Osservatorio Glass-Steagall
10 luglio 2014 (MoviSol) - Il Ministro degli Esteri della Guyana Robeson Benn, che è anche ministro dei Trasporti e delle Opere Idriche, ha chiesto un'ampia discussione, in tutte le Americhe, della legge Glass-Steagall del 1933, nel corso del suo intervento al vertice dell'OAS il 3 luglio (vedi sopra). Benn ha chiesto ai legislatori americani di ripristinare la legge, avendo la sua abolizione creato il sistema speculativo che ora minaccia di distruggere l'Argentina e molti altri paesi.
"Vorrei porre la questione se non si debba, in questo imbroglio, rivedere l'intero tema dell'abrogazione della legge Glass-Steagall negli Stati Uniti, che riguarda l'attività del sistema bancario, degli istituti finanziari internazionali principalmente residenti negli USA e nel Regno Unito. Il Presidente Roosevelt introdusse una legge, lo Banking Act del 1933, che eresse una muraglia cinese tra le attività delle banche e la speculazione nel sistema finanziario. C'è forse ora il bisogno di dare uno sguardo al ripristino di importanti sezioni del Glass-Steagall Act, che fu abrogato nel 1999".
Date le devastazioni causate in tutto il mondo dal crac del 2008, ha detto Benn, i legislatori statunitensi dovrebbero considerare delle regole che impediscano ai fondi avvoltoio, i "pirati dei nostri giorni", di rovinare le economie nazionali.
Il primo luglio il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato a stragrande maggioranza il nuovo testo di legge di separazione bancaria presentato dal consigliere indipendente Gabriele Chiurli. Il testo è già stato trasmesso alla Camera dei Deputati. Secondo fonti dell'EIR, alcuni deputati potrebbero riprendere il testo indipendentemente.
La legge è semplice, ha spiegato Chiurli sul suo sito web. "Si basa sul presupposto che le banche autorizzate a tutelare il risparmio di famiglie e imprese non possano rischiare questi soldi in operazioni ad alto rischio, mettendo a repentaglio la stabilità dell'istituto stesso (vedi il caso Mps)". In pratica la proposta di legge interviene sul Testo Unico Bancario (dlgs 385/1993) istituendo due sezioni all'interno dell'albo degli istituti di credito autorizzati dalla Banca d'Italia e definendo obblighi e divieti a seconda della categoria.
"Tra banche commerciali e banche d'affari – chiarisce Chiurli – non dovrà sussistere alcun vincolo commerciale né di partecipazione societaria. Banditi anche i doppi incarichi in banche di categoria diversa".
Il testo prevede inoltre un trattamento fiscale differente, tale da favorire le banche commerciali rispetto a quelle d'affari.
"Da anni si parla di separazione bancaria sul modello del Glass-Steagall Act voluto da F.D. Roosevelt nel 1933, per far fronte alla Grande Depressione. La stessa Regione Toscana ha votato una mozione in tal senso e in Parlamento giacciono almeno 11 proposte di legge in tal senso. Ma finora – sottolinea Chiurli – nessuno è passato all'azione. Questa non è una legge delega al Governo, qui si stabiliscono già i principi cardine di una riforma del sistema bancario necessaria e più che mai urgente".
Lo stesso giorno, Chiurli ha presentato una nuova mozione sull'argomento del Ponte Eurasiatico. In essa si legge tra l'altro che "l'idea di un "ponte" tra Europa e Asia, che ripercorra l'antica Via della Seta, con le opportune 'deviazioni' dettate dalle esigenze contemporanee, nasce da lontano. A lanciare questo progetto fu in primo luogo il politico USA Lyndon LaRouche, dopo la caduta del Muro di Berlino, nella quale intravide la possibilità di dare vita ad una ricostruzione economica e sociale dall'Atlantico agli Urali e ancora più a Oriente, coinvolgendo Cina, Sudest Asiatico e India".
