ECONOMIA

Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

ECONOMIA

  



[Solidarietà, anno XVIII n. 4, dicembre 2000]


I millenaristi protestanti
e i rischi di guerra in Medio Oriente

(Dicembre 2000) – La recrudescenza del conflitto tra Israeliani e Palestinesi, iniziata alla fine del settembre 2000, rappresenta un pericolo le cui radici non affondano soltanto nella regione mediorientale, ma soprattutto negli Stati Uniti. Il pericolo è rappresentato dalla notevole influenza che i fondamentalisti protestanti esercitano sulla vita politica americana. La loro ideologia millenarista incoraggia e promuove a Gerusalemme uno scenario da "fine del mondo", perché così si compirebbero le profezie che, secondo loro, sarebbero contenute nelle sacre scritture.

Alla fine di ottobre Gershon Salomon, il capo dell'associazione Fedeli del Monte del Tempio di Gerusalemme, ha "profetizzato" l'imminente Armageddon in Medio Oriente, che, dice, potrebbe culminare in una guerra nucleare. Salomon e la sua coorte di fanatici sono controllati soprattutto dai fondamentalisti protestanti americani, le schiere dei seguaci di televangelisti come Pat Robertson e Jerry Falwell, raggruppati rispettivamente nella Christian Coalition e nella Moral Majority. L'influenza esercitata da queste forze sulla politica americana è di una portata tale che difficilmente può essere immaginata da un europeo.

Il 31 ottobre 2000 Lyndon LaRouche ha diffuso un commento intitolato "La bestialità dei fondamentalisti", nel quale spiega che il tentativo di Bill Clinton di accattivarsi questi strati lo ha indotto a commettere errori di valutazione tanto gravi da compromettere tragicamente i negoziati del "Camp David due", lo scorso luglio, rendendo praticamente inevitabili le nuove violenze in Medio Oriente.

LaRouche spiega che Clinton era già alle corde, ridotto a mal partito dal caso Lewinsky e dalle minacce di impeachment. Allora cominciò a frequentare una stramba istituzione di Washington chiamata "Prayer Breakfast", nella quale i politici si uniscono a delle figure religiose per "chiedere perdono dei propri peccati" e per cercare "la redenzione". Tra gli officianti c'è il rev. Billy Graham, il personaggio che nel 1990 consigliò "spiritualmente" l'allora Presidente Gerge Bush sulla "necessità" di lanciare una guerra contro l'Irak. LaRouche sostiene che "al Prayer Breakfast riuscirono a mettere Clinton sulle difensive consentendo in tal modo ai Ôfondamentalisti millenaristi' di rafforzare notevolmente la propria influenza". Come conseguenza Clinton finì col commettere l'errore fatale di porre sul tavolo di Camp David la questione di Gerusalemme, che è di fatto religiosa, al posto degli "allegati economici" dei negoziati di Oslo, dove si parla dello sviluppo della regione, a cominciare dall'acqua, e poi ha finito col prendersela con il leader palestinese Arafat per il fallimento dei negoziati.

Nel descrivere come i "fundies" sono arrivati a ricoprire un ruolo così influente negli USA, LaRouche presenta una serie di elementi.

Primo, i "fundies" cominciarono a proliferare alla fine degli anni Sessanta, l'epoca in cui il governo USA iniziò ad avallare la politica del "post-industriale", che condusse alla devastazione di gran parte dell'economia americana.

La demoralizzazione che fece seguito a tale scelta economica costituì il terreno molto fertile su cui attecchirono le varie strutture pseudo-cristiane di fede: "apocalittiche", "messianiche" e sostanzialmente balorde.

