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Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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Peggio di "Weimar"!

di Lyndon H. LaRouche, Jr.
12 novembre 2013

17 novembre 2013 (MoviSol) - Nacqui il giorno 8 settembre 1922, alla vigilia del collasso economico della Repubblica di Weimar, dovuto all'infame processo di iperinflazione del 1923. Di gran lunga più grave è l'odierna minaccia all'integrità dell'economia della regione transatlantica; essa ha il carattere di una minaccia immediata, finché Barack Obama rimane in carica come Presidente degli Stati Uniti d'America. Non sto tirando a indovinare, è una previsione certa per le economie nazionali della regione transatlantica se non verranno prese le misure correttive qui proposte, e molto presto.

Finché resterà al potere l'attuale Presidente americano, Barack Obama, questa calamità già in maturazione sarà quasi ineluttabile. In parole povere, se Obama e Wall Street non verranno sottoposti ad una urgente riforma morale e finanziaria, è certa la catastrofe letale per quasi tutta la regione transatlantica, a breve. Al momento, sia il Presidente sia gran parte del Congresso hanno manifestato un'impotenza isterica crescente, con la propria codardia nel rifiutarsi di affrontare un futuro per cui esistono dei rimedi, piuttosto che affrontare i propri errori sistematici.

Essenzialmente, la dissennatezza sta nel credere che sia "tutta una questione di soldi". Bisogna chiudere Wall Street e smascherare le sue folli truffe, ricorrendo alle soluzioni che sono a portata di mano, come lo sarebbero state al tempo della crisi orchestrata con le imposizioni post-belliche di Versailles, la crisi che portò la Germania sotto al regime nazista di Adolf Hitler. Chi, infatti, portò al potere Adolf Hitler? Chi fu responsabile della crisi di Wall Street e Londra del 1919? In entrambi i casi, furono i centri finanziari di Londra e di Wall Street, allora come oggi.

I raggirati cittadini sono stati indotti a perdersi nel gioco d'azzardo, nella speranza malriposta di accumulare ricchezze mediante la speculazione finanziaria, incuranti del bene comune, specialmente da quando John F. Kennedy e suo fratello furono assassinati proprio per la loro enfasi sul progresso tecnologico assicurato dalla guida pioneristica della scienza. Ecco perché i truffatori di Londra e Wall Street vollero l'eliminazione dei fratelli Kennedy. Non è che li odiassero; alcuni furono mossi dal terrore del fantasma di un possibile nuovo Presidente Franklin Roosevelt, altri dalla paura di un nuovo Benjamin Franklin, di un geniale Alexander Hamilton, o di un James Monroe, o di un John Quincy Adams, o di un Abramo Lincoln, o, in alternativa, che non si potesse far ricorso alle ostriche andate a male del Presidente Warren G. Harding.

Nonostante le contorsioni e le proteste di Wall Street e Londra, questi sono i fatti che dobbiamo affrontare, se ciascuno di voi desidera godere di una lunga esistenza, produttiva e dignitosa.

Il centro della crisi attuale non risiede, in verità, nella crisi che gli Stati Uniti stanno vivendo in quanto tale. La tendenza che li ha portati, assieme all'Europa, sulla soglia del collasso è di pertinenza esclusiva di Wall Street e della City di Londra, allora come oggi. Qual è la causa? La causa immediata è nel margine di elettori sufficientemente folli da eleggere i presidenti G. W. Bush Jr. e Obama, regalandoci quattordici anni orribili.

Nelle ultime settimane il sistema transatlantico ha continuato a sprofondare nella crisi. Ciò che stiamo vivendo, su entrambe le sponde dell'Atlantico, è il processo di iperinflazione; finché Obama rimarrà Presidente, non soltanto gli USA, ma l'intera regione transatlantica, quella che comprende l'Europa occidentale e centrale, continueranno a sprofondare nel collasso economico più grave dal crollo del Trecento.

L'alternativa esiste:

Se c'è ancora la volontà di intraprendere le dovute azioni, c'è un'opzione prevista dalla Costituzione americana, mediante la quale non soltanto gli Stati Uniti potranno dare il via ad una genuina ripresa economica, ma potranno essere salvati dalle tenebre che sono calate su di loro dal momento in cui fu respinto il mio disegno di legge di Protezione dei Proprietari di Case e delle Banche (HBPA) del 2007, pensato per l'immediata adozione negli stati della nostra Repubblica.

