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LaRouche sul "grande crac del 2004-2005"
Il 28 novembre Lyndon LaRouche ha rilasciato una dichiarazione sulla crisi monetaria mondiale innescata dalla caduta del dollaro, che rappresenta l'aspetto più immediato della crisi sistemica globale dell'economia mondiale.
Nella dichiarazione LaRouche mette in guardia da quelle "voci udite in Asia e in Europa, che propongono un immediato sganciamento dal dollaro statunitense, e sostengono che 'finché si è in tempo' si debba salvare qualcosa che ancora ha valore abbandonando il dollaro. Contrariamente alle loro illusioni, l'inclinazione per un 'paniere di valute', quale alternativa al dollaro, si limiterebbe ad accelerare la depressione ormai in atto.
"La maggior parte dei miei rivali, tra gli economisti e i politici noti, ha fino ad ora negato decisamente la realtà della crisi monetaria e finanziaria, oppure pretende che si effettuino riforme da contenere all'interno delle condizioni dettate da autorità quali i due principali strumenti di predazione del governo mondiale, che hanno maggiormente causato questo crollo depressivo nel corso degli ultimi trenta anni, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale."
LaRouche ha ricordato come negli ultimi decenni egli abbia previsto gli avvenimenti cruciali in materia economica, e in particolare "la crisi della sterlina del 1967, quella del dollaro del 1968 e lo sfascio del 1971-1972" del sistema di Bretton Woods", fino "alla fase calda della campagna elettorale del 2004".
LaRouche ha denunciato la "corruzione evidente o più semplicemente l'ignoranza abissale" di coloro che "o mi avversano, o semplicemente cercano di cambiare argomento sollevando questioni localistiche, o comunque del tutto irrilevanti ... Disordini mentali e morali di questo tipo che interessano gli strati dirigenti e l'opinione popolare, costituiscono una tragedia classica nella realtà che stiamo vivendo, come la follia suicida che s'impadronì di Atene nelle guerre Peloponnesiache, dell'Europa nel XIV secolo, nella Guerra dei Trent'anni e nelle due guerre mondiali."
"All'origine della tragedia degli Stati Uniti oggi c'è il presupposto, da parte di politici e di altre figure influenti, che si debba operare nei limiti dell'ideologia del contemporaneo liberalismo, quel liberalismo insegnatoci da fascisti e assassini di massa come Zbigniew Brzezinski, Samuel P. Huntington, e altri analoghi pensatori della tradizione della Cospirazione Aperta di H.G. Wells... Ideologie come quelle operano sul comportamento della popolazione e dei suoi leader come il recinto con la tensione elettrica su una mandria bovina.
"C'è una carenza paurosa di leader politici qualificati, come me, che sono determinati a rompere recinti del genere ... Il mio giudizio sistematico sulle implicazioni della politica condotta nell'ambito del sistema del FMI si è dimostrata corretta e coloro che hanno osteggiato la mia valutazione, in questo arco di tempo, hanno sbagliato sistematicamente. L'elemento cruciale di queste implicazioni sistemiche è che l'intero sistema monetario mondiale ha raggiunto un punto di disintegrazione tale che se i rimedi da me proposti non verranno adottati, la civiltà non ha speranze ... Unisciti a me, per vincere. Abbandona le illusioni da 'Baby Boomer' o da 'Sessantottino'. Questa è la nostra unica possibilità."


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