ECONOMIA

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

ECONOMIA

  

 
 
[Solidarietà, anno V n. 5, novembre 1997]

Come si diffonde negli USA
il fondamentalismo di Sua Maestà

Uno squarcio sulla realtà delle milizie e delle sette pentecostali aperto dal giornalista investigativo dell'EIR Anton Chaitkin porta alla luce una struttura ben collaudata per la guerra irregolare contro la sovranità degli USA.

Novembre 1997



"La minaccia terroristica maggiore negli Stati Uniti è quella posta da gente legata al movimento Pentecostale che è controllato dalla Chiesa d'Inghilterra. Questo è l'apparato che ha strutturato la milizia. Ma la maggior parte della gente che aderisce o simpatizza per il movimento delle milizie non condivide in alcun modo le intenzioni di coloro che vi sono dietro, in particolare quei settori della Chiesa Episcopale, o Pat Robertson, che è parte dello stesso movimento pentecostale di scalmanati e che vantano collegamenti nei militari, a partire dal corpo dei cappellani dei militari USA, che ora sono in massima parte controllati da Pentacostali scalmanati. Questo costituisce la fonte principale del pericolo terroristico o di altri tradimenti negli Stati Uniti di oggi".

Lyndon LaRouche,
intervista radiofonica del 30 luglio 1997

DA QUALCHE ANNO negli Stati Uniti prende vigore un movimento, quello della milizia, che trae formalmente origine dal diritto, sancito dalla Costituzione, di armarsi quando il governo federale non offre sufficienti garanzie ma si trasforma in una tirannia. Vi aderiscono praticamente solo alcune migliaia di invidui, ma riescono spesso a far parlare di sé. Il "diritto costituzionale", di per sé legittimo, è stato ampiamente abusato al punto che il famoso attentato dinamitardo verificatosi a Oklahoma City il 19 aprile 1995, che sventrò l'enorme edificio federale causando morti e feriti, è stato presentato come l'atto folle e solitario di Tim McVeigh, aderente alla milizia del Michigan. Sebbene tutte le prove mostrino che un attentato del genere poteva essere compiuto solo da artificieri altamente specializzati e in nessun caso da un unico sprovveduto, il noto sentimento bombarolo diffuso negli ambienti della milizia è stato prontamente utilizzato come la giustificazione ideologica: quel tanto che basta per insabbiare delle indagini serie. Il 2 giugno scorso Tim McVeigh è stato condannato come unico responsabile dell'attentato.

L'elemento "paramilitare" si abbina a quello "parareligioso" dato che questi ambienti populisti aderiscono in gran parte alle più bislacche sette protestanti, soprattutto i Pentacostali, quelli che si radunano a migliaia negli stadi per dare sfogo a balordaggini collettive: piangere, ridere, urlare. Mentre quelli "abbaiano alla luna" la rete che li controlla e li usa si ripropone scopi che costituiscono una minaccia allo stato nazionale.

Ricostruiamo qualche caso concreto, risalendo "dai manovali" ai diversi livelli di controllo.

I grilletti facili

Lo scorso aprile si verificò in Texas un faccia a faccia armato tra la polizia ed i miliziani della "Repubblica del Texas" determinati ad ottenere la secessione. Il loro capetto, Richard Otto, che si fa chiamare "Aquila bianca", asserragliatosi con i suoi in un edificio, lanciava appelli a tutti gli aderenti della milizia negli USA di venire armati a dare manforte.

Controllati i trascorsi dell'"Aquila", l'EIR ha confidenzialmente diffuso i risultati dell'inchiesta negli ambienti miliziani che avrebbero davvero potuto rispondere all'appello. Così risulta che Otto è stato addestrato e instradato da un ufficiale della US Air Force che ha girato il mondo praticando riti pagani del New Age sotto l'influsso di guru dello spionaggio inglese come Gregory Bateson, uno dei padri della controcultura droga, sesso e rock & roll. Rimasto così senza rinforzi "Aquilotto" è stato costretto ad alzare bandiera bianca il 3 maggio.