Secondo, nel 1965, il Presidente Lyndon B. Johnson, che proveniva dal Sud, favorì la lotta del movimento di Martin Luther King fino a fare pressioni sul Congresso affinché approvasse la legge sul diritto di voto dei neri, nonostante la forte opposizione del partito segregazionista negli stati del Sud. Per tutta risposta, l'allora governatore di New York Nelson Rockefeller, insieme ad altri pezzi grossi del Partito Repubblicano, lanciò la cosiddetta "Strategia Sudista", mirante a riguadagnare il terreno conquistato dal Partito Democratico, alleato al movimento per i diritti civili. La strategia sudista repubblicana consisteva nel recuperare gli strati che avevano sostenuto la Confederazione Sudista del XIX secolo. Si fece appello ai "poveri bianchi" del Sud, la gente che nutriva livori e risentimenti nei confronti dei neri, il cui recente progresso veniva visto come una minaccia, una perdita di privilegi. Proprio tra questi strati, soprattutto rurali, il fondamentalismo protestante ha fatto proseliti a non finire e gli stati che erano appartenuti alla Confederazione Sudista sono così diventati la "Bible Belt", la regione della Bibbia.

Questa "Southern Strategy" dei repubblicani contribuì alla vittoria elettorale di Richard Nixon, il quale nel 1968 inaugurò un'amministrazione che fu in larga parte sotto il controllo di Henry Kissinger. Per tutta risposta, i democratici finirono per ordire la propria "Southern Strategy", che segnò la fine della politica di raccolta dei consensi elettorali tra i gruppi d'interesse ai quali si era rivolto Franklin D. Roosevelt. Questo provocò uno dei disastri peggiori della storia americana: l'amministrazione di Jimmy Carter, tra il 1976 ed il 1980.

Jimmy Carter, burattino della Commissione Trilaterale di David Rockefeller, è anche il "fundie" americano più tipico, imbottito di convinzioni superstiziose, autodichiaratosi un "cristiano rinato". Sotto la sua presidenza, gli Stati Uniti finirono in un declino economico e industriale senza precedenti che lui incoraggiava, tutto preso da una sua insensata utopia agraria. Il fondamentalismo protestante prese il vento in poppa.

Il disastro provocato da Carter purtroppo non insegnò niente al Partito Democratico. Dopo la sconfitta di Carter, negli anni di Reagan i democratici ristrutturarono la loro "Southern Strategy" creando il Democratic Leadership Council (DLC), la corrente alla quale si deve il lancio dei "New Democrats", la cosiddetta strategia "centrista". LaRouche afferma che gran parte della politica del DLC è tendenzialmente fascistoide, quel tipo di fascismo che caratterizza gli stati del Sud. Prima di diventare Presidente Bill Clinton è stato il presidente del DLC. Al Gore ne è un'espressione.

Questi giochi hanno finito per creare una situazione molto pericolosa. Secondo LaRouche, "i bigotti millenaristi dagli occhi vitrei" sono attualmente in preda alla frenesia e minacciano una guerra di religione che se non è prevenuta per tempo potrebbe allargarsi ben oltre il Medio Oriente. LaRouche spiega inoltre che varie associazioni e leader del mondo ebraico hanno finito per accondiscendere e sottomettersi a questa "psicosi" solo perché "hanno paura, e non a torto, di gente come questi fundies", e perché si preoccupano, a ragione, ma in maniera sbagliata, della "sopravvivenza ebraica".

Un aspetto problematico è il ruolo ricoperto da Edgar Bronfman, che si è installato alla direzione del Congresso Mondiale Ebraico dopo la scomparsa di Nahum Goldmann, ed ha corrotto la politica delle principali organizzazioni ebraiche americane.



Fondamentalismo ebraico,
operazione sintetica della monarchia britannica

Il 16 ottobre 2000 a Gerusalemme la polizia israeliana ha allontanato gli aderenti del "Movimento dei Fedeli del Monte del Tempio e Terra di Israele" dalla Spianata delle Moschee/Monte del Tempio, dove si stavano recando con il proposito di consacrare e deporre la prima pietra del Terzo Tempio che intendono costruire. La provocazione, avvenuta dopo 17 giorni di scontri tra polizia israeliana e manifestanti palestinesi, non poteva essere più temeraria.

