul mercato dei derivati. Questo mercato è la vera fonte di profitto del sistema bancario, in quanto una minima variazione del terzo decimale produce miliardi di perdite o profitti in un mercato stimato a 220 mila miliardi di euro.

Le vittime principali della frode dell'Euribor sono le amministrazioni pubbliche e le imprese industriali che negli scorsi anni hanno acquistato swaps sui tassi d'interesse, attirati dalla promessa di garantirsi dalle oscillazioni al rialzo. Quando le banche hanno truccato i tassi al ribasso, i clienti hanno cominciato a perdere milioni.

In Italia sono oltre 400 le amministrazioni locali che hanno acquistato tali contratti, ufficialmente per 33 miliardi di euro (ma le associazioni dei consumatori stimano la vera cifra al doppio)- Ora si è mossa la procura di Trani, la stessa che sta indagando sulle agenzie di rating e ha già incriminato Standard&Poors.

Benché le inchieste degli enti di vigilanza e delle procure siano necessarie e benvenute, per una vera svolta e una riforma del sistema occorre una commissione d'inchiesta sul modello della famosa Commissione Pecora del 1933, che svolse un ruolo cruciale nel creare il consenso di opinione pubblica alle riforme di Roosevelt, come la SEC e la legge Glass-Steagall. Una Commissione parlamentare d'inchiesta come quella condotta dall'ex procuratore di New York Ferdinand Pecora dovrebbe sottoporre a scrutinio la genesi del sistema del Libor/Euribor.

Il tasso interbancario Libor/Euribor è un elemento centrale del sistema monetario privato che la City di Londra ha costruito nei decenni per soppiantare il sistema di credito regolato costruito da Franklin D- Roosevelt dal 1933 al 1945. Mentre la fazione filo-britannica negli USA demoliva il sistema di Bretton Woods che aveva fornito all'economia USA e mondiale il flusso di credito produttivo per la ricostruzione postbellica, la City di Londra organizzava il mercato dell'eurodollaro come primo passo verso la privatizzazione del denaro.

Con lo shock petrolifero del 1973, questo mercato controllato da Londra riceveva giganteschi flussi di capitale che gli permisero di operare parallelamente ai sistemi di credito nazionale, e con il "Big Bang" finanziario del 1986 fu stabilito il Libor (London Inter Bank Offered Rate) come sistema dominante di credito interbancario. Man mano che il sistema di separazione bancaria veniva smantellato in tutto il mondo e veniva imposto il pareggio di bilancio pubblico, le banche commerciali venivano costrette a rivolgersi sempre più al mercato interbancario a breve termine come fonte di provvista primaria. Con l'introduzione dell'euro nel 1999, fu introdotto contestualmente l'Euribor, il tasso interbancario dell'Eurozona, che sostituì i sistemi interbancari nazionali.

Di fatto, il Libor e l'Euribor sono la stessa identica cosa. Il gruppo di 43 banche che determina quotidianamente il tasso interbancario Euribor ha associato anche grandi banche che non appartengono all'Eurozona ma che vi operano attivamente con le proprie filiali, come Barclays, HSBC o JP Morgan. Queste banche fissano sia il valore del denaro interbancario, sia il valore del debito sovrano. Basta uno sguardo ai "primary dealers" dei titoli pubblici dell'Eurozona per capire che si tratta dei soliti noti.

Con la nascita del fondo "salvastati" EFSF, il cartello dell'Euribor ha rafforzato il suo potere. Del Market Group dell'EFSF, composto dalle 43 banche che partecipano alle aste e quindi determinano il valore dei bonds, fanno parte 27 istituti che sono anche nel Panel dell'Euribor. In ogni emissione dell'EFSF, una o due delle cinque grandi banche sotto inchiesta per la frode del Libor (Barclays, Deutsche Bank, Crédit Agricole, SocGen e HSBC) hanno funto da managers. Le cose peggioreranno con l'ESM, la cui opacità e l'immunità da ogni legge nazionale e internazionale offriranno uno schermo alle attività criminali.

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