Provocazioni balorde del genere purtroppo riempiono sempre più frequentemente la cronaca americana. Gli ambienti miliziani del Texas sono infervorati e infiammati dalle folli tirate separatiste di Jim Ammerman, personaggio che vanta notevoli collegamenti tra i militari. Ma oltre ad essere un colonnello in congedo, Ammerman è anche un ecclesiastico pentacostale che controlla una struttura dei cappellani nelle forze armate USA in servizio in diverse parti del mondo, come pure nelle prigioni e nella stessa Federal Bureau of Investigations (FBI)! Si attribuisce capacità profetiche, predica l'imminente fine del mondo, dice che il governo federale è illegittimo e che il Presidente meritava l'esecuzione già quando evitò il servizio militare. Durante l'episodio di aprile lui si prodigava a "mediare" tra i separatisti e la FBI.

I tentacoli nell'esercito

Tra i miliziani circola una videoregistrazione intitolata "La imminente conquista militare degli Stati Uniti". È un discorso del rev. Jim Ammerman in cui si dice che il Presidente, forte di truppe straniere già sul suolo americano, ben presto imporrà la legge marziale al paese – sempre che Dio non decida di giocare d'anticipo con la fine del mondo.

I suoi dicono che ha 26 anni di servizio alle spalle, è un ex berretto verde, ex ufficiale della CIA, con accesso a tutte le informazioni top-secret. Attualmente dirige 200 cappellani, attivi nelle forze armate, che aderiscono al suo gruppo "Chaplaincy of Full Gospel Churches". Anch'essi hanno come lui il dono delle favelle e dispongono dei suoi stessi poteri taumaturgici. Sono loro, dice, che gli riferiscono tutte le informazioni riservate in base alle quali lui può denunciare la dittatura del Presidente.

Da qui la brodaglia ideologica viene rovesciata – via video, fax e posta – negli ambienti populisti e pentacostali, come mostra il caso esemplare dei secessionisti di Otto, di cui è provata l'eccessiva esposizione all'influsso di Ammerman.

Ad agosto Ammerman diceva che presto ci sarebbe stato un attentato terroristico che sarebbe servito al governo come prestesto per imporre la tanto sospirata legge marziale. Ma perché sarebbe così perfido questo governo? I suoi spiegano che è una storia di luciferiani, comunisti e massoni che sin dall'inizio hanno fondato gli USA per instaurare nel mondo il regno di Satana.

Naturalmente Ammerman è visceralmente filobritannico, e le "truppe straniere" pronte al cenno del Presidente, sarebbero invece principalmente tedesche. Tra i presidenti peggiori mette John Kennedy e Abraham Lincoln, quest'ultimo era tanto dittatore che si capisce che fu ammazzato, mentre il primo è caduto vittima della mafia che aveva sostenuto la sua famiglia. Di Clinton infine dice che ha fatto ammazzare tanta gente per coprire i propri crimini.

Gli inglesi a Oklahoma City

Pochi giorni prima dell'attentato del 19 aprile 1995 l'esponente dei servizi inglesi lord William Rees-Mogg, che si presenta come giornalista del Times di Londra, fece circolare, soprattutto via fax negli ambienti delle milizie, un suo articolo pubblicato sulla lettera d'informazione Strategic Investment in cui diceva di "temere" uno scontro a fuoco clamoroso, senza precedenti, tra le forze paramilitari della milizia e quelle del governo, a cui avrebbe fatto seguito la confisca delle armi di tutti i miliziani. Alla fonte delle sue informazioni poi risulta un giornalista della rivista Soldier of Fortune, che è uno strumento per reclutare mercenari e assassini fondato con i soldi di agenti del SAS, lo Special Air Service britannico, attivi in Africa.

Fu così che un drappello di 125 miliziani si dette appuntamento il 25 marzo a Cuero in Texas per vedere se era vero che andava a finire a fucilate. Chi li rappresentava nei negoziati era un avvocato, Carl Haggerd, che vantava una bella esperienza al servizio della compagnia petrolifera anglo-olandese Shell.

Lo stesso 22 marzo in cui Rees-Mogg pubblicava il suo articolo, sull'internet circolava un messaggio, indirizzato ai miliziani ed alla stampa, di un certo Jon Roland, che toccava lo stesso argomento dell'aristocratico britannico in maniera ancora più precisa: "Abbiamo informazioni... di possibili atrocità... che fornirebbero il pretesto per accusare i miliziani di essere terroristi... Luoghi pubblici affollati da far saltare in aria per accusare i leader della milizia, con le prove da appiccicare poi loro addosso". Nell'edificio di Oklahoma 4 settimane più tardi perirono 168 persone.