Nell'indire l'iniziativa il leader dei Fedeli, Gershon Salomon, sosteneva in un comunicato stampa di avere il consenso delle autorità israeliane. L'erezione del Tempio, implica l'abbattimento dei luoghi di culto più sacri dell'Islam dopo la Mecca, come Salomon dichiarò al Daily Telegraph il 17 ottobre 1990: "La Moschea Al-Aqsa dev'essere smantellata e trasferita alla Mecca", lo stesso destino spetterebbe alla Moschea di Omar. Nelle condizioni attuali, una profanazione del genere produrrebbe un conflitto insanabile in tutto il globo se non la guerra mondiale totale.

La sola "passeggiatina" inscenata da Ariel Sharon il 28 settembre, con il consenso delle autorità israeliane e americane, alla spianata delle Moschee/Monte del Tempio, è bastata ad innescare gli scontri sanguinosi protrattisi per lunghe settimane.

È risaputo che Sharon è il più importante padrino politico dei fanatici del Tempio della Montagna e, come il suo rivale di partito Benjamin Netanyahu, è un presenzialista delle raccolte di fondi a New York per l'Ateret Cohanim Yeshiva, il principale centro della vecchia Gerusalemme dove si raccolgono gli estremisti che vogliono demolire le moschee.

Sempre attraverso Sharon, altri milioni di dollari sarebbero piovuti sul movimento degli insediamenti Gush Emunin che recluta terroristi nei circa 130 insediamenti, il più importante dei quali è quello di Kiryat Arba, presso Hebron in Cisgiordania. Da lì proveniva il commando suicida di Baruch Goldstein che massacrò i fedeli islamici alla Grotta dei Patriarchi nel febbraio 1994, poco dopo la firma del trattato di Oslo.

Persone ben informate confermano che Sharon e Netanyahu sono stati collaboratori e discepoli del rabbino Zvi Yehuda Kook, figlio di Rav Abraham Isaac Kook, braccio destro del fascista Jabotinsky a Londra. Il padre di Netanyahu fu segretario personale di Jabotinsky. Merkaz HaRav, il centro fondamentalista religioso dei due Kook, funge da quartier generale del movimento degli insediamenti e per l'infiltramento delle forze armate. Scomparso nel 1982, il rabbino Kook junior è stato il fondatore della setta Fedeli del Monte del Tempio insieme a Goldfoot. Il messaggio di Kook è che occorre una guerra santa affinché possa avverarsi la venuta del Messia.

I massoni

Oltre ai padrini locali c'è il controllo massonico internazionale. In particolare c'è la loggia Quatuor Coronati che fa capo alla Gran Loggia Madre oggi presieduta dal duca di Kent e diretta dal marchese di Northampton (Spencer Douglas David Compton) imparentato ai Barings, la storica famiglia ai vertici della Compagnia delle Indie.

Lord Northampton è un convinto assertore dell'Israelismo Britannico: "Credo che la tradizione della Cabbala sia così forte in Inghilterra perché sono convinto che una delle tribù smarrite arrivò in Inghilterra. Credo che ciò si possa ravvisare facilmente nelle famiglie più antiche." Aggiunge che l'altra tribù smarrita arrivò in America. Ovviamente milord si rifà anche alla tradizione di Aleister Crowley, uno dei fondatori dell'occultismo massonico britannico negli ultimi decenni dell'ottocento, anch'egli ossesso dalla storia del Tempio di re Salomone. Milord non è un pazzo isolato: è un esemplare dell'eredità odierna dell'Inghilterra di Edoardo VII.

Nel 1995 la massoneria italiana inviò in Israele il Gran Maestro Giuliano Di Bernardo per fondare la Loggia Gerusalemme. "La ricostruzione del Tempio è al centro dei nostri studi", disse in quell'occasione Di Bernardo che prevede il successo di una utopia fondata sulla Cabbala e che ha scritto libri su come ricostruire il Tempio.

