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L'UNIONE EUROPEA COME L'IMPERO PERSIANO

Intervista: Il prelievo forzoso esteso da Cipro a tutta l'Europa?

26 ottobre 2013 (MoviSol) - Pubblichiamo stralci di una lunga intervista dell'8 ottobre concessa ad Helga Zepp-LaRouche dall’Avv. Katherine Alexader-Theodotou, che presenterà per conto di Cipro un ricorso contro la Troika presso la Corte di Giustizia Europea.

HELGA ZEPP-LAROUCHE: Con lo shutdown del governo USA la situazione ha assunto toni drammatici e c’è il potenziale di un meltdown del sistema finanziario. C’è il rischio che quello che è successo a Cipro molti mesi fa, col prelievo forzoso, si ripeta in tutto il mondo. Direttive per il bail-in esistono sia negli Stati Uniti che in Europa. Come commenta questa preoccupante situazione ?
KATHERINE ALEXANDER-THEODOTOU: Sì, siamo d’accordo con quello che lei dice, che quello che accade negli Stati Uniti potrebbe avere conseguenze catastrofiche, a meno che non venga risolto. Sarebbe una situazione anche peggiore di quella che si è verificata a Cipro.

ZEPP-LAROUCHE: Qual è la situazione attuale a Cipro? Quando ci fu la crisi in marzo, ne parlarono tutti i media, ma sei mesi dopo non se ne parla più. Quali sono stati gli effetti delle misure imposte?
ALEXANDER-THEODOTOU: Prima di tutto devo dire che tutta questa carenza di informazione è il risultato della determinazione da parte del governo di informare l'opinione pubblica, ed è parte della sua politica di tenere sotto controllo la popolazione, impedire le proteste e fare tutto quello che dice la Troika. All’inizio si era parlato di un prelievo forzoso del 60%, poi del 37,5%, e di fatto è stato del 47,5%. A quanto mi dicono i miei clienti a Cipro, il prelievo è già stato applicato e molte persone hanno perso i loro risparmi. Ciò suscita grande clamore. E’ stato fatto senza neanche informare i correntisti di quanto avrebbero perso.
Vi abbiamo mandato il resoconto di un nostro cliente che dimostra come gli abbiano portato via tutti i risparmi, lasciandolo senza soldi, senza informarlo e senza alcun rispetto per il fatto che è un pensionato. Aveva ricevuto una liquidazione di 270 mila sterline e glie l'hanno tolta.- Era un ex impiegato di banca.
La tragedia continua perché le persone che hanno meno di 100 mila Euro sul conto ne soffrono ugualmente, in quanto coloro che hanno subito un prelievo forzoso di oltre 200 mila Euro erano magari i loro datori di lavoro, e dunque si è fermata l’economia a Cipro, soprattutto nel settore edile. Dal 1996 al 2007 il settore edile è stato uno dei più importanti sull’isola.
C’è molto abbattimento, molta depressione tra i cittadini. E’ una vergogna, e quest'anno la Festa dell’Indipendenza a Cipro è stata celebrata dalla gente con grande tristezza. Il 1 ottobre 1959 ci liberammo dal dominio coloniale, anche se restammo sotto il controllo della NATO e delle altre potenze coloniali. Ma riuscimmo a dar vita ad un’economia fiorente, nonostante i problemi politici. Avevamo una sterlina forte, più forte di quella britannica. Poi siamo entrati nell’Euro e abbiamo fatto questa brutta fine.
Ho citato poco fa il settore edile. Le banche concedevano prestiti ad acquirenti esteri per acquistare case di vacanza o appartamenti da utilizzare come investimento. Oltre 50.000 stranieri, soprattutto dall’Inghilterra, hanno acquistato proprietà sull’isola, senza che nessuno chiedesse loro se fossero in grado di ripagare il prestito. Le banche hanno aperto le casse, i soldi dei contribuenti, concedendo questi prestiti a investitori stranieri, e il risultato è che ci sono 50.000 persone che devono in media 150.000 Euro ciascuna, e questo già porta ad un totale superiore al prestito concesso dalla Troika a Cipro.
Dunque il problema sta nelle banche, a partire dalla Banca Centrale, che continuano a regalare i soldi dei contribuenti, non separando il settore commerciale e dei depositi da quello speculativo, e questo porta alla bancarotta. La Banca Centrale Europea ne è al corrente.

