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Privatizzazione delle pensioni: nuove frottole come quelle delle armi di Saddam

Mentre circolano notizie sull'intenzione dei repubblicani di demordere di fronte all'eccessiva opposizione alla privatizzazione della Social Security, diffuse affinché abbiano un effetto anestetizzante, l'amministrazione Bush è partita in quarta per promuovere il programma con 60 comizi in 60 giorni che saranno tenuti da Bush, Cheney e il segretario al Tesoro John Snow.
Nel primo comizio del 4 marzo, Bush ha sparato la prima menzogna: "Quello che propongo, con i conti personali, è una 'aggiunta' alla Social Security - non intendo con essi sostituire il vecchio sistema". Ha così cercato di scimmiottare una vecchia proposta di Clinton di riformare le tasse per fornire una 'aggiunta' alle pensioni. Ma, si sa, l'obiettivo di Bush è solo quello di dirottare le entrate della Social Security verso Wall Street, e il resto sono espedienti dialettici.
Gli ha risposto per iscritto lo stesso giorno il sen. Harry Reid, che insieme a 42 colleghi democratici s'impegna a respingere qualsiasi discussione bipartisan sulle pensioni finché "lei non annuncia pubblicamente e senza mezzi termini di essere espressamente contrario al finanziamento dei conti privatizzati con i dollari della Social Security".
In un'altra dichiarazione, Reid ha esposto i tre principi irrinunciabili dei democratici sulla Social Security: 1) nessuna menomazione dell'istituto e nessuna sottrazione di capitali al suo fondo, 2) restituzione al fondo pensioni dei capitali che gli sono dovuti onorando i buoni del Tesoro che gli sono stati dati in cambio di contante, 3) promozione del risparmio con la disciplina fiscale.
Il Dipartimento del Tesoro ha reso noto di aver istituito una "centrale di guerra" che coordini l'offensiva per la privatizzazione delle pensioni. La struttura prende a modello la Coalition Information Center, a cui fu affidata la propaganda per la guerra in Afghanistan e Iraq. L'organismo fu costituito congiuntamente dai governi americano e inglese e sfornò il famoso "dossier" sui pericoli rappresentati dall'Iraq, che fu citato dal segretario Colin Powell come prova sulle armi di sterminio del regime di Saddam, nello screditatissimo discorso che tenne il 5 febbraio 2003 all'ONU (allora l'<I>EIR<P> denunciò il fatto che le informazioni in questione erano state scopiazzate da una rivista dell'estrema destra israeliana). Dei tre funzionari assunti a tempo pieno nel nuovo organismo, due sono reduci del comitato elettorale Bush-Cheney. La formula molto educata escogitata dal <I>Washington Post<P> per definire i compiti del nuovo organismo è questa: "Aiuta la Casa Bianca a individuare segni di preoccupazione da parte repubblicana e disponibilità al compromesso da quella democratica".


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