Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà

 

Durante la trasmissione che ha tenuto su su internet il 5 dicembre, Lyndon LaRouche ha invitato il coro del suo movimento giovanile ad eseguire un brano di Bach, "Jesu, Meine Freude", dedicandolo alla memoria delle vittime del Tsunami nel Sudest asiatico, e al tempo stesso presentandolo come un invito al mondo politico ad elevare la qualità del pensiero ad altezze che consentano di trovare i rimedi sia alle catastrofi naturali che a quelle strategiche e finanziarie che incombono sul mondo intero, così come avvenne all'epo ca del Trattato di Westfalia del 1648.

La svolta strategica e le prospettive per il 2005

Il 6 gennaio la "vittoria" elettorale di George W. Bush, nel voto dello scorso 2 novembre, è stata ufficialmente contestata al Congresso (vedi articolo). Il giorno prima, in una conferenza trasmessa su internet, Lyndon LaRouche aveva esortato i parlamentari democratici a dimostrare tenacia nell'affrontare la situazione politica negli Stati Uniti: se non si combatte oggi la battaglia contro la soppressione dei diritti elettorali e le frodi perpetrate da Bush, Cheney e Rove il 2 novembre, in America non ci saranno più elezioni libere.
Questo tema era già stato sollevato da LaRouche nella precedente trasmissione del 9 novembre e, grazie ad una serie fitta di incontri e di campagne, molti ambienti del partito democratico hanno cominciato a rendersi conto che è proprio così. Nelle parole di un dirigente democratico con molta esperienza, "possiamo sconfiggere la 'riforma' della previdenza sociale voluta dall'amministrazione Bush, ma non senza dare battaglia su quest'altro tema, se cioè non riusciamo ad avere almeno un senatore che contesti ufficialmente la legittimità di Bush alla presidenza". Il 6 gennaio, i democratici hanno trovato in Barbara Boxer la senatrice che ha raccolto la sfida, inaugurando una nuova fase nella politica parlamentare del partito. I democratici hanno dissotterrato l'ascia e daranno battaglia su molti temi, diversamente da quanto fecero nella legislatura precedente.
In occasione della trasmissione su internet, LaRouche ha annunciato per il 12 gennaio a Berlino un incontro con personalità cinesi, indiane, russe, dell'Europa centrale e occidentale, e degli Stati Uniti "per esplorare alcune possibilità di stabilire un'intesa di nuova concezione tra gli Stati Uniti e i loro alleati ... Ad esempio, dobbiamo sviluppare una comprensione reciproca diversa con Europa occidentale e Russia. Occorre instaurare un sistema nuovo". Questo nuovo sistema è stato definito dal fondatore dell'EIR un nuovo trattato di Westfalia in cui gli Stati Uniti e i loro partner "entrino in un accordo globale, probabilmente utilizzando e rafforzando le strutture delle Nazioni Unite per stabilire accordi che si articolano su più piani".
Attualmente, ha spiegato LaRouche, un aspetto centrale nelle contese mondiali è la lotta per il controllo delle materie prime. "Gli Stati Uniti sono tra le nazioni impegnate in tale lotta", ma verso lo stesso obiettivo si muovono forze in Europa, in Inghilterra. La Russia è una potenza che dispone di materie prime mentre la Cina è il maggior richiedente di materie prime. Diversamente da quanto molti pensino, "nel pianeta non c'è nessuna scarsità di materie prime, almeno per il prossimo futuro – ha spiegato LaRouche – se si procede nella maniera dovuta, utilizzando il patrimonio scientifico già disponibile e quello che sappiamo potersi sviluppare, possiamo garantire che questo pianeta disponga del flusso di materie prime che occorrono ad una società dedita al progresso tecnologico, in ogni angolo del pianeta". Per ottenere ciò, "occorre approntare un sistema rivisto di stati nazionali sovrani che permetta di stipulare accordi tra gli stati per cooperare in un programma di sviluppo e di condivisione delle materie prime a prezzi equi".
I leader mondiali "che si dedicano completamente al significato che la propria vita deve assumere per il futuro dell'umanità" debbono riunirsi e concordare un sistema di questo tipo "perché non c'è nient'altro che possa funzionare". "Quando, dovendo affrontare problemi come quelli prodotti dallo Tsunami, i popoli si rendono conto di trovarsi di fronte a forze che non sono in grado di controllare" e al tempo stesso "quando le forze del tracollo del sistema finanziario e monetario internazionale sfidano il potere dell'individuo di dominarle, e si materializzano in fenomeni che possono distruggere intere civiltà, le persone si uniscono in uno scopo comune, per sviluppare la capacità di affrontare i problemi più terribili".


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