Poi, fino al 2011 la Laiki Bank, che ora dovrebbe essere in via di liquidazione, fu incoraggiata dalla Commissione a comprare i titoli del debito greco, che si sapeva non valessero niente, andando incontro al proprio fallimento.
La situazione attuale è stata creata dalle banche, con l’incoraggiamento ricevuto dalla Commissione Europea e dalla Banca Centrale Europea.

(…)

Cipro è stata ridotta ad una nazione schiava. E me ne vergogno perché sono nata a Cipro, e non voglio vedere i miei concittadini diventare schiavi degli oligarchi europei. Ecco perché ho dato vita ad un comitato a Londra per unire il popolo cipriota contro la Troika e cambiare il sistema bancario nei paesi europei. Vogliamo poter decidere del nostro destino e della nostra economia, buttare fuori l’Euro dall’isola, liberarci del sistema della Troika, che è composta dall’UE, dalla BCE e dal Fondo Monetario Internazionale, e sopravvivere come siamo sopravvissuti per migliaia di anni.

ZEPP-LAROUCHE: Ci hanno detto che il prelievo forzoso a Cipro è stato "equo" perché avrebbe colpito solo i conti superiori a 100 mila euro. E' stato veramente così?
ALEXANDER-THEODOTOU: I conti al di sotto dei centomila euro appartengono a – non voglio usare la parola classe – gli strati medio-bassi. Si tratta di gente che dipende, per lavorare, da chi ha depositi superiori ai centomila. Quest'ultime, le piccole e medie imprese, hanno chiuso. Inoltre, sono stati spazzati via i depositi dei fondi pensione e questo ha fatto il vuoto nel futuro di chi, con meno di centomila euro, un giorno avrebbe dovuto ricevere la pensione.
Con l'attuale paralisi del commercio e dell'attività economica a Cipro, quelli con meno di centomila sono più vittimizzati di coloro, devo dire, che hanno più di centomila. Lo vedo ogni giorno, perché essendo spesso a Cipro, mi vengono a riferire delle attività che cessano. Ieri parlavo con un commerciante del ramo edile, il quale mi ha detto che ha circa 92 mila euro sul conto, ma non ci può fare niente perché le imprese grandi che fanno il mercato non lavorano più. Le imprese fornitrici di materiali da costruzione chiudono. Non c'è appetito per il lavoro.
Dunque, quello che dice di voler fare la Troika, e cioè stimolare la produzione, per risolvere i problemi finanziari dell'isola, sono chiacchiere. Abbiamo visto applicare misure che hanno portato alla distruzione completa dell'attività lavorativa. Ogni struttura per lo sviluppo a lungo termine dell'economia viene distrutta gradualmente. E temo che gli investimenti esteri non si faranno più vedere.

Quanto sopravviverà l’isola con queste misure della Troika? Per quanto mi riguarda, il governo avrebbe dovuto indire un referendum! Chiedere al popolo di votare. Ma la Troika ha vietato il referendum, così come in Grecia, vogliono votare e la Commissione Europea dice loro che non vuole le elezioni.
Dunque l’Europa della bellezza e dei buoni rapporti tra i popoli non esiste più! Non è questa l’Europa che stanno promuovendo, è un’altra Europa, più vicina agli ultimi giorni dell’impero romano o delle satrapie persiane.
Prima di laurearmi in giurisprudenza, ho fatto studi classici, e quindi posso descrivere quello che il sistema costruito oggi in Europa centrale ed in Germania, è una gerarchia, un sistema simile a quello dell’antica Persia, dove c’era il Re dei Re che nominava satrapi nel resto del mondo per dominarlo finanziariamente e da tutti i punti di vista. Quella che abbiamo a Cipro è una satrapia della Troika, che non consente alla popolazione di vivere la propria vita. Abbiamo il Re dei Re in Germania, che regola il resto delle economie europee privando i popoli della loro indipendenza. Il paragone secondo me calza.

(…)

Ritengo che a Cipro, così come nel resto dell’Europa, la popolazione debba prendere in mano il proprio destino, unirsi e dire "ora basta!" Dovremmo riprendere in mano il destino dei nostri paesi.

