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"La tempesta sull'Asia" può e deve essere fermata subito!

15 ottobre 2014 (MoviSol) - Nelle prossime settimane l'intera regione del Mediterraneo orientale, e per estensione tutta l'Europa rischiano una catastrofe che va impedita a tutti i costi. L'ha sottolineato il 9 ottobre Lyndon LaRouche. "Rischiamo l'avvio di un horror show", ha detto lo statista americano. Barack Obama è responsabile di aver promosso la guerra nel sud ovest asiatico, ha rimarcato LaRouche, e gli americani devono destituirlo dal potere.

Mentre scriviamo continua la battaglia per la città di Kobane sul confine turco tra le milizie curde sostenute da attacchi aerei americani e lo Islamic State dell'Iraq e del Levante (ISIL o IS), quest'ultimo sostenuto da un membro della NATO, la Turchia.

Se cadrà Kobane, ciò avrà ripercussioni su tutta la regione ed oltre. Gli jihadisti stanno già conducendo attacchi in Libano lungo il confine siriano, contro l'esercito libanese ed anche contro gli Hezbollah. Sia l'IS che il Fronte Nusra, il gruppo ufficiale di Al Qaeda in Siria, operano sulle alture del Golan, che confina con Israele. La Giordania è un altro fronte altamente vulnerabile nella regione. In Germania sono iniziati gli scontri per le strade tra curdi e salafiti turchi.

Si teme che la guerra si estenda alla Russia e perfino alla Cina. Questa settimana Bloomberg News ha pubblicato un'intervista con il comandante dell'IS noto come "Omar al-Shishani" ("Omar il ceceno"). Uno dei combattenti IS più fanatici, al-Shishani ha condotto l'assalto a Fallujah, nel gennaio 2014, che ha dato inizio all'offensiva del Fronte Islamico in Iraq. E' uno dei mille ceceni che ora combattono in Iraq e Siria sotto l'egida dell'IS. Hanno giurato di tornare in Russia per creare uno stato islamico nel Caucaso.

Anche se gli specialisti di intelligence americani e russi dubitano che i ceceni abbiano le capacità di creare una regione indipendente nel Caucaso, essi potrebbero riuscire a seminare il caos in tutta la Russia, come hanno fatto in passato. Ci sono anche timori che altri elementi degli "jihadisti senza confine" dalla Cina occidentale aumenteranno il terrorismo nella provincia di Xinjiang in cui risiede la maggioranza di uiguri.

Tutti questi sviluppi rispecchiano il quadro che fu presentato per la prima volta da LaRouche nel 1999, nell'ormai famoso video Storm over Asia (Tempesta sull'Asia). A quell'epoca, LaRouche aveva messo in guardia dalla destabilizzazione di parti chiave dell'Eurasia, diretta dai britannici, sottolineando il ruolo svolto dalla Turchia nel promuovere il separatismo ed identificando Russia e Cina come primi bersagli dell'attacco. LaRouche ammonì allora che la principale minaccia di una guerra globale, inclusa la guerra termonucleare, sarebbe venuta da tale "tempesta sull'Asia".

In un'intervista a RIA Novosti del 9 ottobre, l'ex ambasciatore russo Vinjiamin Popov ha ammonite che la strategia attualmente seguita dal Presidente Obama è destinata a fallire, e che l'unico approccio possibile per sconfiggere la minaccia jihadista è la cooperazione con la Russia, la Cina, l'Iran, la Siria ed altri.




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