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LaRouche: il sistema è finito, ripristinare le idee di FDR o finire nel fascismo

In un incontro elettorale tenuto il 15 luglio e trasmesso su internet, il candidato alla presidenza USA Lyndon LaRouche ha trattato ampiamente il precedente della battaglia di Franklin Delano Roosevelt contro le forze del fascismo internazionale che miravano a prendere il potere mondiale negli anni Trenta e Quaranta ed ha quindi presentato in questi termini la situazione del Partito Democratico alla vigilia della Convention di Boston:
"il sistema finanziario è fallito ovunque e i poteri forti della finanza che crearono Hitler sono pronti a farlo crollare per creare un nuovo impero mondiale fascista. Dick Cheney è uno dei loro strumenti".
LaRouche ha quindi spiegato che non si tratta di nominare un candidato alla presidenza, ma di stabilire chi finirà per controllare colui che sarà nominato. In questo momento sembra che John Kerry non controlli se stesso, almeno politicamente. Chi controllerà dunque il prossimo presidente? Sarà la popolazione, saranno gli interessi a lungo termine della società? Oppure saranno questi sostenitori di fatto del nazismo?
LaRouche ha quindi spiegato che il sistema finanziario ed economico è fallito, che l'economia USA è stata distrutta e sono stati smantellati i posti di lavoro, l'industria, gli ospedali e le ferrovie. Di conseguenza gli Stati Uniti sono diventati una nazione di "panem et circenses", che produce prevalentemente intrattenimento, con "prodotti" sempre più grandi e degradanti ogni giorno che passa.
Quando il Partito Democratico dice alla gente di stare con il "sistema" gli chiede in pratica di tenersi questo stato di cose, di ignorare la realtà del genocidio, della disoccupazione, delle guerre e di tenersi il "sistema" del nuovo impero romano.
LaRouche ha parlato ad un pubblico di circa 220 persone a Washington, composto da diplomatici, leader democratici ed esponenti del suo movimento giovanile. Nell'invito diffuso per l'avvenimento LaRouche ha sottolineato il tema della "Nuova minaccia del fascismo oggi" affermando che l'estromissione di Cheney, restando un obiettivo irrinunciabile, è solo il preludio per il compito più ampio di convincere gli americani ad unirsi a LaRouche nel promuovere la ricostruzione dell'economia mondiale riproponendo l'esperienza di Franklin D. Roosevelt.
LaRouche è poi passato a descrivere come i potentati finanziari che imposero il Trattato di Versailles diedero vita alla successiva ondata di regimi fascisti e come poi Roosevelt riuscì a frustrare i loro disegni in due modi: primo, salvando gli Stati Uniti da quelle forze decise a farne un regime fascista nel 1934, se Hoover fosse stato rieletto, e, secondo, salvando il mondo dal fascismo, impedendo agli inglesi di fare causa comune con i piani di conquista mondiale dei nazisti.
Roosevelt ripristinò a modo suo il sistema americano di economia politica, ha detto LaRouche, e non appena lui morì i potentati finanziari ebbero di nuovo mano libera. Dapprima usarono Truman, poi furono relativamente arginati da Eisenhower, ma riuscirono ad imporsi con l'assassinio di Kennedy. Nel corso di questa trasformazione queste forze riuscirono ad imporre un regno del terrore tale da distruggere un'intera generazione, quella dei cosiddetti "baby boomers", o sessantottini. L'essenza di questa generazione, a cui appartengono molte delle personalità oggi al potere, è che essa fu lavata nel cervello tanto da finire col credere che la verità non esiste e che il lavoro, l'occupazione in fabbrica e in ogni altra attività effettivamente produttiva, è una cosa sporca e superata. A queste convinzioni è corrisposto il graduale smantellamento dell'economia USA.
Parlando del collasso economico, LaRouche ha presentato dei grafici che indicano la rapida riduzione delle attività economiche reali, e il crescente peso degli aggregati finanziari, come il debito, sull'economia reale. I nuovi grafici mostrano una riduzione del 30-40 per cento delle infrastrutture fisiche. Si tratta di una realtà che dimostra come chiunque creda davvero alla magia dei mercati ha dei seri problemi mentali.
Alcuni parlamentari democratici e i giovani del suo movimento hanno rivolto a LaRouche domande sulla minaccia fascista proveniente dalle forze di Cheney e sulla possibilità che queste ricorrano di nuovo alla tattica dell'"incendio del Reichstag", cioè operazioni terroristiche tali da giustificare il regime d'emergenza.
Alle domande sulle prospettive del partito democratico, LaRouche ha risposto criticando il sen. John Kerry, affermando che questi non dimostra sufficiente coraggio e sembra pronto a fare proprie politiche economiche che nella sostanza sono fasciste. La soluzione sta nel risvegliare l'anima rooseveltiana del partito, mettendo in moto la base più vasta dell'elettorato che oggi è tanto delusa da tenersi distante dalla politica. Si tratta dell'80% delle famiglie americane, quelle che rientrano nelle fasce di reddito inferiori.
Com'è possibile farlo? Occorre insistere sulle questioni di principio, non pensare alle tattiche elettorali, e il principio su cui contare è quello del sistema americano di economia politica. Questo principio consente di intervenire in qualsiasi situazione nuova si possa sviluppare, da un probabile crac finanziario a qualsiasi altro sviluppo imprevedibile.
Per quanto riguarda il periodo successivo alla Convention, LaRouche ha indicato come compito principale quello di fare delle campagne per portare al Congresso rappresentanti eletti più credibili.
LaRouche ha in particolare sottolineato la necessità di diffondere un senso di ottimismo e il fatto che leadership significa essere capaci di sfidare gli errori in cui la popolazione cade dando contemporaneamente un'ottimistica prospettiva di cambiamento. L'impegno dei giovani del LYM è senz'altro l'esempio più vivido di questa idea ottimistica su come cambiare la situazione mondiale.