Ambrose Evans-Pritchard, corrispondente da Washington del londinese Sunday Telegraph e accanito denigratore di Clinton come Rees-Mogg, cominciò a tessere gli elogi della milizia alla fine del 1994, in particolare lodò la Texas Constitutional Militia (TCM) citandone proprio Jon Roland come portavoce: "...'noi abbiamo infiltrato il sistema elettronico delle informazioni del governo e glielo ribaltiamo contro' dice Jon Roland... che ha contribuito a costruire la TCM." Infatti quella milizia texana fu proprio fondata da Roland.

Lo scorso aprile Roland ha detto che Ambrose Evans-Pritchard è un "buon collaboratore", che lo ha messo "in contatto con agenti dell'intelligence in tutto il mondo", che lui si consulta regolarmente con loro e che Evans gli dà "informazioni riservate".

Roland è stato specialista dei computer della US Air Force, addestrato presso Fort Campbell dove è acquartierata l'unità di parà specializzata in guerra psicologica che assaltò il gen. Manuel Noriega in Panama.

Tra i suoi amici dice di contare soprattutto su Bradley P. Glover, arrestato poi a luglio insieme ad altre persone con l'accusa di voler far saltare in aria Fort Hood in Texas. Glover in precedenza aveva fondato una milizia in Kansas, è un ex ufficiale dei servizi della Marina. L'EIR gli chiese nel 1995 se aveva ancora contatti con ambienti degli ufficiali e lui ha risposto secco: "Nessuno che vi riguardi".

Il gen. Haines e l'Operazione Garden Plot

Ironia del caso, forse un fondo di verità c'è nella rumorosa propaganda miliziana contro il pericolo di golpe e di legge marziale negli USA. Il 22 maggio scorso Jim Ammerman, ha detto all'EIR. "Esiste un circolo composto da ufficiali, dal grado di colonnello in su, che si schiera con la Costituzione e contro il Presidente. Essi sanno chi sono e si tengono in stretto contatto tra loro. Potrebbero controllare il paese qualora se ne presentasse la necessità".

Un chiodo fisso nelle prediche di Ammerman alle milizie è quello della "Task force multigiurisdizionale". Sotto la FEMA, l'ente di gestione dell'emergenza federale, i vertici militari si sarebbero uniti ad altre strutture governative e con i governi locali. Quando il Presidente pretendesse di usare i militari contro la popolazione, dice Ammerman, gli ufficiali che non sono dei venduti passeranno dalla parte della popolazione contro il Presidente.

È curioso il fatto che l'organizzazione di Ammerman in effetti fu costituita su richiesta di un generale dell'Esercito, Ralph E. Haines Jr., che ha al suo attivo un'enorme esperienza di controllo poliziesco della popolazione. Uno che ha tutti i tratti del golpista contro cui predica Ammerman.

Col grado di vice capo di stato maggiore dell'Esercito USA, tra il 1967 ed il 1968 Haines ebbe l'incarico di sovrintendere alle forze che avrebbero dovuto compiere gli interventi di repressione nei ghetti se le proteste contro la guerra del Vietnam, prima e dopo l'assassinio di Martin Luther King, fossero sfociate in aperta rivolta. Era l'"operazione Garden Plot" che, come disse poi lo stesso Haines, prevedeva di instaurare il controllo militare in ogni città americana con meccanismi di coordinazione tra i militari, il ministero di Giustizia, le polizie e i governi locali ed ovviamente i servizi di tutti i tipi. Haines parlò del suo piano anche al New York Times del 14 aprile 1968.

I cappellani di Bush

L'associazione dei cappellani, fondata da Ammerman dietro le insistenze del gen. Haines, incontrò ovvie resistenze nei quadri militari e soprattutto tra i cappellani, ma l'approvazione arrivò nel giugno 1984, nel periodo in cui le operazioni segrete del vice presidente George Bush negli strati militari, gestite attraverso il National Security Council ottenevano i massimi successi. Questo è il substrato su cui fiorì ad esempio la carriera del col. Oliver North, famoso per i traffici di armi in cambio di droga (Iran-Contra).

I cappellani ebbero modo di mietere conversioni a palate durante la guerra di Bush nel Golfo e la gratitudine di Ammerman è espressa nel libro ÇDopo la tempestaÈ che riproduce come introduzione la preghiera di guerra che fu allora pronunciata dal Presidente George Bush.

Congedatosi nel 1973, quando era comandante dell'esercito continentale USA, Haines entrò in quel discreto sottobosco dove non ci sono confini tra politica, operazioni di spionaggio, affari privati e religione, popolato da ufficiali in servizio, in congedo e riservisti.