ZEPP-LAROUCHE: A questo proposito, le vorrei chiedere di commentare sulla battaglia per la separazione bancaria e la legge Glass-Steagall. Come sa, negli Stati Uniti c’è un movimento di 75 congressisti, 10 senatori e 25 stati su 50 che hanno chiesto il ripristino della legge Glass-Steagall.
Se vuole può rivolgersi anche lei ai congressisti americani, e chiedere loro di assumere la responsabilità storica di adottare questa legge prima che ci sia il prossimo crac bancario in tutta la regione transatlantica.
ALEXANDER-THEODOTOU: Bé, credo nella legge Glass-Steagall, non so come la pensi il governo di Cipro, ma io e molti miei colleghi siamo convinti che sarebbe la giusta soluzione per quello che sta accadendo a Cipro. Dobbiamo educare la gente su questo: ovviamente, gli esempi del comportamento delle banche a cui assistiamo oggi giustificano ancor di più il ripristino della legge Glass-Steagall, per tutelare le attività ordinarie e commerciali delle banche ed i depositi dei cittadini. Sono una grande sostenitrice della legge Glass-Steagall. Ho letto molto a proposito, e so che anche molti politici inglesi sono a favore, ad esempio Vincent Cable, il ministro del Commercio. E il sostegno cresce. A Cipro, la legge Glass-Steagall è nota tra alcuni economisti, ma il cittadino medio non ne sa molto, e dunque noi, tramite la Anglo-Hellenic and Cypriot Law Association, stiamo cercando di informare le persone su questo, e proporre che venga adottata dalle banche. Abbiamo oltre 1.000 clienti che sono vittime delle banche, e questo è un grave problema. Dunque, sulla base delle prove che abbiamo raccolto, e che porteremo in tribunale, possiamo dimostrare che sono in questa posizione difficile a causa dell’attuale sistema bancario, che le banche sono la causa del loro impoverimento e della bancarotta. E che quindi dobbiamo invocare una riforma del sistema bancario con la separazione bancaria. Perché è ora che la piccola isola di Cipro abbia un sistema bancario sano che assista i correntisti invece di distruggerli, ed insieme a loro anche tutto il resto.

(…)

Abbiamo confrontato la Commissione Europea, che abbiamo visitato due volte, e la segreteria legale ha risposto, due volte: Ci dispiace ma non abbiamo alcun sistema ben definito relativo alle banche". E lo stesso vale per la proprietà, non ci sono disposizioni precise.

ZEPP-LAROUCHE: E’ il carattere criminale di questo sistema bancario; se si pensa al riciclaggio del denaro sporco della droga, su cui le banche si limitano a pagare una piccolo penale che rientra nelle spese di esercizio, la manipolazione del Libor, che truffa le persone da venti anni per cifre che superano i 100 miliardi, la vendita illecita di derivati e di titoli tossici, come è accaduto per Goldman Sachs e Deutsche Bank, questo sistema bancario è un vero mostro!
ALEXANDER-THEODOTOU: Sì, è vero.

(…)

ZEPP-LAROUCHE: Un'osservazione conclusiva. La Troika schiaccia i popoli dell'Europa meridionale, ma danneggia anche la Germania, naturalmente dall'esterno non si vede questo, ma da tedesca, io vedo quello che sta facendo al mio paese. Io posso affermare che questa Commissione Europea e questa UE non rappresentano l'anima dell'Europa.
ALEXANDER-THEODOTOU: Concordo.

ZEPP-LAROUCHE: Sono oligarchi che perseguono i propri interessi personali. Dov'è l'anima della Grecia, di Cipro, della Germania, della Francia? Dove sono rappresentate le grandi tradizioni classiche dell'Europa? Dal mio punto di vista, questa UE è diventata una dittatura soffocante, che gestisce le fortune e la felicità delle persone, e dovremmo scrollarcela di dosso come se fosse un giogo, perché non rappresenta più l'Europa. Dobbiamo tornare alle tradizioni classiche, di quando i nostri popoli contribuivano alla storia universale. Questo dev'essere il futuro dell'Europa.
ALEXANDER-THEODOTOU: Si, ciò che dice è vero. Noi vediamo che la grande tradizione classica e la civiltà europea sono state completamente soppresse. Non se ne discute. Oggi in Europa c'è uno stato artificiale, senz'anima, solo con una burocrazia a Bruxelles. Il resto dei popoli europei sono diventati degli automi contro questa enorme burocrazia. Io mi reco spesso a Bruxelles per le mie campagne: quella sulle banche, ma anche quella per i diritti dei cittadini e per il Medio Oriente. Ci sono un sacco di prodotti in Europa che vengono buttati a mare per mantenere i prezzi competitivi. L'Europa che sognavo, unita e lo splendore della civiltà e della cultura, non c'è più. E' un'Europa artificiale, tecnica, che arricchisce una minoranza.

(…)

ZEPP-LAROUCHE: Grazie mille dell’intervista. Faremo in modo che circoli il più possibile, perché abbiamo bisogno di una concezione di Europa completamente diversa. Grazie ancora.
ALEXANDER-THEODOTOU: Grazie a voi.




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