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LaRouche: "A voi la scelta tra Wall Street e l'Umanità: presto la bolla speculativa sfonderà il muro di 2 milioni di miliardi di dollari"

6 luglio 2014 (MoviSol) - Dopo un periodo di relativa stagnazione dal 2008 al 2012, nei primi mesi del 2013 la bolla speculativa ha ripreso a gonfiarsi, partendo come un razzo e viaggiando ad un tasso di crescita iper-inflattiva superiore al 20% l'anno. In altre parole, la somma dei titoli finanziari a livello globale si trovava nel mese di giugno 2014 tra gli 1,90 e gli 1,95 milioni di miliardi di dollari, a un passo dalla soglia di 2 milioni di miliardi di dollari. Quasi il 90% di questi titoli è composto di derivati finanziari, cioè di valori assolutamente speculativi che non hanno alcun rapporto con la produzione reale.

"Andiamo incontro a un'esplosione iper-inflattiva", commentava LaRouche il 27 giugno 2014. "Ogni attivo è fraudolento. La bolla è frutto della politica imperiale britannica e la nostra Costituzione non prevede alcuna protezione per la speculazione", ha aggiunto. "Wall Street sta perseguendo un genocidio. La sua attività di speculazione finanziaria è illegittima e dovrebbe essere spazzata via: non abbiamo bisogno di quella gentaglia".

Sì, perché nella sostanza "la scelta è tra Wall Street e l'Umanità", ha precisato LaRouche.

Le ultime statistiche della Banca per i Regolamenti Internazionali dicono che i derivati ufficialmente contabilizzati (che, secondo le stime della Executive Intelligence Review, sono circa la metà del totale di tutte le scommesse fondate sui derivati) hanno subìto una contrazione del 2,3 % nel periodo dal dicembre 2011 al dicembre 2012, ma hanno registrato una crescita annua dell'8,5% nel giugno 2013, del 12,3% nel dicembre 2013 e del 19% nel marzo 2014 (ultimo dato disponibile). Ci aspettiamo che i dati relativi al mese di giugno 2014 superino il 20%.

Una tale crescita della speculazione è caratteristica degli ultimi stadi dell'iperinflazione e suggerisce il motivo per cui l'impero britannico abbia deciso, con una urgenza dettata da disperazione, di muoversi sui due binari della politica genocida della riorganizzazione finanziaria globale fondata sui prelievi forzosi (bail in) e dei tentativi di provocazione bellica nelle regioni asiatica e pacifica delle economie in crescita, in particolare della Russia e della Cina.

La somma globale dei titoli finanziari è cresciuta nei cinque anni dal 2008 al 2012 di "sole" 95 migliaia di miliardi di dollari, ma negli ultimi 18 mesi ha raggiunto la spaventosa dimensione di 1963 migliaia di miliardi di dollari.




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