Nel 1978 Haines guidò un gruppo di episcopali americani a Canterbury, in Inghilterra, per un incontro senza frontiere della Chiesa Anglicana presieduto dall'archivescovo Donal Coggan. In quella occasione fu decisa una crociata mondiale per la diffusione mondiale del pentecostalismo sotto la guida anglicana.

Il generale dell'esercito USA Albion Knight oggi ricorda con parole d'ammirazione l'impresa di Haines e Ammerman. Specialista di armi nucleari e logistica, adesso Knight fa il leader nel Partito della rivolta fiscale di Howard Phillips, nella costellazione della Rivoluzione Conservatrice. Ricorda bene anche il vertice di Canterbury dove si decise che era ora di lasciar perdere la Chiesa Alta perché è troppo distante dalle masse. Era venuto il momento di dare vita ad un anglicanismo che adesso "sta esplodendo nel Terzo Mondo", che attecchisce particolarmente in Africa. Il gen. Knight, che dirige anche il Church Information Center, dice che "inoltra informazioni a circa 125 leader ecclesiastici, una rete di informazione nel mondo anglicano".

Come ti miracolano i generali

Il gen. Haines ricorda come fu dapprima attirato negli ambienti pentacostali ad Heidelberg in Germania, quando alla fine degli anni Sessanta gli inglesi erano a caccia di ufficiali americani da controllare attraverso "esperienze religiose".

Poi in America fu attirato in uno di quei happening, in cui la gente solleva le braccia e grida "lode al Signore", fino al punto che anche lui cadde in preda allo "Spirito Santo", come dicono. A gestire quella cerimonia ricorda che c'era Harald Bredesen, anche noto per aver creato il telepredicatore miliardario Pat Robertson. Sulla rivista Charisma Bredesen spiega che una volta che sei ripieno dello "Spirito Santo": "Non dire parole che la tua mente capisce, perché sintanto che capisci la tua mente manterrà il controllo". "Non ascoltare te stesso. Te lo immagini un bambino che impara a parlare? Che dice Ôma-ma-ma' e poi si ferma con un Ônon posso dirlo, non è la mia lingua' ? No, si aggrappa al collo del padre e continua a balbettare". Lo stesso editore di Charisma pubblica New Man in cui si addestrano le persone a fare i vermi, perché chi non è un verme non si salva. La rivista fa capo ai pentacostali della setta Promise Keepers che di tanto in tanto porta 50 mila persone in uno stadio per trascinarle in un trance collettivo. All'aroporto di Toronto, in Canada, può capitare di imbattersi in miracolati della locale chiesa pentacostale che si rotolano per terra ed abbaiano "in preghiera". Questa è la versione Windsor del dono delle favelle. Qualche dirigente della setta Promise Keeper è altrimenti attivo nello spionaggio mediorientale, nel tentativo, sin ora più volte sventato, di far saltare in aria la Moschea di Omar a Gesuralemme affinché "si adempiano le scritture". Mirano ad innescare una orrenda guerra di religione quale preludio necessario alla "Fine dei Tempi".

Dietro gli Israeliti Britannici

Il personaggio maggiormente responsabile per la creazione del moderno pentacostalismo è l'agente inglese David J. du Plessis. Lui dice che il fenomeno "non ha storia di sorta": è accaduto così all'improvviso. È documentato che il "rinnovo carismatico", cioè il nuovo movimento pentecostale, fu un'operazione messa in campo all'inizio degli anni Cinquanta, ma du Plessis dice che è l'opera soprannaturale dello Spirito Santo quella di "portare il ÔFull Gospel Message' a tutto il mondo nel corso di questa generazione... Questa recente svolta verso l'evangelismo di massa... non può essere attribuita ad altro che al moto spontaneo dello Sprito Santo".

Prima di scoprire i retroscena occorre guardare al fenomeno degli israeliti britannici, perché si tratta di un mito che si colloca a monte del movimento pentacostale.

Il mito degli israeliti britannici, così come prospera oggi, è una versione messa a punto nel diciannovesimo secolo dalla corona inglese e dal Foreign Office e poi spacciato in America tra i populisti per fomentare varie tendenze separatiste e terroristiche. Secondo la favola, la regina Vittoria discenderebbe dal bibblico re David, e sarebbe pure stata parente alla lontana di Gesù che è appunto della casa di David. Le cose starebbero in questo modo perché in effetti la tribù di Israele non rimase nei territori mediorientali ma migrò nell'Europa del Nord e finì per stabilirsi in Inghilterra. Pertanto il vero popolo eletto è quello della regina Vittoria e il vero Regno di Dio è l'Impero Britannico.

