Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

L'ABC della ripresa economica: separazione bancaria

4 settembre 2012 (MoviSol) - "Si sarebbe evitata la crisi finanziaria se le banche non avessero potuto investire in Borsa?" è il titolo interrogativo di un articolo dei giornalisti Pastrana e Picatoste per il giornale spagnolo ABC.

Per spiegare la sostanza della Legge Glass-Steagall, posta in vigore da un presidente Roosevelt più attento a "chi produce cibo che a chi produce miseria", i due giornalisti molto correttamente situano la questione della separazione bancaria in uno scontro storico tra ambienti contrapposti.

Essi ricordano infatti che la crisi del 1929 "fu originata come l'attuale: dagli eccessi del sistema bancario" e come, negli anni Sessanta, le banche gestite dai nemici ideologici di Roosevelt "cominciarono a esercitare pressioni sul Congresso perché allentasse i rigori della legge", "Alan Greenspan, che prima di accettare questo incarico [della presidenza della Riserva Federale] aveva diretto JP Morgan, lavorò a favore delle deregolamentazione bancaria" e Bill Clinton nel 1998 fu indotto da Travelers e Citibank ad "approvare la Legge di Modernizzazione dei Servizi Finanziari, una norma che ghigliottinò la Glass-Steagall".

Nel paragrafo sul "ritorno del fantasma della Glass-Steagall" gli autori rilanciano i riferimenti noti ai nostri lettori: il disegno di legge della congressista Marcy Kaptur, il pentimento di Sandy Weill e le debolezze della "regola Vocker" e della demagogica legge Dodd-Frank, quest'ultima adottata dal Presidente Obama.

In chiusura, i giornalisti si occupano degli sviluppi in Spagna della battaglia per la separazione bancaria. Ed è così che, per il tramite di Javier Otazu, professore di economia presso l'Università di Navarra, si scopre che "una delle leggi più importanti della storia degli Stati Uniti" è ora proposta a livello globale dall'"economista e filosofo statunitense Lyndon LaRouche". "L'applicazione di questa legge", afferma Otazu, che è descritto come aderente al movimento internazionale di LaRouche, "ci costringerebbe a mantenere un tipo di banca ordinaria capace di raccogliere i depositi personali e i prestiti della banca centrale, per reinvestirli nella economia produttiva". D'altra parte, "la banca d'investimento [d'affari] si dedicherebbe a persone che devono investire i propri capitali nelle attività finanziarie più arrischiate al posto dell'economia produttiva".

L'articolo si conclude con una minuta scheda di riassunto dei "punti forti della Legge Glass-Steagall":

  1. Separazione totale tra banca di deposito e banca di investimento (mercati).
  2. Creazione di un sistema bancario costituito da banche nazionali, statali e locali. La legge anti-monopolio (Sherman Act) impedì la concorrenza sleale.
  3. Le banche subirono il veto di partecipare nei consigli di amministrazione delle imprese industriali, commerciali e di servizio.
Sostieni il Movimento di Lyndon LaRouche in Italia


[inizio pagina]