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Nuovo sito su Piero Cappuccilli

 

13 novembre 2013 (MoviSol) - È in rete da oggi un nuovo sito sul famoso baritono verdiano Piero Cappuccilli, che include un contributo di Liliana Gorini, membro dello Schiller Institute e presidente di MoviSol, sulla sua battaglia per il La verdiano.

Lo pubblichiamo di seguito:

Piero Cappuccilli e il La verdiano (La=432 Hz)

di Liliana Gorini

Il nome di Piero Cappuccilli resterà sempre indissolubilmente legato a quello di Giuseppe Verdi. Non sorprende dunque che nel 1988 Cappuccilli sia stato il primo, insieme a Renata Tebaldi, a sostenere la campagna dello Schiller Institute per il ritorno al La verdiano (La=432 Hz) che lo ha visto protagonista in numerose conferenze internazionali, a partire da quella che si tenne il 9 aprile 1988 alla Casa Verdi, in cui ebbi il piacere di presentare per la prima volta la lettera di Giuseppe Verdi, del 1884, con cui chiedeva il ritorno al "diapason scientifico" (La=432 Hz). Anche allora, come oggi, molti teatri lirici avevano adottato un'accordatura altissima, fino al La=450 Hz, che distruggeva non solo le voci dei cantanti, ma anche il colore delle opere originali.

Come dimostra il video di quella conferenza (vedi qui) Cappuccilli non si limitò a sostenere l'iniziativa per il ritorno al La verdiano, ma diede anche il primo esempio nelle due accordature, quella verdiana e quella alta odierna, per far capire come spostando di mezzo tono l'accordatura cambi "il colore" voluto da Verdi. Al minuto 5.55 del video spiega il suo pensiero, per poi dare due esempi dall'Ernani e dal Trovatore. "Devo dire che se all'inizio, all'epoca di Verdi, il diapason era 432 e lui ha scritto le sue opere su quel diapason, logicamente Verdi, che era una persona molto intelligente e conosceva le voci, aveva scritto per le voci. Vogliamo fare un esempio?".

La petizione dello Schiller Institute per il ritorno al La verdiano fu sottoscritta da quasi duemila cantanti lirici famosi, direttori d'orchestra e strumentisti in tutto il mondo, tra cui Monserrat Caballé, Placido Domingo, Mirella Freni, Joan Sutherland, Carlo Maria Giulini e dal primo violino del Quartetto Amadeus, Norbert Brainin, che dopo la conferenza alla Casa Verdi ripeté nella Scuola di Liuteria di Cremona il famoso esperimento scientifico citato nella lettera di Verdi, che dimostra come non solo le voci, ma anche i violini Stradivari, Amati e Guarneri siano stati costruiti per il La verdiano, e vengano gravemente danneggiati dall'accordatura alta odierna (esperimento inizialmente eseguito dal fisico Felix Savart in Francia nell'Ottocento).

Ebbi il piacere di avere Piero Cappuccilli e sua figlia Patrizia nuovamente ospiti di un'altra conferenza sul La verdiano, questa volta organizzata a Busseto, città natale di Verdi, su iniziativa di Carlo Bergonzi nel 1997, nel Salone Barezzi.

Tutta la stampa del mondo parlò di questa iniziativa, e ancor oggi l'esempio dato da Piero Cappuccilli alla Casa Verdi viene citato in numerosi articoli e libri sull'argomento. Noi dello Schiller Institute gliene saremo sempre eternamente grati.

 


Vedi anche:

In memoria di Piero Cappuccilli

 




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