Gli ebrei moderni invece, continua la favola, non sono gli ebrei veraci del Vecchio Testamento, ma comunque sono ebrei che debbono stare lì in Palestina perché si adempi la profezia, perché con il loro sacrificio, per mano dei musulmani, si arrivi alla Fine dei Tempi.

Colossale la scemenza e altrettanto colossale l'impegno della massoneria inglese nella costituzione del Palestine Exploration Fund che nel 1870 iniziò lavori archeologici in Terra Santa alla ricerca di reperti con cui imbastire chissà quali improbabili "prove" a sostegno della "fede". Questo è il nocciolo del mito che poi subì solenni rimpasti a seconda delle contingenze storiche dell'impero.

Nel libro ÇReligion and the Racist Right: The Origins of the Christian Identiy MovementÈ Michael Barkun presenta un paradosso che non riesce a risolvere. Spiega che gli Israeliti Britannici nacquero dai militari inglesi, dalla Chiesa Anglicana, dalle classi alte inglesi che sono fanaticamente attaccate alla causa dell'Impero Britannico. Però questa "madre" ha dato luce al Christian Identity Movement che negli Stati Uniti è invece completamente contrario al governo nel quale vede Satanasso in persona.

Il movimento pentacostale dell'Impero

La nascita del movimento, la cui peculiarità è quella del dono delle favelle, risale ai primi anni del secolo, con gli episodi salienti avvenuti nel Kansas e poi a Los Angeles. A gestire quei primi miracoli fu il rev. Parham, che ardeva allora della fiamma dello spirito israelita britannico secondo l'indottrinamento ricevuto da Frank Sandford, un personaggio ben addentro ai culti dell'impero e che faceva la spola tra l'Inghilterra e l'America.

Successivamente questo "maestro" finì in galera per una serie di assassinii verificatisi nella sua setta, mentre "il discepolo" Parham fu successivamente smascherato come sodomita in Texas. Non se la prese troppo, si riciclò come agitatore del Ku Klux Klan.

Il movimento si diffondeva comunque e, dato il razzismo sfrenato di questi anglofili, una versione per le caste inferiori fu anche notevolmente diffusa tra i neri d'America e successivamente anche in Sud Africa. Questo avvenne non appena l'impero vinse le guerre boere contro gli immigranti olandesi nel 1908. La "Buona Novella" in Sud Africa si tradusse nell'apartheid: i valorosi Zulu furono ammaliati nei trance collettivi, tanto che il principale stratega inglese in Sud Africa, lord Cecil Rhodes, si congratulò con i Pentacostali per essere riusciti in un'impresa in cui le sue truppe coloniali non sarebbero mai riuscite.

Du Plessis in America

Il gen. Haines ammette di fatto che la sua conversione fu gestita da Harald Bredesen. Questi a sua volta apparteneva ad un gruppo di vertice dei pentacostali diretti dall'agente inglese David J. du Plessis (1905-1987). Negli anni Trenta questi era a capo della Apostolic Faith Mission, cioè la chiesa pentacostale in Sudafrica, e si recò negli Stati Uniti per coordinare la diffusione del movimento pentacostale.

All'inizio degli anni Cinquanta du Plessis era consulente presso la International Missionary Council, formazione costituita dalle autorità britanniche e dalla quale avevano dato vita al ben noto Consiglio Mondiale delle Chiese (CMC). All'inizio du Plessis si dilettava di strategia insieme a John A. Mackay, un inglese a capo del Missionary Council che si era recato in America per dirigere il seminario teologico di Princeton. Insieme parlavano del dominio inglese in Tanganika e Rhodesia. Per molti anni Mackay fu vicinissimo a John Foster Dulles, personaggio fondamentale della penetrazione inglese dei servizi americani.

Negli anni Cinquanta du Plessis si occupò principalmente di due progetti:

* Fu un agente stipendiato dalla FarEast Broadcasting Company che era il camuffamento religioso per le operazioni dello spionaggio in Asia ed in Europa per le quali disponeva di una centrale nelle Filippine e un'altra in Grecia. L'operazione diventò importante nel 1953, quando John Foster Dulles diventò Segretario di Stato e suo fratello Allen Dulles diventò direttore della CIA.

