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I prestiti tossici agli enti locali: il Tribunale intima alla Dexia di abbassare i tassi di interesse

22 febbraio 2013 (MoviSol) - Per le migliaia di enti locali in Europa convinti a contrarre prestiti bancari "esotici", il verdetto di un tribunale francese contro la banca Dexia, l’8 febbraio scorso, fornisce munizioni utili. A citare la banca franco-belga in giudizio al Tribunale di Nanterre era stato il Department di Seine Saint Denis, uno dei 101 departments francesi e tra i più poveri, che aveva accusato la banca di averle venduto titoli tossici. Denunce simili sono piovute da oltre 66 amministrazioni municipali in Francia, e molte hanno sospeso il pagamento degli interessi in attesa del verdetto del tribunale.

In questi casi, i tassi di interesse sui prestiti concessi dalla Dexia erano inizialmente al di sotto della media e dunque sembravano attraenti, ma dopo pochi anni sono stati agganciati automaticamente al tasso di cambio tra due valute. Il risultato è stato che i tassi di interesse sui prestiti contratti da Seine Saint Denis -- e da migliaia di piccoli comuni, departments, regioni, ospedali, vigili del fuoco e via dicendo, sono aumentati rapidamente dal 3.5% al 9%, in alcuni casi perfino al 14% e al 24%!

Come è avvenuto in Italia nel caso di migliaia di enti locali e imprese, le banche, incluse la Dexia, hanno ingannato chiaramente degli amministratori ingenui. Disgraziatamente, il tribunale di Nanterre ha deliberato a favore della banca nel merito della causa, ritenendo che tali contratti non fossero speculativi o illegali, che gli amministratori locali fossero "competenti" nel sottoscrivere tali sofisticati contratti "strutturati" di debito (anche se molti sostengono che questo tipo di prestiti agli enti locali dovrebbero essere vietati) e che la Dexia dovrebbe informare i propri clienti sulle condizioni dei prestiti.

Tuttavia, ha anche stabilito un precedente legale, annullando i tassi di interesse da usura su tre prestiti (per un totale di 200 milioni di Euro) in base ad un dettaglio tecnico. In numerose proposte di prestito trasmesse via fax, la Dexia "aveva dimenticato" di indicare il tasso annuo effettivo globale (TAEG), che indica il vero costo del prestito. La sentenza intima quindi alla Dexia di sostituirlo immediatamente col "tasso di interesse legale" per tutta la durata del contratto. Questo riduce il tasso di questi tre prestiti allo 0,71%!

La Dexia intende ricorrere in appello per via dell’effetto valanga che avrebbe la sentenza, aprendo la strada a migliaia di ricorsi di enti locali.

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