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La Russia nel mirino del terrorismo anglo-saudita

8 gennaio 2014 (MoviSol) - Due kamikaze hanno compiuto stragi di civili il 29 e il 30 dicembre Volgograd, in Russia. Mentre i media occidentali si concentrano sul collegamento con i giochi olimpici di Soci in febbraio, la realtà, come ha evidenziato LaRouche, è che la Russia è stata fatta oggetto di una grave destabilizzazione e di provocazioni che potrebbero degenerare in una guerra termonucleare globale.

Dopo il secondo attentato, il Presidente Putin ha dato ordine alla Commissione Nazionale Anti-Terrorismo di intensificare le indagini e i rastrellamenti in tutto il paese.

Nel 2013 ci sono stati almeno 32 attentati terroristici gravi in Russia. L’intera regione del Caucuso è stata infiltrata da terroristi jihadisti finanziati dai sauditi sin dalla caduta dell’Unione Sovietica vent’anni fa. E ci sono anche notizie di religiosi wahabiti che reclutano cittadini russi alla causa fondamentalista saudita.

Mentre il ruolo saudita nella campagna di guerra asimmetrica contro la Russia è ben documentato, altrettanto visibile è la mano britannica. Da oltre un decennio, le moschee nel Regno Unito fungono da covi di reclutamento in Afghanistan e recentemente hanno facilitato il flusso di combattenti jihadisti ceceni in Siria, che a loro volta tornano nel Sud della Russia dopo aver combattuto contro il governo di Assad.

Nel 2000, il governo russo ha presentato una serie di proteste diplomatiche al governo britannico per il reclutamento di terroristi islamici compiuto apertamente nelle moschee del Regno Unito.

Il capo dell’intelligence saudita e sponsor dell’11 settembre, il principe Bandar bin Sultan, ha minacciato apertamente di scatenare il terrorismo wahabita contro la Russia ad un incontro a Mosca col Presidente Putin il 31 luglio scorso, a meno che la Russia non si fosse detta disposta ad aiutare a rovesciare il Presidente siriano Assad. Si tratta dello stesso principe Bandar che ha ideato lo scambio di petrolio in cambio di armi "Al Yamamah" che ha dato vita al più grande fondo per finanziare attività terroristiche nella storia.




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