* Fu il principale artefice della Full Gospel Businessman' Fellowship International (FGBFI) insieme a Oral Roberts, Gordon Lindsay, Demos Shakarin e successivamente Harald Bredsen. La FGBFI imbastì le sue operazioni in America Latina, in Asia e nel Medio Oriente come una classica attività di spionaggio, particolarmente attiva nei focolai di ribellione.

Negli anni Cinquanta du Plessis fu cooptato nell'apparato del Consiglio Mondiale delle Chiese con l'incarico di spacciare il movimento pentacostale tra gli americani e di influenzare la Chiesa Cattolica verso un atteggiamento marcatamente "carismatico".

I preparativi al vertice

Il Consiglio Mondiale delle Chiesefu fondato in Inghilterra nel 1937 sulla base di un piano sviluppato da alcuni esponenti della Round Table guidati da lord Lothian.

John Mackay, uno dei fondatori che diventerà poi lo sponsor di du Plessis, pubblicò un libro intitolato «The Universal Church and the World of Nations» in cui esprimeva l'ideale mondialista del CMC, che è poi quello dei Windsor, di costituire un unico governo mondiale. Il saggio principale del libro era quello di lord Lothian, sotto il titolo: "L'influenza demoniaca della sovranità nazionale". Un altro saggio era quello di John Foster Dulles che alla fondazione del CMC rappresentò la Chiesa Presbiteriana.

Lothian e Dulles dicevano che la sovranità nazionale, così com'è espressa nell'indipedenza politica e giuridica degli Stati Uniti, è la causa delle guerre.

Il gruppo della Round Table fu fondato dal governatore inglese del Sud Africa, lord Alfred Milner, per promuovere l'ideale di Cecil Rhodes: un impero mondiale che sia dominato dalla razza bianca dal quale sia stata elimitata l'influenza degli Stati Uniti come stato nazionale. Lord Lothian fu il primo direttore della rivista Round Table e direttore del Rhodes Trust, il fondo che concedeva borse di studio agli studenti americani, e altri "colonials", presso l'Università di Oxford.

I fratelli Dulles, in teoria americani, appartenevano in pratica al circolo della Round Table.

Il decollo

Nel maggio 1960 Dennis Bennet, prete episcopale di origine inglese, disse ai suoi parrocchiani di Van Nuys in California di aver ottenuto il dono delle lingue dopo essere stato battezzato nello Spirito Santo. Time e Newsweek infiammarono subito il "dibattito", e il nuovo movimento di David du Plessis cominciò a fare numerosi proseliti.

I cattolici ed i protestanti che in precedenza consideravano il movimento pentacostale una balordaggine, ravvisandoci anche lo zampino del Maligno, cominciarono a tollerare placidamente quello che adesso veniva chiamato il "rinnovamento carismatico". Ad indurli ad abbassare la guardia furono le mille influenze inglesi e il nullaosta che il CMC decise di dare a questo movimento pentacostale che era stato rivisto e corretto dal fido du Plessis.

Tra il 1952 ed il 1954 John Mackay e il segretario generale del CMC Willem Adolf Visser't Hooft presentarono du Plessis ai vertici protestanti e ortodossi e la Ivy League lo fece parlare ai collegi e seminari sul tema della religione del futuro. Du Plessis riuscì inoltre ad approdare anche al Concilio Vaticano II dove poté tenere numerosi incontri ufficiali, sebbene non rappresentasse nessuna confessione, se non quella dei servizi britannici.

Insieme al miracolato Bennet, du Plessis fondò la lettera d'informazione Trinity, pubblicata da Jean Stone che aveva i contatti con gente danarosa della Chiesa Episcopale. Alla presidenza dell'associazione che pubblicava Trinity c'era Harald Bredesen che abbiamo già incontrato in precedenza.

Du Plessis, soprannominato "Mr. Pentecostalism", predicava ovunque ai cristiani di lasciarsi andare alle farneticazioni, sull'esempio di Bennet, ma "restate nella vostra chiesa, non formate nuove denominazioni ecclesiastiche". Fu così che le chiese serie vennero decimate, molti lasciavano e molti restavano inebetiti.

Nel 1973 il gen. Haines, du Plessis e Bennet furono i principali oratori alla fondazione della Episcopal Charismatic Fellowship a Dallas. Gli Episcopali costituivano allora la principale forza organizzatrice del movimento pentacostale. Secondo Haines almeno il 20% degli Episcopali avevano il dono delle lingue.

