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Il Piano Tremonti

10 luglio 2003 – Con l'inizio della presidenza italiana dell'Unione Europea il Piano Tremonti per un "New Deal Europeo" è finalmente all'ordine del giorno dell'UE. Il piano prevede investimenti per 70 miliardi di euro ogni anno nei grandi progetti infrastrutturali transnazionali, necessari a lanciare una ripresa economica.
Ma la trappola allestita per Silvio Berlusconi al Parlamento Europeo il 2 luglio ha dato spunto alla grande fanfara massmediale per fare baccano trascurando ciò che Berlusconi aveva detto nel suo discorso.
Berlusconi ha presentato il piano Tremonti tra le priorità della presidenza italiana: viste le "perduranti debolezze" dell'economia e "tassi di crescita inferiori a quelli previsti", l'UE "deve sempre di più porsi come un fattore di crescita economica e di prosperità". Pertanto, l'Italia ha "predisposto alcune iniziative concrete". La prima, ha detto Berlusconi, "è l’esigenza di un più efficace sostegno all'economia tramite un incremento degli investimenti pubblici e privati con la collaborazione delle istituzioni finanziarie europee, in primo luogo della BEI. Tale strategia deve a nostro avviso basarsi soprattutto su un rilancio della politica delle grandi reti infrastrutturali transeuropee. Nell'Unione ampliata l'effettivo funzionamento del mercato interno richiede un'accresciuta mobilità di merci e servizi e quindi una più efficiente rete di trasporti. Si tratta di conciliare le legittime esigenze della stabilità monetaria e del rigore finanziario - che non vanno in alcun modo messe in discussione - con un maggiore stimolo alla crescita dell'economia mediante investimenti non solo nelle infrastrutture ma anche nella ricerca e nella innovazione tecnologica"
Come primo passo del semestre italiano, i ministri dei Trasporti dell'UE si sono incontrati il 5 luglio a Napoli per discutere il nuovo "Rapporto Van Miert", una lista di 22 progetti infrastrutturali moderni da aggiungere alla precedente lista dei 14 progetti TENs, raccolti nel Piano Delors del 1994. Di questi 22 nuovi progetti, che coprono anche la ricerca e lo sviluppo, 18 dovrebbero iniziare prima del 2010. Tra questi progetti si nota in particolare il satellite Galileo, l'ampliamento delle linee ferroviarie tra Sofia e Norimberga, tra Parigi e Bratislava, da Danzica a Brno, l'eliminazione dei colli di bottiglia nella navigazione interna del sistema Reno-Meno-Danubio, il Ponte di Messina e quello sul Fehmarn Belt, tra Germania e Danimarca.


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