In quel momento e successivamente, invece, i membri del Congresso e della Presidenza Federale agirono in modo da trascinare la nostra repubblica in un processo di avvitamento nella recessione e nella crisi del sistema delle nazioni della regione transatlantica. E questa domenica, questo lunedì, l'economia ha ceduto ulteriormente, verso il basso.

Fortunatamente, la nostra repubblica potrebbe essere ancora soccorsa. Come molti sanno, negli ultimi decenni è cresciuta la mia reputazione come economista in grado di fare previsioni economiche, a partire da quella della depressione realizzatasi nel 1971 sotto Nixon, passando per quella della recessione del 1980, lanciata da George W. Bush, e terminando con l'orrore economico associato alla depressione obamiana. Le violazioni della Costituzione Federale americana commesse dall'amministrazione Obama si uniscono alle sue azioni per affondare gli Stati Uniti in una depressione dalla quale potrebbero non riprendersi più.

Le azioni urgenti da intraprendere in questo momento sono impedire che Barack Obama continui a governare con "sporchi trucchi" miranti ad impedire che il Congresso porti in aula ed approvi il tipo di soluzione indicata dall'esempio del Presidente Franklin D. Roosevelt.

Senza destituire Obama, la situazione della nostra repubblica raggiungerà il punto del totale smantellamento degli Stati Uniti, con la loro Costituzione Federale.

Fortunatamente, c'è un'alternativa, se la perseguiamo rapidamente in coerenza con le opzioni costituzionali. Il rimedio, pienamente costituzionale, è a portata di mano, ed è l'unico corso di azione che potrà salvare la nostra nazione dal suicidio economico, se non agiremo subito per salvarla. Io sono tra gli economisti ed altri in questa repubblica che sono disposti e qualificati a presentare tale opzione, qui ed ora.

Consideriamo le seguenti misure da prendere con urgenza.

Ci sono due misure da adottare ed attuare con urgenza, per salvare i nostri Stati Uniti da una crisi economica generale da collasso.

Primo, dobbiamo destituire immediatamente il Presidente Barack Obama. Ci sono due opzioni principali per farlo. La prima è l'impeachment del Presidente per le violazioni delle disposizioni previste in caso di guerra. La seconda, è la sua destituzione in base alle norme costituzionali previste dal XXV emendamento.

Solo sospendendo il mandato del Presidente gli Stati Uniti potranno essere salvati dalla corsa verso la morte economica. Il preoccupante stato mentale di questo Presidente, unito all'odio che egli ostenta verso il suo popolo, indica che egli può essere destituito sia con una procedura di impeachment per reati compiuti, sia per il suo stato mentale preoccupante, al fine di renderlo incapace di nuocere al bene comune della nostra repubblica.

Una volta prese in considerazione queste fonti di rimedio per la salvezza della nostra repubblica da quella che altrimenti sarebbe la morte politica per mano del Presidente Obama e dei suoi padroni imperiali britannici, avremo a portata di mano le misure necessaria per dar via ad un processo di ripresa economica generale della nostra repubblica.

Misure per la ripresa

  1. Porre fine al potere del Presidente Obama di sabotare le misure legittime destituendolo dal suo incarico di Presidente, incarico che potrebbe usare per impedire il ripristino della legge Glas-Steagall originale come quella attuata sotto la guida del Presidente Franklin D. Roosevelt
  2. Tale misura sarebbe sufficiente a rendere vani i tentativi di questo Presidente corrotto, privandolo dei poteri di cui dispone per bloccare illecitamente il necessario ripristino della legge Glass-Steagall originale.
  3. Tale azione legittima contro di lui separerà le voci legittime di indebitamento dalle forme di speculazione associate ad enti quali "Wall Street" ed i suoi simili all'estero.
  4. Occorre migliorare la legge americana per sostituire le nozioni di monetarismo dando vita invece ad un sistema di credito federale previsto dalla Costituzione americana.
  5. Dato che il residuo di credito monetario salvabile negli Stati Uniti, confinato a ciò che resta del credito monetario Americano, non sarà sufficiente a varare la ripresa, occorrerà ricorrere allo strumento del credito denominato in dollari per missioni quali:
    A. La ripresa delle funzioni essenziali degli stati federali,

    e,

    B. La capitalizzazione, in termini di sistema creditizio, di investimenti a medio e lungo termine in ordini superiori di densità pro capite del flusso energetico, con un'enfasi particolare nel porre fine alla soppressione della ricerca sulla fusione termonucleare, necessaria per una economia veramente moderna; un livello di intensità energetica degno dell'era spaziale.



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