Più esperto di lui pare però l'architetto di origine olandese Leen Ritmeyer che ha prodotto studi ponderosi sull'ubicazione del tempio, tutto finanziato da lord Jacob Rothschild del Rothschild Investment Trust.

I fundies protestanti

Appena conclusa la guerra dei sei giorni del 1967 arrivò a Gerusalemme Asher Kaufman, il luminare della loggia Quatuor Coronati che conferì una nuova dimensione alla questione del tempio "innestandovi" l'orda di fondamentalisti protestanti americani prodotti dal Seminario Teologico di Dallas, diretto tra il 1952 ed il 1986 da John F. Walvoord, a sua volta il massimo esponente della corrente religiosa che si rifà a John Nelson Darby. (Quest'ultimo fu il figlioccio di lord Nelson, l'ammiraglio della flotta inglese, e mise a punto una balorda dottrina anti-semita per giustificare la decisione del ministro degli Esteri britannico lord Palmerston di costituire un ghetto ebraico in Palestina sotto l'occhiuto controllo britannico).

Negli anni Ottanta la collaborazione tra Kaufman e un certo Lambert Dolphin, fisico dello Stansford Research Institute in California e luminare del fondamentalismo darbyta, entrò in una fase nuova grazie al notevole interessamento e incoraggiamento da parte del co-fondatore dei Fedeli del Monte del Tempio Stanley Goldfoot, un personaggio che durante la guerra aveva lavorato per un pezzo grosso dei servizi inglesi, che poi diventò il segretario privato della regina Elisabetta II d'Inghilterra, lord Martin Charteris.

Di lì a poco, gli ambienti protestanti americani riversarono soldi a palate sulle trame demolitrici a Gerusalemme. Su Internet, Dolphin fa anche sapere che molti di questi soldi furono raccolti da Chuck Missler, pezzo grosso della Marina USA.

Riferendosi al Trattato di Oslo, Dolphin scrisse: "È strano che ora gli Ebrei siano diventati i peggiori nemici di se stessi. Il loro governo si è apertamente schierato contro la Bibbia". Sulle ovvie prospettive del suo progetto commenta: "Lo spargimento di sangue è in qualche misura necessario per emendare la malvagità umana".

Può forse sorprendere, ma il darbynismo predicato da Dolphin, Missler e gli altri leader della American Jerusalem Temple Foundation è di un anti-semitismo viscerale. Il pastore anglicano Darby sosteneva infatti che gli ebrei finiranno sterminati nella battaglia finale dell'Armageddon che dev'essere ingaggiata per ricostruire il Tempio, e questa sarebbe la condizione necessaria alla "seconda venuta" di Cristo. Per questo finanziano volentieri le formazioni terroristiche come quelle di Goldfoot.

Un disastro annunciato

Tra i propagandisti americani più noti della ricostruzione del Tempio c'è il texano J. Randall Price che ha dedicato diversi libri di ispirazione darbynista alla questione. Ma la dimensione occultista e cabalista, e più francamente balorda, di questa storia non deve trarre in inganno. Si tratta di una politica molto pragmaticamente concertata e prevedibile, che nel 1988 fu esposta in un libro prodotto dal Council on Foreign Relation di New York (CFR, uno dei principali centri studi della politica americana).

Il libro, intitolato "Jewish Fundamentalism in Israel: For the Land and the Lord", è stato scritto da Ian S. Lustick, che ha lavorato prima per il Dipartimento di Stato e poi per il Pentagono. Il libro del CFR espone molto chiaramente gli scenari che le sette impegnate alla ricostruzione del tempio hanno puntualmente, e molto drammaticamente, finito per mettere in moto negli ultimi vent'anni. Lustik conclude che tutto questo potrebbe condurre alla terza guerra mondiale ed al ricorso all'arma nucleare da parte di Israele. Per questo Lustik raccomandò agli USA di sostenere in Israele le forze capaci di combattere il fondamentalismo, ma evidentemente a Washington l'hanno spuntata forze che sono di tutt'altro avviso.