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Secondo la dottrina Geithner, le banche sono "troppo grandi per andare in galera"?

14 febbraio 2013 (MoviSol) - Negli ultimi mesi, su ambo le sponde dell'Atlantico, numerose banche cosiddette "Too Big to Fail" (troppo grandi per fallire, TBTF) sono state costrette ad ammettere il loro coinvolgimento nel riciclaggio di soldi sporchi della droga, di fondi ai terroristi, nella manipolazione illegale sistemica dei tassi di interesse (il cosiddetto scandalo "Libor/Euribor"), di frode nelle transazioni in derivati, evasione fiscale ed altre frodi sui Certificati CO2.

Tuttavia, ad ogni "ammissione" da parte di una banca, viene imposta una multa e i funzionari esprimono rimorso, sostenendo che cambieranno il loro comportamento, in cambio dell'annuncio di un "accordo di sospensione in via cautelare" ovvero nessuna incriminazione. E finisce lì.

Negli Stati Uniti, questo è uno dei motivi per cui è sempre più popolare il disegno di legge presentato al Congresso da Marcy Kaptur per ripristinare la legge Glass-Steagall (HR 129), che impedirebbe queste frodi. Attualmente ha dodici co-firmatari.

L'ultimo esempio di questo tipo di "giustizia" molto particolare è stato in febbraio, quando la RBS (Royal Bank of Scotland) negli Stati Uniti se l'è cavata con una multa di soli 612 milioni di dollari per il suo ruolo nella manipolazione del tasso Libor, grazie all'ennesimo "accordo di sospensione in via cautelare".

Lo scorso dicembre, la HSBC, in cambio della sospensione del procedimento penale, ha accettato di pagare una multa di 1,92 miliardi di dollari per il reato di riciclaggio di soldi sporchi della droga e del terrorismo, che secondo un'inchiesta del Senato ammonterebbero a 10 miliardi di dollari all'anno.

Questo modo di fare non funzionerebbe se non godesse di "protezioni ad alto livello". Sono emerse prove del fatto che tale protezione è la politica ufficiale dell'amministrazione Obama, in particolare del ministro della Giustizia Eric Holder e del ministro del Tesoro uscente Tim Geithner (non ci si attende nessun cambiamento di politica da parte del sostituto di Geithner, Jack Lew.) Sia Obama che Geithner si sono opposti fermamente alla legge Glass-Steagall e hanno ricattato i membri del Congresso per impedirne l'approvazione.

I due funzionari alla guida del ministero della Giustizia, il ministro Eric Holder ed il Capo della Sezione Penale Lanny Breuer, hanno ammesso che questi accordi vengono presi per proteggere le banche TBTF. Holder ha addirittura ammesso l'esistenza di un "Memorandum Holder" stilato quando era viceministro, durante un processo precedente contro l'UBS. Nel memorandum sosteneva che nel preparare il processo occorre prendere in considerazione l'impatto di tali azioni legali sul sistema finanziario più in generale.

Il suo vice Lanny Breuer, ha spiegato ulteriormente dicendo che, prima di intraprendere un'azione penale, "si deve prendere in considerazione l'effetto di un'incriminazione su impiegati e azionisti innocenti". Breuer ha aggiunto che gli inquirenti non possono prendere alla leggera decisioni che possono portare "al fallimento di un'impresa o una banca come conseguenza di un'incriminazione... e persino avere effetti sui mercati globali".

Che dire allora di tutte quelle vite distrutte dalle disastrose conseguenze economiche delle attività fraudolente delle banche? Su questo sia Holder che Breuer tacciono.

Questa pratica ha avuto ripercussioni negative al Senato. Il democratico Sherrod Brown ed il repubblicano Chuck Grassley hanno trasmesso una lettera ad Holder, chiedendo spiegazioni dettagliate su come il ministero della Giustizia abbia affrontato i reati delle megabanche durante e dopo il crac finanziario del 2007-2008, e come mai non siano state intraprese azioni penali.

Il comportamento degli enti di vigilanza e delle procure è stato denunciato fortemente dall'ex Ispettore Generale del TARP, Neil Barofsky, che il 7 febbraio ha scritto sul Financial Times che la cosiddetta "dottrina Geithner " è "tuttora in vigore", il che significa che alcune banche sono "too big to jail", ovvero troppo grandi per andare in galera. Quanto alle multe inflitte alla Barclays ed alla RBS per la manipolazione del tasso Libor, Barofsky sostiene che il totale è piccolo paragonato ai profitti fatti da queste banche con la loro attività illegale. Se l'azione giudiziaria si limita ad una multa, il messaggio che ricevono i banchieri corrotti è "il crimine paga".

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