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La Cina e l'India offrono la cooperazione per la crescita

27 novembre 2014 (MoviSol) - Dopo il vertice APEC a Pechino ed il vertice dei G20 in Australia, i BRICS ed i loro alleati hanno continuato a darsi da fare per la crescita e lo sviluppo. Perfino l'Australia, pur essendo membro del Commonwealth britannico e nei sogni di Obama un bastione dell'"Asia pivot", è rimasta colpita dall'ottimismo della nuova dinamica.

Alcuni sviluppi recenti:

  • Dopo il G20, il Presidente cinese Xi Jinping è stato invitato a parlare al Parlamento australiano, dove ha delineato la politica cinese. Riconoscendo che molti sono diffidenti verso un paese di oltre 1,3 miliardi di abitanti ("È come un gigante in mezzo alla folla: la gente teme di essere urtata"), Xi ha rassicurato che la Cina persegue una politica di "pace, sviluppo e cooperazione che conviene a tutti". Ha ricordato che la Cina è stata oppressa per anni "e non sottoporrà altri a questa ardua prova". Il discorso di Xi è stato accolto dai parlamentari australiani con una fragorosa standing ovation. Durante la visita, Xi Jinping ed il Premier australiano Tony Abbott hanno siglato un accordo commerciale a cui lavoravano da nove anni. La Cina è il partner numero uno dell'Australia.  
  • Il giorno dopo, il 18 novembre, ha preso la parola al Parlamento australiano il Premier indiano Modi, elettrizzando il pubblico. Modi ha delineato le prospettive del suo governo per lo sviluppo economico, inclusa la creazione di milioni di nuovi posti di lavoro, offrendo all'Australia "immense opportunità" di partecipare in tutti i settori del progresso economico. Il giorno prima Modi aveva fatto notizia parlando ad una folla di 20.000 persone di origine indiana in Australia. "La Madre India", ha detto, ha 2,5 miliardi di mani e "chi ha così tante mani, molte delle quali hanno meno di 35 anni di età, ha un'immensa capacità". Questa capacità verrà utilizzata "per aiutare il mondo". Ma, ha sottolineato, dobbiamo sviluppare la nostra forza lavoro e qualificarla. Ciò che diventerà l'India dipende dai suoi cittadini.  
  • Il 19 novembre la China Railway Construction Company ha firmato un accordo di 12 miliardi di dollari con la Nigeria per la costruzione di una linea ferroviaria di 1.400 km da Lagos a Port Harcourt, centro orientale della produzione di petrolio. Si stima che con questo progetto verranno creati 200.000 posti di lavoro. Stando all'agenzia cinese Xinhua, si tratta del più grosso contratto cinese all'estero.  
  • La Banca per lo Sviluppo della Shanghai Cooperation Organization (SCO), in via di formazione, ha indicato di voler finanziare l'oleodotto ed il gasdotto previsti tra Russia ed India, stando a Russia & India Report (RIR). Gli oleodotti attraverseranno altri paesi quali Kazakistan, Cina, Turkmenistan, Afghanistan e Pakistan. La Banca per lo Sviluppo della SCO, guidata da Russia e Cina, finanzia progetti infrastrutturali multilaterali.



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