ECONOMIA

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DICHIARAZIONE DI PAOLO RAIMONDI


L’EX PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE RUSSA APPOGGIA LA “NUOVA BRETTON WOODS” E LE ANALISI ECONOMICHE DI LAROUCHE

Roma, 19 maggio – Il 18 maggio scorso parlando ad una conferenza dedicata al “Ruolo del sistema finanziario nello sviluppo economico” presso l’Università Statale di Economia e Commercio di Mosca, l’ex presidente della Banca Centrale Russa, Victor Geraschenko, ha richiesto “un revival del Sistema di Bretton Woods con tassi di cambio fissi e un legame con l’oro… che, anche se non ideale, è perfettamente accettabile per cambiare la situazione monetaria internazionale”.  Geraschenko ha anche pubblicamente sostenuto le analisi dell’economista americano Lyndon LaRouche sull’inevitabile crac dell’economia globale speculativa ribadendo che bisogna salvare l’economia reale mondiale e sacrificare la globalizzazione finanziaria. Un rapporto del suo intervento accompagnato da un’intervista può essere letto sul sito www.strana.ru.
Geraschenko è stato presidente della Banca Centrale Russa  nel periodo 1992-94 e poi nel periodo 1998-2002. Nelle elezioni dello scorso dicembre è stato eletto alla Duma, il parlamento russo, nelle liste del partito “Rodina” di Sergey Glazyev, economista e anche lui sostenitore di una Nuova Bretton Woods. Alla fine di aprile l’ex banchiere centrale è stato nominato a capo della grande società petrolifera russa Yukos Oil con la carica di Chariman of Board, dopo che il suo presidente, Mikhael Khodorkowsky, uno degli oligarchi più aggressivi in combutta con la finanza speculativa internazionale, era finito in carcere per truffe varie. 
Nell’ottobre 2002 aveva partecipato ad una conferenza organizzata a Mosca dall’Accademia di Studi Finanziari del governo russo sui problemi posti dalla crisi finanziaria sistemica insieme a rappresentanti del centro di studi economici dell’Executive Intelligence Review (EIR), la rivista fondata da LaRouche. In quell’occasione Geraschenko aveva pubblicamente invitato la Duma a seguire attentamente gli sviluppi e le discussioni generate da una mozione del Parlamento italiano sulla bancarotta argentina e sulla necessità di una Nuova Bretton Woods, che avevo preparato in collaborazione con alcuni parlamentari. La mozione era stato presentata dall’On. Siegfried Brugger alla Camera e dal Sen. Oskar  Peterlini al Senato e sostenuta da decine di parlamentari di tutti i partiti. Era stata poi discussa, modificata e votata all’unanimità dalla Camera dei Deputati il 25  settembre 2002. Nella versione finale la mozione invitava il governo a farsi promotore di iniziative europee e internazionali miranti alla convocazione di una conferenza per definire un nuovo sistema monetario e finanziario internazionale come avvenne nel 1944 a Bretton Woods.

Questi importanti appoggi all’iniziativa sottolineano con più forza e urgenza la mia recente proposta, dopo l’indagine preliminare del Parlamento sulla Parmalat, di creare una Commissione Parlamentare di studio e di lavoro per una Nuova Bretton Woods.