Mappa del sito

Newsletter

Il CD di Solidarietà

© Copyright

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
MoviSol.org
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

   

L'offensiva dell'ISIL in Iraq segnala la disintegrazione finale della nazione

18 giugno 2014 (MoviSol) - Sul terreno, l'offensiva lanciata dall'ISIL, un gruppo terroristico salafita relativamente minuscolo, contro Mosul e Tikrit ha brutte carte. L'ISIL non è assolutamente in grado di tenere i territori conquistati senza il sostegno di potenze regionali, delle tribù locali e dei gruppi politici, armati e non, che si oppongono al governo centrale di Baghdad.

Quest'offensiva veniva preparata sin dalla rielezione della coalizione che sostiene l'attuale Primo ministro Nouri Al-Maliki nel maggio scorso, voluta dall'Arabia Saudita e dai suoi alleati Kuwait, EAU e Qatar.

Una volta che l'ISIL è entrata a Mosul, si sono mosse altre forze per completare la divisione settaria dell'Iraq. I responsabili delle forze armate, della polizia e dei servizi di Mosul, molti dei quali sono ex membri delle forze armate di Saddam, hanno ordinato alle truppe di abbandonare la città senza combattere ed essi stessi hanno cercato rifugio nella regione curda.

Una parte di questi ufficiali, allo sbando dopo lo scioglimento dell'esercito di Saddam, sono stati ripescati nell'ambito della politica americana del "surge" e reinseriti nelle forze armate, ma su base tribale invece che come parte di un esercito nazionale. Così sono diventati forti rivali del governo centrale che, dopo la partenza dello US Army nel 2011, è rimasto da solo a combatterne l'influenza e l'infiltrazione di Al Qaeda e dell'ISIL nei loro ranghi.

Dopo Mosul, l'ISIL si è mossa su Tikrit, la roccaforte delle tribù leali a Saddam, che sono state completamente umiliate e private di ogni privilegio economico, sociale e politico dopo l'invasione angloamericana del 2003. Abbandonate alla propria sorte dal governo sciita controllato dagli USA, queste tribù, che condividono linee di discendenza con altre tribù in Siria, Giordania e Arabia Saudita, sono divenute facile preda della propaganda e del denaro saudita e dell'estremismo sunnita.

Ora, in assenza di un esercito formale iracheno, i curdi stanno estendendo la loro zona di sicurezza nelle aree contese con gli arabi. E vari religiosi sciiti contano sulle proprie milizie per fermare l'avanzata dell'ISIL e dei suoi sostenitori "sunniti". Questo trasformerà completamente il conflitto in una faida sciiti-sunniti. Ci si può attendere una carneficina nell'area mista a nord di Baghdad, e persino nella stessa capitale.




Sostieni il Movimento di Lyndon LaRouche in Italia


[inizio pagina]