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di Liliana Gorini, Presidente di MoviSol

Programma per un miracolo economico nell'Europa Meridionale e il Mediterraneo

11 dicembre 2012 (MoviSol) - Ho il grande piacere di annunciare la pubblicazione, anche in lingua italiana, del Programma per un Miracolo Economico nell'Europa meridionale e nel Mediterraneo, Italia inclusa. La pubblicazione del programma di MoviSol per uscire dalla crisi giunge nel momento più opportuno: si prospetta l'ennesima campagna elettorale all'insegna dello squallore che ha caratterizzato la politica italiana negli ultimi anni, mentre le vere decisioni continueranno ad essere prese dalla Troika (BCE, UE e Fondo Monetario Internazionale) sopra le teste dei cittadini, e ignorando bellamente il volere degli elettori, come è accaduto durante i 12 mesi del governo Monti. I partiti litigano sulla riforma elettorale e sulle tasse ma non affrontano il vero problema: come creare milioni di posti di lavoro produttivi per salvare l'economia e le famiglie. Solo rilanciando l'economia fisica si risanano i conti, ma a destra, a sinistra e al centro, sepolcri imbiancati e nuovi Masaniello ripetono tutti la stessa litania: sacrifici, sacrifici e sacrifici. Ci si divide solo su chi debba farli, ma alla fine il paese muore.

Solo noi diciamo che occorre uscire dalla gabbia dei flagellanti e seguire il percorso indicato dal grande presidente Franklin Roosevelt nel 1933 e replicato dopo la seconda guerra mondiale per ricostruire le nazioni europee: lanciare grandi progetti di sviluppo infrastrutturale che creino occupazione e rilancino l'economia. Niente decrescita, niente austerità, ma grandi investimenti ad alta intensità tecnologica per aumentare la produttività del sistema; posti di lavoro produttivi e ben pagati per rilanciare il potere d'acquisto delle famiglie; nuove e moderne infrastrutture laddove mancano (Mezzogiorno) e migliorarle laddove sono obsolete.

Questo programma non pretende di dire l'ultima parola sui progetti che servono per rilanciare l'economia italiana e dei paesi dell'Europa medirionale, ma mira a stimolare una discussione sul tipo di intervento da mettere in campo per uscire dalla morsa della crisi finanziaria e della medicina-killer che coloro che la crisi l'hanno creata stanno somministrando a questi paesi. Alla base di questo intervento c'è l'urgenza di ripristinare il credito pubblico. Per rifare il verso ai corifei dell'Euro, noi diciamo che "non c'è alternativa al credito pubblico". Esso è la linfa che alimenta tutto il resto, compreso il credito privato. Ci soccorre ancora l'esempio di Roosevelt per indicare nella separazione delle banche ordinarie dalle banche d'affari il primo passo per tornare ad una finanza sana legata all'economia produttiva.

Fino a quando non si discuterà di questa urgente riforma del sistema finanziario e creditizio, e dei grandi progetti che essa potrà finanziare, le decisioni in politica economica continueranno ad essere prese dalla Troika, e continueranno a salvare le banche d'affari coinvolte nella speculazione, invece dell'economia reale. Come sanno i nostri lettori, LaRouche negli Stati Uniti, Cheminade in Francia, Helga Zepp-LaRouche in Germania e MoviSol in Italia hanno già creato un dibattito sulla legge Glass-Steagall nei rispettivi paesi: negli Stati Uniti esistono due proposte di legge in questo senso, finora osteggiate da Obama: quella della congressista Marcy Kaptur (sostenuta da 85 congressisti sia democratici che repubblicani) e quella che presenterà in gennaio la Sen. Elizabeth Warren, che ha raccolto in pochissimi giorni il sostegno di centinaia di migliaia di cittadini americani furiosi per il sostegno dato dall'amministrazione Obama a Wall Street in questi 4 anni. In Francia la proposta di Cheminade per il ripristino della legge Glass-Steagall è stata al centro della discussione alle scorse elezioni presidenziali, in cui Cheminade era candidato, ed è stata ripresa in parte dal Presidente Hollande, che ha incontrato Cheminade l'8 dicembre anche su questo tema. In Germania la proposta di Helga Zepp-LaRouche è stata ripresa da numerosi politici, tra cui il presidente dell'SPD Gabriel. In Italia, grazie a MoviSol, sono stati presentati ben tre disegni di legge per la separazione bancaria e il credito produttivo, due alla Camera ed uno al Senato. Ma i nostri politici sono stati finora troppo occupati dalle beghe elettorali per discuterli in Aula.

Il programma di MoviSol per un miracolo economico nel Sud Europa contiene tutti i grandi progetti infrastrutturali che potranno rilanciare l'economia fisica in Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Medio Oriente ed Africa, creando milioni di posti di lavoro produttivi e gettando al contempo le basi per una pace duratura in Medio Oriente. I grandi progetti esistono, come risulta chiaramente dal programma di cui pubblichiamo su MoviSol alcuni estratti. Manca la volontà politica di attuarli, destinando il credito a questi progetti, ed alle imprese che li realizzeranno, invece che al salvataggio di banche speculative che non dovrebbero essere salvate coi soldi dei contribuenti, ma separate da quelle commerciali. Ecco perché è così importante la presenza di MoviSol in Italia, ed a questa campagna elettorale (nelle forme e nelle modalità che stiamo valutando). Ed è per questo che chiedo il vostro contributo a MoviSol, intanto ordinando la versione integrale del nostro programma, ma anche con l'adesione a MoviSol, e l'iscrizione alla nostra newsletter.

Siamo gli unici ad avere un programma di rilancio dell'economia fisica. Ma senza il vostro sostegno, la nostra voce non potrà essere sentita. Sostienici! Ordina e diffondi il programma di MoviSol! Fai conoscere le nostre idee ed i nostri programmi! Aiutaci a riconquistare la sovranità nazionale che ci è stata tolta!

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