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Helga Zepp-LaRouche commenta il nuovo sistema economico sui media cinesi

12 settembre 2014 (MoviSol) - Durante la sua visita in Cina, oltre a partecipare ad una conferenza internazionale all'Università Lanzhou e ai numerosi incontri privati, Helga Zepp-LaRouche ha concesso tre importanti interviste televisive e radiofoniche.

Il 3 settembre era tra gli ospiti del programma in prima serata "Dialogo – le idee sono importanti" sul canale televisivo cinese CCTV, seguito non soltanto in Cina ma anche da 80 milioni di spettatori nel resto del mondo. Il tema della tavola rotonda erano i rapporti tra Cina e Giappone e come risolvere le tensioni che si sono sviluppate.

Il giorno seguente, la signora LaRouche ha concesso un'intervista di 25 minuti a Radio China International, nel programma di Zheng Chenguang People in the Know, l'unico programma radiofonico cinese in lingua inglese. Ha esordito dicendo che nei sei mesi dalla sua ultima visita in Cina "si sono verificati sviluppi molto importanti. C'è stato un vertice molto importante tra il Presidente Xi Jinping ed il Presidente Putin a Shanghai in maggio, e in luglio un incontro, altrettanto importante, dei BRICS in Brasile, seguito da un vertice tra i BRICS ed i capi di stato latino americani.

"Ciò che è emerso da questa serie di incontri è uno sviluppo fantastico, ovvero, la creazione di un nuovo ordine finanziario e di un nuovo sistema economico. E questo è molto importante, perché offre a molti altri paesi la speranza di ottenere finalmente il tipo di crescita che va nel loro interesse".

La signora LaRouche ha dato alcuni esempi, come i grandi progetti egiziani, il Nicaragua con il suo progetto del canale transoceanico, e la cooperazione tra molti paesi sull'energia nucleare.

"È quasi una vera e propria rivoluzione, in cui paesi che erano intimiditi dal FMI e dalla Banca Mondiale a non avviare nessun progetto per attenersi alle condizioni, ora stanno dicendo: 'No, non abbiamo più paura, e finalmente faremo quello che è nel nostro interesse'".

Noi dello Schiller Institute, ha proseguito la signora Helga Zepp-LaRouche, "stiamo cercando di convincere gli Stati Uniti, la Germania, la Francia, l'Italia, ad entrare a far parte dei BRICS e sostenere questo sviluppo invece di ostacolarlo. Fortunatamente, c'è speranza che questo sia possibile, perché ad esempio l'industria in Germania sarebbe ben felice di fare questo passo".

Sulle nuove istituzioni finanziarie dei BRICS, l'Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB) e la Nuova Banca per lo Sviluppo (NDB), la fondatrice dello Schiller Institute è ottimista. Ha sottolineato che il sistema bancario in Europa e negli Stati Uniti versa in condizioni pessime. Le megabanche "too big to fail" sono più in bancarotta che nel 2008, hanno il 40% di debito in più e sofferenze di 2 quadrilioni di dollari in derivati, una cifra così alta che non potrà mai essere ripagata. Il bello dell'AIIB e della NDB, ha detto, è che sono i governi sovrani a creare il credito per la produzione, credito "destinato interamente al finanziamento di progetti, e non alla speculazione, e quindi si dimostrerà un sistema finanziario superiore".

Nella terza intervista, del 9 settembre, Helga Zepp-LaRouche ha sottolineato come la buona intesa strategica tra Putin e Xi possa risolvere le contraddizioni, apparenti e di basso livello, tra il programma di integrazione dell'Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione (SCO) e il programma della "cintura economica eurasiatica" promosso dalla Russia, soprattutto in forza della determinazione di Mosca di agire nel senso della neutralizzazione delle tensioni di guerra.

"Nel passato, tra molte nazioni dell'Eurasia vi sono stati guerre e conflitti etnici", ha precisato, "ma se consideriamo una prospettiva di sviluppo che sia di beneficio per ogni nazione partecipe, questi conflitti tendono a scomparire. Penso che la Nuova Via della Seta non sia da interpretare come una competizione geostrategica ma come un ordine superiore della ragione con il quale si getta un ponte sul futuro. Ecco perché chiamo [questi progetti] un Ordine di Pace per il XXI secolo. Si tratta di un nuovo paradigma per la convivenza dell'umanità".

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