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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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L'indignazione per lo stato di polizia di Obama è bipartisan

14 giugno 2013 (MoviSol) - Mentre ogni giorno sembra emergere un nuovo scandalo su Obama, tra i democratici cresce la sensazione che il Presidente abbia scavalcato perfino il suo predecessore, George W. Bush, nell'eliminare le tutele costituzionali dei cittadini americani, nel nome della "guerra al terrorismo". Quando il ministro della Giustizia Eric Holder ha sostenuto che il Congresso fosse stato "debitamente informato" delle intercettazioni telefoniche ad ampio raggio dell'amministrazione, la senatrice Barbara Mikulski, democratica del Maryland e considerata sostenitrice di Obama, è andata su tutte le furie.

L'opinione pubblica americana è venuta a conoscenza degli "scandali" grazie agli articoli del Guardian sul fatto che la National Security Agency raccoglie intercettazioni telefoniche di milioni di utenti di Verizon e del Washington Post su un programma governativo che consente un ampio spettro di raccolta dati sugli utenti di internet.

L'inchiesta su questo evidente abuso di potere da parte dell'amministrazione continuerà, unitamente agli sforzi del Congresso di indagare sul fiasco dell'11 settembre 2012 a Bengasi, dove l'ambasciatore americano e tre funzionari dell'ambasciata furono uccisi da milizie collegate ad Al-Qaeda.

Ciò che collega tutti questi "scandali" è che essi riguardano atti dell'amministrazione dettati da forze oligarchiche che concepiscono la guerra e l''austerità come mezzi per ridurre la popolazione mondiale, come hanno ammesso apertamente la regina d'Inghilterra e il suo consorte, il principe Filippo. Meno noto alla maggioranza degli americani, inclusi molti membri del Congresso, è il fatto che questi ambienti, tramite agenti quali Tony Blair, dettano la politica dell'amministrazione Obama.

Ad esempio la strage di Bengasi non fu dovuta soltanto al fallimento delle misure di sicurezza al consolato, che aveva chiesto rinforzi, ma all'alleanza di fatto tra l'amministrazione Obama ed gli jihadisti diretti dagli anglo-sauditi che hanno rovesciato Gheddafi e ora stanno distruggendo la Siria, e che sono responsabili della morte dell'ambasciatore. Le misure da stato di polizia sono destinate a intimidire coloro che vorrebbero liberare il paese dalla presa di queste reti finanziarie imperiali globaliste.

Durante la webcast del 7 giugno Lyndon LaRouche ha avvertito che se Obama non verrà destituito potrebbe riuscire ad instaurare "una dittatura assoluta negli Stati Uniti che potrebbe condurre ad una rivolta, il che significa allo spargimento di sangue".

Il malcontento crescente in entrambi i partiti verso questa forma di dittatura potrebbe essere l'ultima speranza per gli Stati Uniti, se condurrà alla destituzione di Obama.




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