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Il messaggio del Premier indiano negli Stati Uniti: fare dello sviluppo un movimento di massa

9 ottobre 2014 (MoviSol) - La visita negli Stati Uniti del Premier indiano Narendra Damodardas Modi (dal 26 al 30 settembre) è stata un successo personale per lui. Modi ha parlato ad una folla entusiasta di migliaia di indiano-americani a Manhattan e di fronte all'Assemblea Generale dell'ONU. E' risultato evidente che l'amministrazione Obama, assediata ed insicura di tutto ciò che accade nel mondo, non abbia contribuito in alcun modo significativo al successo della visita di Modi.

Alla fine della visita, il Premier indiano ha sintetizzato in un tweet il messaggio principale che ha portato agli americani: "Facciamo dello sviluppo un movimento di massa, come il Mahatma Gandhi fece del movimento per la libertà".

Nel suo discorso a Manhattan, Modi ha lodato le "capacità" e la "competenza" della popolazione indiana, unite al fatto che "l'India è il paese più giovane al mondo, con la più antica cultura. Il 65% della popolazione è sotto i 35 anni".

"I giovani dotati di competenza e capacità possono forgiare il proprio futuro. Non dobbiamo guardarci indietro. Non c'è alcuna ragione per essere pessimisti, perché posso dire con convinzione che andremo avanti molto velocemente". 

Alla faccia della lobby malthusiana, ha insistito più volte che "1,2 miliardi di persone sono una benedizione di Dio".

La visita di Modi è avvenuta due mesi dopo il vertice dei BRICS di luglio a Fortaleza, in Brasile. Successivamente egli ha visitato il Giappone, dove il Premier giapponese Shinzo Abe ha promesso all'India 35 miliardi di dollari di investimenti nelle infrastrutture indiane per i prossimi cinque anni.

Pochi giorni dopo, il Presidente cinese Xi Jinping ha visitato l'India per tre giorni (dal 17 al 19 settembre), e durante la visita sono stati decisi importanti investimenti da ambo le parti.

A Washington non sono stati firmati accordi importanti. Ed anche se gli incontri tra Obama e Modi non sono stati acrimoniosi, il risultato non è stato per niente significativo. Il leader indiano ha chiarito che non avrebbe messo a repentaglio la sicurezza alimentare di tutti gli indiani accettando la politica agricola del WTO, e che non avrebbe ceduto alle pressioni della lobby farmaceutica che esige che l'India cessi di produrre ed esportare farmaci generici di alta qualità per le nazioni più povere.

Un segnale promettente è che la Indian Space Research Organization (ISRO) e la NASA hanno firmato un accordo per sviluppare una maggiore collaborazione nelle future missioni su Marte ed un secondo accordo per sviluppare congiuntamente un satellite di Earth Imaging.

Eppure Modi non è rientrato in India a mani vuote. Membri dello US-India Business Council sono pronti ad investire oltre 41 miliardi di dollari in India nei prossimi tre anni per aiutare il paese a sviluppare il proprio potenziale industriale.




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