Cristiani d'assalto

Il pericolo terroristico costituito dai pentacostali non si limita ai soli Stati Uniti. Uno dei gruppi di cui Ammerman è cappellano e consigliere è la Mount Rushmore Foundation, organizzazione che polarizza ogni sorta di propaganda anti-governativa, nella cui dirigenza figura Benton Partin, generale in congedo della Air Force. Partin ha fondato la Front Line Fellowship, un gruppo di missionari che prendono parte attiva in quella che è una vera e propria guerra contro il Sudan ed altri stati africani considerati nemici della Corona inglese. Questi missionari-assaltatori provengono dalle file degli "scouts" dell'Esercito Sud Africano. Partin qualifica il presidente della sua Fellowship, Peter Hammond, come "ex ufficiale dell'esercito e del governo del Sud Africa".

L'organizzazione "cristiana" di Partin è nella sostanza una compagnia di forze irregolari britanniche impegnata a fomentare le guerre in Africa nella prospettiva della ricolonizzazione inglese. Questo traspare dal libro della Fellowship Faith Under Fire in Sudan. Nel terzo capitolo si celebrano i trionfi di Charles Gordon, detto "il cinese" perché in Cina guidò le truppe inglesi nella repressione di una rivolta istigata da un culto protestante a sua volta diffuso dagli inglesi. Lo scenario fu ordito per arrivare a sterminare 20 milioni di cinesi. Forte di questo successo Gordon ottenne l'incarico di governatore delle colonie sudanesi ma rimase ucciso dalle forze nazionalistiche. Partin si sbraccia a spiegare che Gordon non era un omosessuale pederasta alcolizzato, ma piuttosto un cristiano da prendere a modello come combattente.

Dagli anni Quaranta Partin riceve da Londra le informazioni elaborate da Kenneth Hugh de Courcy, l'esperto di geopolitica del movimento degli Israeliti Britannici.

Il caso di Pat Robertson

È uno dei più noti telepredicatori americani. Suo padre era senatore e sua madre parente di Winston Churchill. L'indottrinatore di Pat, che fece del giovane playboy un miracolato della Pentecoste, fu Harald Bredesen. Nell'autobiografia quest'ultimo ammette di essere a sua volta un prodotto della International Christian Leadership (ICL) un gruppo che si ripropone la conversione dei leader di governo ed altre personalità ad una forte fede in Cristo. Coordinatori del gruppo erano funzionari dello spionaggio militare inglese, la famiglia reale olandese e numerosi politici americani, molti dei quali affiliati ai vertici della massoneria. Robertson dice che lo ammisero alla ICL perché aveva il dono delle favelle e perché ebbe il beneplacito di Ernst Williams "membro della dirigenza dell'Ammiragliato Britannico" e "membro della Commission on Evangelism dell'Arcivescovo di Canterbury".

La International Christian Leadership era un'associazione mirante a raccogliere gente influente e danarosa. Fu fondata da sir Vivian Gabriel, incaricato della Air Commission inglese a Washington e dirigente della Chiesa Episcopale. Negli anni Cinquanta entrò nella ICL il principe Bernardo d'Olanda. Reduce dalle file delle SS naziste il principe era allora impegnato a costituire il Gruppo Bilderberg ed il WWF in combutta con il socio Filippo d'Edimburgo.

Pat Robertson iniziò come pastore assistente di Bredesen e con i soldi della Full Gospel i due costituirono la Christian Broadcasting Network (CBN) con cui Pat è diventato un famoso teletruffatore. All'inizio del 1997 Robertson è stato coinvolto in uno scandalo perché aveva investito i soldi raccolti dai suoi telespettatori per gli aiuti allo Zaire in quelli che sono invece i suoi investimenti privati nelle miniere di diamanti. Tutto quello che ha potuto dire è che si recò in Zaire su richiesta del Presidente George Bush, perché facesse pressioni sul governo affinché cedesse tutte le miniere ad acquirenti stranieri. Oltre al macellaio Kabila, Robertson invita a parlare alla sua televisione la baronessa inglese Caroline Cox, esponente della Camera dei Lord, dirigente del Christian Solidarity International (CSI), che si è tra l'altro distinta nella costruzione dal nulla delle prove di una presunta persecuzione dei cristiani in Sudan.

Legatissima alla Chiesa Anglicana, la Cox è però considerata una sorta di Gran Sacerdotessa dei pentacostali, e, come dice lei stessa: "Molti dirigenti e sostenitori del CSI appartengono al settore più evangelico e carismatico dello spettro ecclesiastico".

