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2014: l'anno di Zeus o di Prometeo?

8 gennaio 2014 (MoviSol) - Zeus, il dio dell'Olimpo che odiava i comuni mortali, rappresenta il modello oligarchico che oggi è espresso nel modo più chiaro dal sistema dell'Unione Europea: una piccola élite oligarchica asserisce i propri privilegi contro la grande maggioranza della popolazione. Prometeo è l'amico dell'uomo, colui che sfidò Zeus per regalare all'uomo il fuoco con cui l'umanità ha potuto progredire e migliorare le proprie condizioni di vita.

Come descritto dal grande Eschilo, Prometeo fu punito con la tortura eterna, incatenato ad una roccia e il fegato divorato da un'aquila. Ma Prometeo non fu piegato nello spirito, e previde il proprio trionfo finale.

Il modello oligarchico rappresentato da Zeus, sia come individuo che come classe, ha dominato la società umana per lunghi periodi nel corso della storia, imponendo regimi di oppressione fisica e psicologica che hanno ripetutamente causato distruzioni, guerre, carestie e pestilenze. Ma è anche vero che Zeus è stato sempre sconfitto da chi, agendo come Prometeo, ha usato la mente per scoperte scientifiche che hanno innalzato l'uomo alla sua potenziale natura di creatura capace di pensiero creativo e di amore per il prossimo.

Prometeo diede all'uomo la capacità di prevedere un futuro positivo e il dono del "fuoco", con cui l'uomo ha potuto sconfiggere l'oligarchia. L'uso del "fuoco", come sottolinea LaRouche, è il modo in cui l'uomo aumenta il proprio potere sulla natura con crescente intensità, rendendosi capace di sfuggire all'estinzione pianificata dal malvagio Zeus.

A buon ragione dunque il Padre Fondatore degli Stati Uniti, Benjamin Franklin, scienziato e leader politico, fu chiamato dai contemporanei "il Prometeo Americano". Ai piedi della statua di Franklin a Boston è oggi iscritto: "Rubò il fuoco agli dei e lo scettro ai tiranni".

Mentre l'America si liberò dall'oligarchia con la rivoluzione del 1776, oggi essa è sotto il dominio del principio oligarchico. L'Europa non si è mai liberata del tutto dal potere oligarchico, oggi riflesso nella demoralizzazione e nello spirito di sottomissione della sua popolazione. Questa demoralizzazione e questo fatalismo culturalmente indotto hanno permesso all'oligarchia di imporre senza resistenza la dittatura sovrannazionale del sistema dell'euro, prima con il Trattato di Maastricht, poi con quello di Lisbona e ora con il pianificato completamento del cosiddetto "processo di integrazione".

L'Europa è a un bivio. La scelta è: continuare a sottomettersi a Zeus e perire, o combattere con Prometeo e vincere.




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