ECONOMIA

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

ECONOMIA

 



[ Solidarietà anno VI n. 5 – dicembre 1998]


 

George Soros
si fa beffe della magistratura italiana

Il 5 ottobre il mega speculatore George Soros, perdendo la flemma da affarista della City, ha deriso l’attività della magistratura italiana all’incontro organizzato all’hotel Omni Shoreham di Washington, alla presenza di centinaia di banchieri, economisti, politici e giornalisti internazionali nel contesto dell’incontro annuale del Fondo Monetario Internazionale.

Dopo che Soros aveva elaborato la sua analisi sulla crisi finanziaria mondiale, evitando accuratamente di menzionare il suo ruolo personale negli attacchi speculativi degli hedge funds contro le monete di molte nazioni, un giornalista dell’Executive Intelligence Review, lo ha sfidato pubblicamente:

Jeff Steinberg: "Perché non ha detto ai presenti che lei è sotto indagine giudiziaria da parte delle autorità italiane, così come da parte dei governi di Taiwan e di altri paesi asiatici e dell’Europa Centrale per le sue manipolazioni monetarie?"

George Soros: "So di essere sotto indagine da parte delle autorità italiane, ma agli italiani piace fare queste indagini e io non le considero serie!".

Gli uffici delle Procure di Napoli e di Roma stanno conducendo un’inchiesta sulle attività speculative di Soros & Co. che colpirono la lira nel settembre del 1992 e in varie altre occasioni nei mesi seguenti. La procedura è stata sollecitata da un esposto alla magistratura presentato nell’ottobre del 1995 da Paolo Raimondi, presidente del Movimento Internazionale per i Diritti Civili ? Solidarietà, organizzazione italiana associata con il movimento dell’economista e politico americano Lyndon LaRouche, l’autore della vera proposta per una nuova Bretton Woods contro il crollo finanziario in corso. A seguito dell’attacco speculativo di Soros, l’incompentenza e la complicità di personaggi italiani quali Carlo Azeglio Ciampi e Mario Draghi, allora rispettivamente governatore della Banca d’Italia e direttore generale del Tesoro, hanno regalato a Soros e agli speculatori 15.000 miliardi di lire, una perdita secca provocata da un utilizzo più complice che maldestro di riserve per 48 miliardi di dollari che non ha impedito una svalutazione della lira del 30%.

La magistratura italiana e le altre autorità responsabili per la difesa degli interessi economici nazionali sono state recentemente chiamate nuovamente a indagare su simili attività speculative soprattutto dopo la bancarotta dell’hedge fund LTCM, al quale George Soros è tutt’altro che estraneo. Come ha riportato anche la stampa nei giorni passati, l’Ufficio Italiano Cambi (UIC) ha partecipato nel LTCM con almeno 250 milioni di dollari di riserve della Banca d’Italia, soldi che hanno poi fornito la base per gigantesche operazioni di finanza derivata nella speculazione anche contro la lira.

A Washington George Soros ha poi perso le staffe quando l’EIR ha pubblicamente denunciato i suoi finaziamenti internazionali a organizzazioni e operazioni che promuovono la ‘droga libera’.

Steinberg:" Come giustifica la sua idea di una società aperta con il fatto di essere il più grande finanziatore di organizzazioni che promuovono la liberizzazione della droga?".

Soros: "È una bugia!"

Steinberg: "Ho partecipato a cinque conferenze organizzate dalla Drug Policy Foundation (DPF) che lei finanzia; e ho sentito con le mie orecchie quello che questi personaggi dicono dopo che le telecamere vengono spente. Promuovono la legalizzazione del crack e di ogni altra droga illegale."

Soros: "Io non l’ho mai incontrata in questi meeting".

Steinberg: "Devo ricordarle le date e i posti? Lei conosce [il presidente della DPF] Eric Sterling?"

Soros:"Vedo che lei è certamente un grand’uomo, ma questo è troppo. Me ne vado!"

Droga e speculazione sono le due facce della stessa medaglia.