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La Presidentessa argentina accusa: "Guardate a nord!" per le minacce di morte nei suoi confronti 

9 ottobre 2014 (MoviSol) - La Presidentessa argentina Cristina Fernández de Kirchner ha risposto rapidamente alla assurda sentenza del giudice di New York Thomas Griesa del 30 settembre, secondo cui la nazione argentina sarebbe colpevole di oltraggio alla corte, perché il governo ha emesso una nuova legge sul "pagamento del debito estero sovrano" approvata dal Congresso argentino. In numerosi discorsi pronunciati lo stesso giorno, la Kirchner si è chiesta: con che diritto un tribunale americano interviene nel nostro sistema costituzionale, modellato direttamente su quello degli Stati Uniti, e detta quello che può e non può fare il Parlamento? Il governo americano, ha sostenuto, non accetterebbe mai una sentenza straniera di questo tipo.

Inoltre, ha accusato la Kirchner, la decisione del giudice Griesa deriva dall’intenzione dell’amministrazione Obama, dei fondi avvoltoio a lui alleati e dei loro collaboratori locali in Argentina di destabilizzare e rovesciare il nostro governo, e queste forze imperiali potrebbero arrivare al punto di arrestarla o assassinarla. Ha ragione, ha commentato Lyndon LaRouche. "La pretesa stessa di questi giudici di avere giurisdizione è di per sé una frode". 

La Kirchner ha anche fatto notare il pedigree britannico degli interessi locali in Argentina, inclusi grossi produttori di grano e certi gruppi di industria e finanza, che collaborano coi fondi avvoltoio per imporre la svalutazione, destabilizzare il governo e ribaltare tutti i programmi sociali messi in atto negli ultimi dieci anni. Le ricordano, ha detto la Presidentessa, coloro che "vennero sulle navi anglo-francesi" durante l’invasione dell’Argentina del 1845 "per imporre il libero mercato al paese … vennero per combattere gli interessi del loro stesso paese". I loro successori odierni "a quanto pare sono arrivati volando con gli avvoltoi per provocare nuovamente la miseria e distruggere tutto quello che abbiamo realizzato".

La Presidentessa argentina ha aggiunto che non si sorprenderebbe se tra altri 20 o 30 giorni fossero imposte sanzioni economiche al paese, o se venisse arrestata la prossima volta che si reca a New York. Ha citato i recenti articoli secondo cui l’ISIL l’ha minacciata, dicendo che si sta creando una copertura per un possibile attentato nei suoi confronti. Nessun ente di intelligence l’aveva avvisata di una minaccia simile.

"Se mi succede qualcosa, e lo dico molto seriamente, non bisogna guardare al Medio Oriente, ma a nord".

Il governo della Kirchner ha preso iniziative per fermare gli speculatori ed i gruppi finanziari monopolistici coinvolti in "reati finanziari". Il 30 settembre il governatore della Banca Centrale Juan Carlos Fabrega si è dimesso ed è stato sostituito da Alejandro Vanoli, capo della Commissione Nazionale Valori (CNV). Fabrega proviene dall’establishment finanziario ed era favorevole ad un accordo coi fondi avvoltoio, mentre Vanoli, nella sua posizione, aveva condotto indagini approfondite sui reati finanziari commessi da banche e corporations straniere.




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