GLOSSARIO

LA CHIESA ANGLICANA, o chiesa di stato d'Inghilterra, fu fondata da Enrico VIII nel 1534, nel contesto della Riforma protestante. Il sovrano prende il posto del Papa al vertice della chiesa. La liturgia resta inizialmente simile a quella cattolica mentre la teologia diventa sempre più marcatamente calvinista.

LA CHIESA EPISCOPALE è la rifondazione della chiesa anglicana negli Stati Uniti d'America a seguito della Rivoluzione Americana e ripudia, almeno sul piano formale, la supremazia della Corona inglese. Ad essa aderisce gran parte del "patriziato" americano che nutre forti sentimenti anglofili e ci tiene a collocarsi al di sopra delle denominazioni protestanti popolari, quelle delle cosiddette "classi medie" (vedi oltre).

LA COMUNIONE ANGLICANA, a cui aderiscono le due chiese, quella anglicana e quella episcopale, raccoglie 283 diocesi in tutto il mondo che contano complessivamente 73 milioni di fedeli. La comunione tiene incontri decennali a Lambeth Palace a Londra e dal 1968 ha istitutito un Consiglio Consultivo Anglicano sotto la presidenza del primate della Chiesa Anglicana, l'arcivescovo di Canterbury. Il suo scopo è la supervisione delle attività nei territori del Commowealth e di fatto controlla il Consiglio Mondiale delle Chiese.

IL CONSIGLIO MONDIALE DELLE CHIESE (CMC) raccoglie 320 chiese protestanti, anglicane, Vecchi cattolici e Ortodossi, ma non la Chiesa Cattolica di Roma.

CHIESA ALTA e CHIESA BASSA. La distinzione nacque in seno alla Chiesa Anglicana verso la metà dell'Ottocento, dove la Chiesa Alta tornò ad adottare la liturgia ed i sacramenti cattolici, mentre la Chiesa Bassa si attenne ad una formula del servizio divino di stampo protestante consistente nella lettura e spiegazione delle scritture. La stessa spaccatura si verificò nella Chiesa Episcopale, cioè in America.

IL MOVIMENTO PENTACOSTALE nacque negli USA all'inizio del secolo e si richiama all'effusione dello Spirito Santo nella prima Pentecoste cristiana. È costituito da numerose chiese locali indipendenti, alcune delle quali incredibilmente piccole. Le più grandi si riuniscono nella Pentecostal World Conference.

IL RINNOVAMENTO CARISMATICO fu una nuova versione più raffinata di pentecostalismo che a partire dagli anni Sessanta investì indistintamente le numerose chiese protestanti in tutto il mondo ma anche la Chiesa Cattolica.

MOVIMENTO PENTACOSTALE E RINNOVAMENTO CARISMATICO sono stati promossi dalle chiese elitarie, anglicana ed episcopale, per influenzare e trasformare le chiese popolari, quelle delle "classi medie", in America ed altrove. Tra queste, le principali chiese protestanti sono:

LA CHIESA PRESBITERIANA trae origine dalla Chiesa di Scozia, separatasi a sua volta da quella d'Inghilterra nel 1560. Rispetto a quella episcopale è più marcatamente calvinista e, rifacendosi alla tradizione ginevrina, la somma autorità risiede nel consiglio degli anziani, i presbiteri, piuttosto che nei vescovi (come nella chiesa episcopale) o nella comunità dei fedeli (congregazionalismo).

La Chiesa Olandese riformata in America è molto simile a quella presbiteriana.

LA CHIESA LUTERANA negli Stati Uniti è la chiesa del protestantesimo tedesco e scandinavo.

LA CHIESA METODISTA, fondata da John Wesley, è diffusa in Inghilterra e negli USA e altrettanto dicasi della CHIESA BATTISTA.

A queste si aggiungono i QUACCHERI e gli UNITARIANI, nate come chiese "dissindenti" in Inghilterra furono prontamente esportate in America.

La CHIESA EPISCOPALE METODISTA e la CHIESA METODISTA EPISCOPALE AFRICANA DI SION sono le più importanti chiese dei neri d'America.

MORMONI e AVVENTISTI DEL SETTIMO GIORNO sono religioni nate in America nella prima metà del secolo scorso. La prima ha una forte espansione missionaria in particolare nel terzo mondo, la seconda ha una connotazione decisamente fondamentalista e attende che si compiano le scritture.